27 Aprile 2024 07:51

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27 Aprile 2024 07:51

Imperia: piscina Cascione, lettera aperta dei genitori alla Rari Nantes. “I nostri figli si allenano tra disagio e incertezza. Chiediamo un incontro con la società”

In breve: La lettera di un gruppo di genitori dei giovani atleti iscritti ai corsi di nuoto della Rari Nantes alla Piscina Cascione di Imperia.

“Come genitori di molti ragazzi frequentanti la piscina di Imperia, tramite questa lettera, vorremmo manifestare alla comunità e alla società Rari Nantes, il disagio e l’incertezza con cui i nostri figli, anche quest’anno hanno iniziato la stagione agonistica. Vorremmo altresì denunciare l’inefficace comunicazione e la mancanza di rispetto nel modo di approcciarsi nei confronti delle famiglie”.Queste le parole contenute in una lettera aperta redatta da un gruppo di genitori dei giovani atleti iscritti ai corsi di nuoto della Rari Nantes alla Piscina Cascione di Imperia.

Imperia: piscina Cascione, lettera aperta dei genitori alla Rari Nantes

“Questi i fatti senza andare troppo indietro nel tempo – scrivono i genitori – durante il periodo del COVID-19, la Società chiese un contributo aggiuntivo, oltre alla quota stabilità ad inizio anno agonistico, contributo non preventivato, ma richiesto da un giorno con l’altro. Ci si rese conto che, a quanto pare, le spese per tenere aperto un impianto sportivo erano molte e l’agonismo era l’unica soluzione possibile per far praticare uno sport ai nostri figli e allo stesso tempo incoraggiare la socializzazione in un momento storico così difficile. Quindi, anche con il sacrificio di chi in quel momento non aveva più un lavoro, abbiamo sostenuto la Rari Nantes, pagando la quota richiesta.

L’anno scorso hanno cambiato l’allenatore e sono giunti due tecnici molto qualificati, che i ragazzi hanno dovuto imparare a conoscere. Ricordiamo che la piscina, nell’inverno scorso, è stata chiusa per un certo periodo e anche allora le famiglie hanno sostenuto ulteriori spese per il trasporto verso altri impianti con tutti i disagi che ne comportava. Certo, siamo consapevoli di fare tutto questo nell’interesse dei nostri figli, ma ciò che realmente infastidisce è stato il modo ben poco cortese e il tono utilizzato nella comunicazione da parte dei rappresentanti della Rari Nantes.

Anche l’inizio di questa stagione agonistica è piuttosto travagliato. Infatti, dopo solo una settimana dall’inizio delle attività, uno dei due tecnici è stato messo nelle condizioni di doversene andare. La comunicazione ufficiale ci è stata data esclusivamente perché una rappresentanza di genitori si è recata il giorno stesso presso l’impianto chiedendo un incontro con il dirigente per chiedere delucidazioni. Anche in questo frangente la Rari Nantes ha cercato in qualche modo di chiarire l’avvenuto, utilizzando sempre toni accesi e poco consoni al loro ruolo, dando spiegazioni non convincenti, che sono sembrate di parte e non nell’interesse dei nostri figli. L’importanza del legame fra atleta e allenatore è stata sottovalutata e ignorata, creando una sensazione di disorientamento e demotivazione nell’aver perso una figura di riferimento.

Tutto ciò, naturalmente va a impattare sul benessere psicofisico dei nostri figli, perché l’allenatore, oltre ad essere un tecnico, è anche e prima di tutto un educatore con il quale i ragazzi creano un legame di rispetto, fiducia e sul quale fanno affidamento nei momenti di sconforto. Senza contare che durante la scorsa stagione agonistica, i due tecnici, pur nelle loro diversità caratteriali e di approccio verso i ragazzi, hanno avuto la capacità di creare tra gli atleti dei vari gruppi una vera coesione e grande spirito di squadra, ottenendo, oltretutto, grandi risultati e molte medaglie non solo a livello regionale, ma anche nazionale.

A questo punto i genitori, anche con questa lettera, si pongono l’obiettivo di fare da tramite tra i 2 allenatori e la Società, non solo nell’interesse dei ragazzi di poter lavorare in un clima sereno e continuativo, ma anche per la struttura stessa, la quale è una risorsa importante sul territorio del ponente ligure.

Con la presente, pertanto, siamo a chiedere un incontro tra gli allenatori e la società per poter ripristinare la formazione tecnica palesata all’inizio della stagione agonistica (squadra che vince non si cambia)”.

I nomi dei firmatari della lettera sono: Franco Giuseppe, Begoña Maria. Daniela Robino, Ascheri Davide, Turi Sara, Zarandi Reka, Shquti Reme, Sparaccio Federica e Scaccia Monica.

Le firme sulla lettera sono state oscurate per evitare che possano essere usate impropriamente.




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