29 Aprile 2024 03:39

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29 Aprile 2024 03:39

Imperia: Aurelia Bis, residenti in rivolta a Garbella. Raccolte 170 firme. “No al passaggio in via Ballestra. Qui c’è gente che ha fatto grandi sacrifici”/Foto e Video

In breve: Nella mattina di ieri, 2 settembre, un gruppo di residenti, una cinquantina circa, si è riunito in via Ballestra per incontrare la stampa.

Cresce la preoccupazione in frazione Piani, a Imperia, per il progetto di realizzazione dell’Aurelia Bis. I residenti hanno raccolto 170 firme e costituito il Comitato “Aurelia Bis Garbella-Piani” di cui è presidente Alessandro Barla, ex dirigente del settore Lavori Pubblici del Comune di Imperia, alle scorse elezioni candidato con Società Aperta a sostegno di Enrico Lauretti.

Nella mattina di ieri, 2 settembre, un gruppo di residenti, una cinquantina circa, si è riunito in via Ballestra (con tanto di  cartelli “si all’Aurelia Bis, no a devastazioni inutili“) per incontrare la stampa, esprimere le proprie preoccupazioni e lanciare un appello all’amministrazione comunale affinchè apra un tavolo di confronto. Tra i presenti nessun esponente politico in quanto il Comitato ha deciso di non coinvolgere la politica.

Imperia: Aurelia Bis a Garbella, grande preoccupazione tra i residenti

“Le nostre preoccupazioni – spiega Alessandro Barla – sono legate al fatto che già il progetto del 2012 prevedeva in questa zona un viadotto in quota che era particolarmente impattante per il nostro sito, che è un sito turistico-ricettivo con case sparse, residenziale.

Siamo venuti a conoscenza che questo progetto è stato ripreso, ma modificato perché ha recepito le osservazioni della Soprintendenza che all’epoca aveva dato parere negativo. Sostanzialmente al momento l’opera prevede: da mare, all’intersezione con Poggi, dove c’è l’attuale semaforo, l’Aurelia Bis proseguirebbe lungo via Ballestra, scendendo, quindi seguendo la strada attuale, per poi proseguire, allargando in maniera significativa il sedime stradale per giungere dove siamo qui oggi, dove sorgerà una grande rotonda che si troverà ad almeno 6 metri dal piano stradale e che porterà a un ponte che attraverserà il torrente Prino e, interessando case e terreni privati, si intersecherà con la rotonda di Imperia Ovest.

Noi chiediamo all’amministrazione di ascoltare il territorio. Abbiamo raccolto 170 firme di persone che abitano qua. Abbiano convocato questo incontro dove sono emerse forte preoccupazioni. C’è un’esigenza del territorio. Ci sono persone interessate da espropri, altre che si troveranno dei muri davanti a casa, altre una strada a scorrimento veloce sull’uscio di casa, quando questa zona è sempre stata una delle poche tranquille di Imperia. 

Qui c’è gente che ha fatto dei sacrifici e che dall’oggi al domani si troverebbe davanti a questa soluzione progettuale, quando sappiamo che esistono delle alternative e che sono meno impattanti e che anzi possono dare lustro ad alcune realtà. In via Littardi ci sono un distributore di benzina, un campo sportivo, attività commerciali che sicuramente non avrebbero i danni che avremmo noi da questa parte, visto che siamo una zona turistico-ricettiva.

La nostra proposta è di far passare l’Aurelia Bis dalla sponda opposta del torrente Impero, da via Littardi, anche per una ragione di buonagestione della cosa pubblica. Questa è un’opera che non è strettamente necessaria. Si potrebbero sollevare questioni anche di danni erariali, perché solo poco tempo fa è stata realizzata la pista ciclabile in via Ballestra che ora dovrebbe essere rivista.

Ma ci sono anche aspetti relativi alla sicurezza. L’Aurelia Bis, passando da via Ballestra, si troverebbe in una zona di conca, che intercetta tutta l’acqua del versante. L’unico modo per portare via l’acqua da queste zone sono le stazioni di sollevamento, che esistono, ma che periodicamente non funzionano provocando l’allagamento della strada. Non funzionao o perché le griglie non funzionano, o perchè un fulmine o eventi meteo vanno a interrompere la corrente elettrica bloccando le pompe. Questo significa che un’opera strategica è vincolata all’efficienza di pompe di sollevamento che devono portare via l’acqua che arriva da un versante. Non so se Anas possa portare avanti un progetto così a rischio. 

C’è anche un aspetto economico. Noi sappiamo che ci sono centinaia di milioni di euro per fare quest’opera. Normalmente le opere si iniziano dalle fondamenta, tantovale dunque iniziare da stralci funzionali. Partiamo dall’esistente, facciamo la galleria dalla parte di Imperia Ovest e andiamo a traguardare verso la Statale 28, tenendo conto di tutti i problemi idraulici del rio Artallo, delle interferenze con il rio Caramagna. Sappiamo che le opere pubbliche sono spesso soggette a delle varianti, a imprevisti, a maggior ragione quando ci si trova di fronte a scavi e gallerie. Tanto vale tenere da parte un gruzzoletto in attesa di valutare, aprendo un tavolo di lavoro, quali possono essere le soluzioni meno impattanti. Iniziamo l’opera e poi risolviamo questi problemi”. 

 

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