28 Aprile 2024 15:43

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28 Aprile 2024 15:43

Diano Marina: il progetto della Ciclovia Tirrenica in Consiglio comunale. Volano gli stracci fra Sindaco e opposizione/Foto

In breve: La seduta pubblica era stata richiesta dai Gruppi di minoranza. Il 31 ottobre la Conferenza dei servizi per approvare il progetto
La seduta inizia con un minuto di raccoglimento per la scomparsa dell’ex Presidente della Repubblica Giorgio Napoplitano.

La seduta pubblica era stata richiesta dai Gruppi di minoranza. Il 31 ottobre la Conferenza dei servizi per approvare il progetto

Il Presidente del Consiglio Francesco Bregolin spiega che il Consiglio è stato convocato dai gruppi di minoranza e trattandosi di una seduta aperta e straordinaria sarà possibile anche per il pubblico prenotarsi per intervenire dopo la relazione del Sindaco. Il consigliere Marcello Bellacicco lamenta il fatto di non aver ottenuto risposta positiva per la sua richiesta di poter proiettare delle slide a supporto di quello che sarà il suo intervento.

La relazione del Sindaco Cristiano Za Garibaldi

Spiega il Sindaco Cristiano Za Garibaldi: “Ringrazio i consiglieri di minoranza per aver chiesto la convocazione di questo Consiglio anche se in modo prematuro in quanto la Conferenza dei servizi che dovrà autorizzare il progetto che illustrerò si riunirà il 31 di ottobre. Si tratta del più grande progetto di rigenerazione urbana degli ultimi decenni, che oltre alla pista ciclopedonale prevede una serie di altre importanti opere complementari e che in futuro dovrà prevedere una serie di pettini di collegamento. Fra le opere complementari vi è anche una nuova arteria viabilistica e l’allargamento stradale di via Saponiera e la riqualificazione della piazza della pesa. Nel 2018 il progetto della pista ciclopedonale prevedeva il passaggio sul mare e la riqualificazione del sedime dell’ex sedime ferroviario. Il progetto ottenne tutte le autorizzazioni da parte di tutti gli Enti interessati. La nostra intenzione era quella di proseguire su questa progettazione, completandola anche con una ciclabile urbana.  Nel 2019 RFI ha messo anticipatamente a disposizione del Comune a titolo gratuito degli immobili a destinazione pubblica e delle aree ex sedime ferroviario. Sono stati quindi avviati lavori di riqualificazione e per nuove viabilità fra via Santa Caterina da Siena e via Cesare Battisti e fra Villa Scarsella e l’ex stazione ferroviaria. Fra il 2019 e il 2021 in pieno Covid è stata progettata la ciclabile urbana. Nel 2021 siamo riusciti ad aggiudicarci 2 milioni e 310 mila euro dal Ministero dell’Interno per la riqualificazione di via Saponiera, con allargamento con doppia viabilità e costruzione di un marciapiede lato abitazioni.   Nel 2022 è cambiato tutto e la Regione ci ha avvisati che progetto della ciclabile sul mare non era fattibile per tempistiche, ma era necessario farla passare sull’ex sedime ferroviario, per poter restare nei tempi dell progetto più ampio della Ciclovia Tirrenica. A questo punto abbiamo accettato, chiedendo di progettare noi lo stralcio di Ciclovia Tirrenica. E così è stato fatto”.

Il progetto che andrà alla Conferenza dei servizi del 31 ottobre

La Conferenza dei servizi del 31 ottobre è chiamata ad approvare in via definitiva il tratto tra incrocio via Novaro/ex scalo merci fino all’incrocio via alla Rovere/via Raffaello Sanzio e la realizzazione di opere di urbanizzazione nello stesso tratto, esteso sino al confine con San Bartolomeo al Mare, per uno sviluppo lineare di 1860 metri, di cui 1730 sull’ex sedime ferroviario. Conclude Za Garibaldi: “Dall’ex stazione si proseguirà su piazza Mameli, che verrà riqualificata, quindi in via Purgatorio e al Torrente Evigno, con adeguamento del piano altimetrico, per il passaggio della Ciclovia alla quota del ponte dell’ex ferrovia. Tutte le opere dovranno essere terminate entro il giugno del 2026. Siamo in ritardo? Beh i tubi del Roja li stanno posando ora e mi chiedo come avremmo potuto fare prima”.

Francesco Parrella: “E’ un’opera che non ha senso”

Dopo il primo cittadino ha preso la parola il consigliere di opposizione Francesco Parrella. Che ha lanciato una serie di attacchi al sindaco, dicendo: “La presenza di tanto pubblico questa sera è segno di una sete di sapere della gente e lei sindaco ha volutamente tenuto nascosto in tutti questi anni uno dei progetti più importanti. Doveva da subito dire la sua idea. Nessuna politica è stata fatta nei confronti dei ciclisti e tutte le strade carrabili sono a rischio per i ciclisti e ora di colpo escono progettualità mai messe in opera. Lei sindaco non vuole dire la verità perché ha paura di quello che può succedere con l’opinione pubblica. Il problema sono i lavori fatti sull’ex sedime ferroviario. L’apertura in via Santa Caterina come può non creare problemi di esondazione? La vecchia stazione è costata 700 mila euro di lavori di riqualificazione cui se ne aggiungono altri 520 mila per gli altri lavori. I lavori fatti sono un tappo incredibile e impongono l’uscita della ciclabile dai sedimi ferroviari. Si andrà a passare sui marciapiedi delle scuole. Perché avete corso per fare quei lavori su quel tratto di sedime ferroviario? Sono lavori incomprensibili e le autorizzazioni e le acquisizioni dei sedimi sono arrivate dopo che i lavori erano stati fatti. La rotonda di via Agnesi e di via Villebone sono pericolose e si esce dal tracciato ex ferrovia nella zona di Villa Scarsella, passando sopra i marciapiedi delle scuole. E’ un’opera che non ha senso”.     

Marcello Bellacicco: “Si doveva proseguire sull’ex sedime ferroviari, senza giri strani. Sarà un caos per il traffico”

E’ quindi intervenuto il consigliere di opposizione Marcello Bellacicco: “Quando si amministra bisogna coinvolgere i cittadini. Il fatto di essere eletto non significa fare quello che si vuole. Si continua a millantare che è stata la Regione a volere il progetto sull’Aurelia, ma lei sindaco ha confermato che anche il Comune era d’accordo. Era l’unica città a voler passare sulla via Aurelia. A luglio abbiamo visto il progetto e dopo un mese lo avete di nuovo cambiato. All’altezza di Villa Scarsella c’è un’uscita della ciclabile, che poi passa davanti alla scuola e probabilmente bisognerà buttare giù i platani. Poi si rientra sul sedime ferroviario per proseguire sul ponte in ferro e poi si prosegue. Queste secondo noi sono problematiche serie e voi pensate di fare un’altra rotonda sull’Aurelia con semafori per la ciclabile. Sarà un caos per il traffico.   Perché non proseguite sempre sull’ex sedime ferroviario, senza fare tutti questi giri? Forse perché avete speso 700 mila euro e avete paura che la Corte dei conti vi venga a chiedere spiegazioni se dovete spaccare tutto quello che è già stato fatto”

Nella replica il Sindaco spara a zero sulle opposizioni: “Non sapete niente e siete arroganti e offensivi”

Replica il Sindaco Cristiano Za Garibaldi: “Si fa presto a pensare male se si è in cattiva fede. Avrei gradito un intervento più propositivo. Avete detto cose scorrette e mistificazioni. Avete parlato di 50 metri di ciclabile dimenticandovi che la Ciclovia Tirrenica parte dall’Incompiuta e arriva a San Bartolomeo al Mare Non sapete niente. Imparate qualche cosa. Siete arroganti e offensivi. Non riesco a capire qual è la vostra animosità su questo tratto di ciclabile. Non avete ancora capito che quella leccata di asfalto colorato è progetto della Regione e fu fatta quando la Ciclovia Tirrenica non esisteva. E’ vero che il progetto è stato cambiato fino all’ultimo, perché i progetti si cerca di migliorarli fin o all’ultimo.  La nuova viabilità sull’Aurelia risponde anche al problema della connessione con la nuova stazione ferroviaria, come la Regione aveva chiesto fin dai tempi del Presidente Burlando. Fate delle proposte invece di criticare sempre. Parrella non guardi il pubblico, perché si è portato tutta la claque della sua lista, cosa che noi non abbiamo voluto fare”. 

Nel dibattito gli interventi dell’ex sindaco di San Bartolomeo Rosanna Brun, di Marco Perasso e di Mariano Mj

Dal pubblico hanno prenotato l’intervento tre persone. La prima a intervenire è stata Rosanna Brun, ex sindaco di San Bartolomeo al Mare. Dice la Brun: “Parlo da cittadina di San Bartolomeo anche per sopperire al silenzio atavico di chi ci dovrebbe rappresentare. Credo che i comuni limitrofi di Levante siano danneggiati dalla ciclabile, perché laddove si esce dal sedime ferroviario di fatto si spezza la tratta da Ospedaletti ad Andora. Si parla di Ciclovia nazionale Tirrenica e quindi essendo un’opera nazionale deve attenersi a criteri di legge. Sono 12 anni che aspettavo di dire questo, perché sapevo che le fantasie dianesi di passare sul mare non sarebbero giunte a nulla, anche perché il sedime ex ferrovia è pronto e disponibile e dispone di tutti i requisiti per una ciclopedonale protetta e in sicurezza, dando a tutti i comuni che vi si affacciano pari opportunità. Mi appello al Sindaco perché si faccia tutto senza uscire dall’ex sedime ferroviario“.   Sempre dal pubblico si è fatto avanti anche l’ex Presidente del Consiglio comunale Marco Perasso. Che dice: “Il Sindaco ha accennato a un’ipotetica rotatoria in zona Ponterosso anche per il transito del traffico pesante. Mi chiedo se si sono fatti calcoli sui ristretti angoli di curvatura. Poi. già che si fanno i lavori, vi invito a pensare ad opere per la mitigazione del rischio idraulico”. Infine è stata la volta di Mariano Mj, esponente di Rifondazione Comunista. Che, andando controcorrente, dice: “C’è da dire che l’ex ferrovia in altre tratte è più vicina alla costa e la gente preferisce pedalare vicino al mare. Forse si è persa l’occasione per ribaltare il progetto e prendere spunto da Spotorno, dove la ciclabile non correrà sull’ex sedime ferroviario ma sul mare, mentre sull’ex ferrovia ci sarà una strada di scorrimento veloce. Perché non ci siamo ispirati all’esperienza di Spotorno?”.  Alle domande ha risposto il Sindaco Cristiano Za Garibaldi, ribadendo la posizione dell’Amministrazione e il fatto che il progetto è ormai in fase di approvazione con il benestare di tutti gli Enti, a cominciare da Regione Liguria.

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