28 Aprile 2024 23:08

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28 Aprile 2024 23:08

Imperia: minacce e sputi a controllore treno, reato prescritto per ex europarlamentare leghista Mario Borghezio

In breve: Secondo quanto ricostruito, Borghezio avrebbe preteso di viaggiare sul treno "Thello", sulla tratta Ventimiglia direzione Nizza, senza acquistare il biglietto.

Prescritto il reato per l’ex europarlamentare leghista Mario Borghezio (difeso dall’avv. Mauro Anetrini del Foro di Torino), accusato di interruzione di servizio pubblico, violenza o minaccia a un pubblico ufficiale e oltraggio a un pubblico ufficiale a seguito di un violento alterco con un controllore sul treno Ventimiglia-Nizza.

Imperia: minacce e sputi al controllore, reato prescritto per ex europarlamentare leghista Borghezio

I fatti risalgono al giugno del 2015, a Ventimiglia. Secondo quanto ricostruito, Borghezio avrebbe preteso di viaggiare sul treno “Thello”, sulla tratta Ventimiglia direzione Nizza, senza acquistare il biglietto, in quanto riteneva che ciò gli fosse consentito poichè ricopriva la carica di Deputato presso il Parlamento europeo.

E proprio la carica di europarlamentare ha rallentato l’iter giudiziario, avviatosi solo nel 2022 quando il Parlamento Europeo ha deciso di “non concedere i privilegi d’immunità” a Borghezio e di lasciare cosi facoltà di procedere alla Procura di Imperia nel procedimento contro il politica leghista.

L’Europarlamento non concesse i privilegi dell’immunità a Borghezio in quanto  “nella sua audizione dinanzi alla commissione giuridica non ha affermato nulla che possa portare alla conclusione che l’alterco in questione riguardasse l’espressione di un’opinione politica da parte dell’ex deputato”.

Il procedimento penale

Secondo l’accusa, Borghezio, insistendo nella pretesa di viaggiare gratuitamente, avrebbe minacciato l’agente di bordo affermando: “Cosa sono questi problemi territoriali, lei non sa chi sono io, le faccio rapporto alle alte sfere e poi vedremo, voglio parlare con il suo superiore, intanto io salgo a bordo poi vedremo, intanto io posso pagare tutte le ammende del mondo, vedremo se pago, io le faccio rapporto”, facendo così capire all’agente che avrebbe rischiato il proprio posto di lavoro se avesse insistito nella sua richiesta di pagamento del biglietto di viaggio. Secondo l’accusa, inoltre, di fronte all’insistenza dell’agente di bordo, Borghezio gli avrebbe sputato addosso, salendo poi sul convoglio ferroviario malgrado il rifiuto di acconsentire alla richiesta.

Una volta a bordo, è intervenuto il capotreno chiedendo l’intervento della Polizia francese che lo avrebbe costretto a scendere a terra presso la stazione di Mentone, procurando ritardo al treno.

Per questi fatti, Mario Borghezio è finito a processo in Tribunale a Imperia con le accuse di interruzione di servizio pubblico, violenza o minaccia a un pubblico ufficiale e oltraggio a un pubblico ufficiale.

Nel pomeriggio di ieri, 15 settembre,  il giudice Daniela Gamba ha pronunciato la sentenza di non luogo a procedere per intervenuta prescrizione.

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