28 Aprile 2024 00:50

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28 Aprile 2024 00:50

Imperia: raccolta firme dei Radicali in via San Giovanni per sei proposte di legge di iniziativa popolare. Ecco quali

In breve: Oggi, sabato 2 settembre, dalle 9 alle 13, raccolta firme organizzata dai Radicali  in Via San Giovanni per sei proposte di legge di iniziativa popolare.

Oggi, sabato 2 settembre, dalle 9 alle 13, raccolta firme organizzata dai Radicali  in Via San Giovanni per sei proposte di legge di iniziativa popolare.

Imperia: raccolta firme dei Radicali in via San Giovanni

Le sei proposte di legge sono:

1) norme per proteggere il suolo, difenderlo da erosione e contaminazione, contrastarne il consumo riutilizzando le aree edificate abbandonate con la compensazione ambientale;

2) riforma titolo V in materia di energia, perché essa sia di competenza esclusiva dello Stato, tagliando la burocrazia che rallenta la transizione energetica;

3) contrasto alla povertà e riforma delle prestazioni sociali, con l’introduzione di un reddito minimo di inserimento, per garantire a tutti il diritto ad una vita dignitosa;

4) compensazione fra crediti con la Pubblica Amministrazione e debiti col Fisco: le imprese e i professionisti che vantano crediti con lo Stato devono poterlo usare per pagare le tasse;

5) sex work, riconoscimento e decriminalizzazione del lavoro sessuale, rimuovendo tutti gli ostacoli normativi, i divieti e le sanzioni;

6) autonomo diritto di scelta e autodeterminazione in tema di aborto e libertà riproduttiva, liberamente accessibile e senza più ostacoli di natura amministrativi o morale.

L’autenticazione delle firme sarà curata dal Consigliere comunale Alessandro Savioli, eletto nella lista civica Società Aperta.

I Radicali di Imperia e Ventimiglia stanno inoltre lavorando per l’invio di una lettera aperta al Prefetto sulla questione migranti “affinché il problema sia finalmente affrontato razionalmente almeno dal punto di vista igienico-sanitario, con beneficio di tutti, residenti compresi, senza altri indugi e dilazioni furbesche. Le Autorità requisiscano subito edifici abbandonati. Meno militari, forze dell’ordine e vigilantes, più bagni pubblici”.

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