29 Aprile 2024 12:10

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29 Aprile 2024 12:10

È morto Giorgio Napolitano, ex presidente della Repubblica. Aveva 98 anni

In breve: La sua esperienza politica ha attraversato i momenti più cruciali della storia italiana del XX secolo, dalla Liberazione al dopoguerra, dallo scioglimento del Pci a Tangentopoli e alla Seconda Repubblica.

Il 22 settembre 2023, alle ore 19.45, si è spento il Presidente Emerito della Repubblica, senatore Giorgio Napolitano, presso la clinica Salvator Mundi al Gianicolo di Roma.

È morto Giorgio Napolitano, ex presidente della Repubblica

Nato a Napoli il 29 giugno 1925, Napolitano ha dedicato gran parte della sua vita all‘impegno politico, diventando uno dei più importanti protagonisti della storia repubblicana italiana.

Ha fatto parte dello storico Partito Comunista Italiano, dove ha svolto un ruolo di rilievo come dirigente. Ha ricoperto successivamente le più alte cariche governative: ministro degli Interni, presidente della Camera dei Deputati, capo dello Stato (eletto per due mandati nel 2006 e nel 2013) e Senatore a vita.

La sua esperienza politica ha attraversato i momenti più cruciali della storia italiana del XX secolo, dalla Liberazione al dopoguerra, dallo scioglimento del Pci a Tangentopoli e alla Seconda Repubblica.

Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella lo ha ricordato attraverso un lungo comunicato che riportiamo di seguito.

«Nella vita di Giorgio Napolitano si specchia larga parte della storia della seconda metà del Novecento, con i suoi drammi, la sua complessità, i suoi traguardi, le sue speranze.

Dalla frequentazione, negli anni giovanili, dello stimolante ambiente culturale napoletano, all’adesione alla causa antifascista e del movimento comunista, all’impegno per lo sviluppo del Mezzogiorno e delle classi sociali subalterne, sino poi alla convinta opera europeistica e di rafforzamento dei valori delle democrazie, il presidente Napolitano ha interpretato significative battaglie per lo sviluppo sociale, la pace e il progresso dell’Italia e dell’Europa.

Membro del Parlamento Europeo, e Presidente della sua Commissione Affari costituzionali, promosse il rafforzamento delle istituzioni comunitarie per un’Europa sempre più autorevole e unita.

Eletto alle più alte magistrature dello Stato, Presidente della Camera dei Deputati, Senatore a vita, Presidente della Repubblica per due mandati, ha interpretato con fedeltà alla Costituzione e acuta intelligenza il ruolo di garante dei valori della nostra comunità, con sentita attenzione alle istanze di rinnovamento presenti nella società. Votato alla causa dei lavoratori, inesauribile fu la sua azione per combattere la spirale delle morti sul lavoro.

La sua morte mi addolora profondamente e, mentre esprimo alla sua memoria i sentimenti più intensi di gratitudine della Repubblica, rivolgo ai familiari il cordoglio dell’intera nazione».

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