27 Aprile 2024 22:25

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27 Aprile 2024 22:25

Imperia: centro del riuso, tensioni nella maggioranza, Camiolo si astiene. “Non a Castelvecchio, porterebbe degrado”. Fossati: “Questa è la sindrome del not in my backyard, non si amministra così”

In breve: Tensioni interne alla maggioranza questa sera in consiglio comunale nel corso della discussione relativa al nuovo centro del riuso che sorgerà in viale Europa, a Castelvecchio.

Tensioni interne alla maggioranza questa sera in consiglio comunale nel corso della discussione relativa al nuovo centro del riuso che sorgerà in viale Europa, a Castelvecchio.

A dividere è stata proprio la scelta dell’ubicazione del centro, giudicata da alcuni consiglieri inidonea per via delle problematiche che potrebbe portare al quartiere, già gravato da diverse criticità legate al degrado e al traffico. In particolare, ad andare in contrasto con la posizione dell’amministrazione, è stato il consigliere di maggioranza Pino Camiolo (Insieme). Secca la reazione del vicesindaco Fossati, che ha presentato la pratica, che ha commentato: “ho sentito molti discorsi che mi sembrano legati alla sindrome del ‘not in my backyard’, ovvero pensando che sia un bellissimo progetto ma non se viene fatto vicino a casa mia. Non è il modo corretto di ragionare se si amministra“.

La pratica è stata comunque approvata con 19 voti favorevoli e 9 astenuti. Oltre a Camiolo, ad astenersi si sono astenute le consigliere del Gruppo Misto Laura Amoretti e Silvia Mameli, insieme ai consiglieri di Società Aperta, Alessandro Savioli ed Enrico Lauretti, il consigliere Lucio Sardi  di Alleanza Verdi Sinistra e i consiglieri di Imperia Rinasce Ivan Bracco, Loredana Modaffari e Daniela Bozzano.

L’emendamento presentato dal consigliere Sardi è stato bocciato con 19 voti contrari, 4 favorevoli e 5 astenuti.

Assessore Giuseppe Fossati

“Si tratta di un progetto molto interessante, nuovo per la nostra città e in senso assoluto, poichè sono pochi i centri del riuso in Liguria. L’obiettivo è ridurre al minimo i rifiuti e intercettare nel circuito del riuso quello che rifiuto non è, e renderlo fruibile alla comunità. C’è anche una finalità sociale perchè si rimettono nel circuito di utilizzo pubblico degli oggetti che sono ancora in buono stato. Questa pratica parte da un finanziamento che ha ottenuto il comune di Imperia dalla Regione Liguria tramite la Provincia. Una parte della sovrattassa comunale su chi non raggiunge il livello di raccolta differenziata viene attribuita a finanziare progetti che incentivano la raccolta differenziata e la realizzazione dei centri del riuso. Il Comune di Imperia ha partecipato al bando nel 2019 tramite la Provincia. Il covid ha rallentato l’iter, ma ora siamo andati avanti.

L’immobile individuato è di proprietà comunale in viale Europa. Sono stati fatti dei lavori, l’immobile è stato attrezzato ed è idoneo. Manca l’approvazione del regolamento per poi individuare le modalità di gestione. L’intenzione è fare una manifestazione di interesse nei confronti delle associazioni cittadine del terzo settore per gestire il centro. La volontà è di chiudere questo percorso entro l’anno e saremo in grado di affidare la gestione.

Di cosa si tratta? Chi ha interesse a non utilizzare più beni di sua proprietà ha la possibilità di portarli al centro, che pubblicizzerà gli oggetti e chi è interessato può fare domanda per ottenerli.

Il regolamento va a definire chi sono i conferitori, sia persone fisiche, privati cittadini, che imprese. Gli utenti invece possono essere solo privati, residenti nel comune di Imperia, iscritti alla TARI. Non si vuole che sia una forma di commercio, tutto deve essere gratuito.

I beni conferibili possono essere: piccoli elettrodomestici, oggettistica di non grandi dimensioni, mobili, arredi, vestiario, suppellettili, utensili di lavoro, articoli per l’infanzia. Devono essere in buono stato e funzionanti per essere riutilizzabili.

Il gestore ha il compito di ricevere gli oggetti, verificare che siano conformi al regolamento, catalogare e consegnare gli oggetti a chi fa domanda. Non si potranno avere più di 5 pezzi in 10 giorni per evitare che qualcuno ne faccia incetta per commercializzare.

Vorrei sottolineare che non è una discarica. Non si verificheranno abbandoni di rifiuti, ci sono due telecamere, la zona è la più sicura di Imperia. Non ci deve essere nessuna preoccupazione, anzi credo che sarebbe altamente qualificante per chi abiti lì avere una sede di un servizio così importante”.

Emendamento Lucio Sardi

“Siccome questo centro ha una funzione importante e che va sviluppata, se limitiamo l’accesso ai residenti del comune di Imperia, impediamo l’accesso ai residenti degli altri piccoli comuni. Nell’emendamento si ipotizza la possibilità di accesso da parte degli altri comuni chiedendo a quelli coinvolti di dare una mano nei costi di gestione.

Inoltre, chiediamo che venga fatta una verifica sugli oggetti per impedire che vengano dati in uso elettrodomestici che si rivelino pericolosi”.

Consigliera Laura Amoretti

“Il nostro gruppo si riconosce nell’idea di dare una nuova vita e un nuovo valore a tutti quegli oggetti che riteniamo non più utili, ma ancora utilizzabili. È importante per il risparmio e per la riduzione dei rifiuti. Venendo al regolamento, ci pare allineato a quello di altri comuni. La nostra attenzione si focalizzata su due punti: richiamiamo la delibera del consiglio regionale auspicando di poter inserire un meccanismo premiante sulla TARI per incentivare l’utilizzo del centro, inoltre la location del centro non ci pare risponda alle esigenze previste. La determina regionale segnala che dovranno essere ritenuti preferenziali i luoghi vicini al centro di raccolta urbano perchè favorisce una migliore intercettazione delle utenze. Noi ci rendiamo conto della fatica di trovare una location e di reperire dei locali con tali caratteristiche, ma sottolineiamo che tale limite potrebbe depotenziare in parte la funzione del centro. Vorremo segnalare che la location scelta grava come ulteriore servitù il quartiere Castelvecchio che presenta già diverse criticità, in particolare la viabilità, che rendono la qualità di vita non del tutto idonea. Riteniamo opportuno che l’amministrazione ripensi a una diversa localizzazione”.

Consigliere Pino Camiolo

“L’intervento della consigliera Amoretti è uguale a quello che volevo fare io. Non si può essere contrari al centro del riuso, è una grande conquista, recentemente il Sindaco Marco Bucci ha inaugurato il centro del riuso a Genova. È uno strumento che ha anche una grande valenza sociale. Quello che desta le perplessità è quello che ha detto la consigliera Amoretti: l’ubicazione del centro del riuso in una zona densamente popolata, sottostante a una scuola materna, con una scarsità assoluta di parcheggi, proprio accanto a quell’obbrobrio che risponde al nome del giro dei galli, che è una discarica a cielo aperto, un edificio fatiscente e pericoloso. 

Ci tengo a fare un plauso all’amministrazione per aver portato avanti questo progetto importante sia dal punto di vista ambientale che sociale.

La mia perplessità non è dovuta, come maliziosamente dice il vice sindaco, alla sindrome del ‘not in my backyard’, oltretutto non abito neanche a Castelvecchio. Il fatto di posizionare preferibilmente il centro di riuso presso i centri di raccolta si evince dalla delibera della Regione Liguria e dal decreto legislativo. Questo ha senso perchè se il centro di riuso viene messo nel centro di raccolta chi porta ad esempio una lavatrice invece di buttarla scopre che può portarla al centro del riuso che è a fianco, senza dover fare il giro della città”.

Consigliere Daniele Ciccione

“In contrapposizione da quanto appena sentito dal consigliere Camiolo, ritengo questa proposta molto interessante perchè c’è la possibilità di portare a termine un oggetto che è ancora utilizzabile. Ritengo che il conferitore debba garantire l’effettiva funzionalità dell’oggetto stesso. Il centro è pensato, realizzato dal Comune di Imperia, quindi mi sembra giusto dare un servizio ai cittadini di Imperia che pagano alla TARI, ma darlo ai comuni limitrofi che non fanno parte del nostro bacino non lo ritengo accettabile”.

Consigliere Antonio Motosso

“Questa è una serata da ricordare. Oggettivamente è la serata dedicata al volontariato. Il centro del riuso va anche ad aiutare le problematiche delle Caritas e di chi aiuta le persone bisognose. Mi associo al discorso della zona, vado in disaccordo con i colleghi che mi hanno preceduto che hanno detto che la zona di viale Europa potrebbe non essere idonea. Potrebbe essere un viatico per riqualificare la zona del giro dei galli

Non credo che sia accettabile consentire ad altri comuni di usufruire di questo centro se non fanno parte del bacino”.

Consigliera Deborah Bellotti

“Tengo particolarmente a questo progetto. Mi fa sorridere che questa sia la pratica del mondo al contrario, in cui mi trovo a difendere una pratica della maggioranza, e alcuni consiglieri della maggioranza fanno opposizione. È importante sia per la riduzione del rifiuto sia per la funzione sociale, in Italia ce ne sono 71, con esperienze solidificate da cui si può prendere ispirazione. È un peccato che venga percepito come una discarica. Sembra la classica sindrome del ‘not in my backyard’, il progetto è bellissimo se viene fatto da un’altra parte. Il centro del riuso, se è gestito bene e con i giusti controlli, è come un negozio, dove però non si paga. È vero che si auspica una location vicino centro di raccolta per una questione di efficacia, ma è meglio cominciare così se non c’è altra possibilità piuttosto che aspettare anni per poterlo aprire vicino al centro di raccolta.

Se il quartiere è preoccupato, invito l’amministrazione a promuovere questo centro per non farlo passare come una discarica che possa portare degrado”.

Consigliere Andrea Landolfi

L’iniziativa è lodevole dal punto di vista sociale e dal punto di vista del rispetto per l’ambiente. Per quanto riguarda l’emendamento, potrebbe essere accolto, però si tratta territori confinanti che non fanno parte del bacino. È un progetto innovativo per la provincia, è meglio prima rodare il servizio offerto alla popolazione e poi se mai implementarlo ed estenderlo ai territorio confinanti. La location non è enorme quindi ne servirebbe una più grande. Partiamo, poi per migliorare il servizio c’è sempre tempo”.

Consigliere Lucio Sardi

“Si dice che non è corretto che il Comune si faccia carico del contributo di beni da recuperare che portano i non residenti del comune, nonostante rappresenterebbero un contributo in più. Nell’emendamento c’è scritto chiaramente che i Comuni coinvolti devono contribuire alle spese. Ho l’impressione che si prenda questa pratica con un profilo basso: c’è un obbligo di legge, ci sono i fondi, ma poi probabilmente la cultura che c’è dietro a questa progettazione manca. L’amministrazione intende darlo in gestione alle associazioni di volontariato. È un servizio importante che andrebbe valorizzato, mi sembra che non ci si creda veramente.

Il centro non deve diventare una discarica. Abbiamo visto la reazione territoriale a difesa del proprio bacino elettorale della maggioranza che si preoccupa improvvisamente e si divide su questo e non sul principio. Il fatto che non si potesse fare il centro del riuso vicino al centro di raccolta mi preoccupa di meno rispetto a quello di non far partire il progetto”.

Consigliere Giovanni Lazzarini

“Fare un passo per volta è utile. La cosa più importante è cominciare. Mi metto a disposizione di questa attività per andare a controllare se questi elettrodomestici siano validi per verificare che siano utilizzabili. Invito tutti i pensionati a dare un contributo”.

Consigliere Alessandro Savioli

“Il centro di riuso è una pratica importantissima, ha un fine ammirevole con una forte valenza sociale e ambientale. Il problema è il luogo individuato che non è idoneo come già detto da altri consiglieri. È lontano dal centro di raccolta, come previsto dalla delibera regionale, ed è in una zona con criticità legate alla mancanza di parcheggi, al traffico, sotto a un asilo. Il luogo non è sicuramente idoneo. Se l’amministrazione decide di portare avanti questa pratica non potrà trovare, a nostro malincuore, il nostro parere favorevole. Ci asteniamo”.

Giuseppe Fossati

“Ringrazio tutti i consiglieri intervenuti, nel merito tutti condividono l’iniziativa dell’amministrazione, però, ho sentito molti discorsi che mi sembrano legati alla sindrome del ‘not in my backyard’, ovvero pensando che sia un bellissimo progetto ma non se viene fatto vicino a casa mia. Non è il modo corretto di ragionare se si amministra. Se il progetto piace non si può ragionare così. Detto questo, chi fa questo ragionamento temo non abbia inteso, o io non sono stato in grado di spiegarmi, di cosa si tratta. Non c’entra nulla la discarica. Invece di portare un oggetto che funziona in discarica la porto al centro di riuso per fare in modo che possa essere usato da qualcun altro. Il centro del riuso è stato deliberato dalla Giunta comunale, i lavori sono stati fatti, ora non possiamo dire non lo facciamo più lì. Abbiamo speso 30 mila euro per attrezzarlo. Abbiamo ristrutturato un edificio. Non pregiudica minimamente i residente della zona, anzi la riqualifica”.

Consigliere Enrico Lauretti

“Non soffriamo di nessuna sindrome del ‘not in my backyard’, fa parte della nostra cultura il fatto che non bisogna avere una visione localistica ma ampia, e anche far capire ai cittadini la necessità di un sacrificio, ma va segnalato se un luogo è meno adatto. Ci sono due norme che raccomandano che il centro di raccolta e il centro del riuso siano connessi, si parla addirittura dello stesso cancello. Sarebbe utile averlo vicino al centro di raccolta in termini di efficacia”.

Consigliera Silvia Mameli

“Ammetto di non aver capito dove sarà la destinazione del riuso perchè io tutti questi parcheggi in viale Europa non li ho mai visti. Crediamo siano importanti tutte le iniziative per favorire il riutilizzo rispetto al rifiuto. Vogliamo però segnalare criticità che possano non far percepire l’importanza di questo centro. La location non ci pare adeguata e insiste su quartiere con particolari problematiche. Castelvecchio ha bisogno di essere liberato dal degrado. Invitiamo l’amministrazione a rivalutare il sito dove sorgerà il centro. Il nostro gruppo si asterrà”.

Consigliera Loredana Modaffari

“Il progetto è sicuramente da sostenere, i centri per il riuso si stanno diffondendo, ma il regolamento non ci soddisfa completamente, non rispetta le direttive della regione Liguria. Credo che bisogna chiarire che il centro di raccolta non significa centro di conferimento di rifiuti, sono due cose diverse ed è previsto che debbano essere posizionati uno accanto all’altro. Il regolamento ci sembra che sia ancora in fase embrionale. Per questo il nostro voto sarà di astensione, invece siamo favorevoli all’emendamento presentato dal consigliere Sardi”.

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