26 Aprile 2024 10:01

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26 Aprile 2024 10:01

IMPERIA. VELE D’EPOCA, LUNA ROSSA E IL GIALLO DELLE RUOTE DEL TIMONE SCOMPARSE. CAPACCI: “VARIE IPOTESI AL VAGLIO” /DETTAGLI

In breve: La scoperta durante un sopralluogo effettuato da Antonio Marrai, responsabile logistica team Prada-Luna Rossa, che ha anche sottolineato alcune carenze sotto il profilo della manutenzione. Capacci: "Tutto risolto, si è detto molto soddisfatto"

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IMPERIA – Lo scafo di Luna Rossa continua a far discutere. Dopo le polemiche per il posizionamento nell’area adiacente l’eliporto del parco urbano, ecco il giallo delle ruote del timone, entrambe scomparse. La scoperta durante un sopralluogo effettuato da Antonio Marrai, responsabile della logistica del team Prada-Luna Rossa, nei giorni scorsi a Imperia, in Calata Anselmi, dove attualmente è collocato lo scafo di Luna Rossa, trasferito in occasione delle Vele d’Epoca. Marra si è recato nel capoluogo ponentino su invito dell’amministrazione Capacci. Nel corso del sopralluogo il funzionario del team Prada-Luna Rossa ha anche sottolineato alcune carenze sotto il profilo della manutenzione dello scafo.

Contattato da ImperiaPost, il Sindaco Carlo Capacci ha spiegato: “È tutto a posto. Tutto chiarito. Siamo intervenuti sulle carenze evidenziate dal dott. Marrai. Alcune righe sullo scafo, l’installazione di alcuni cartelli riguardanti la storia di Luna Rossa e alcuni pannelli separatori. Credo sia giusto le abbia sottolineate, a tutela del suo marchio, di grande valore. Siamo stati proprio noi a invitarlo, per verificare il gradimento della nuova collocazione. Ci siamo sentiti nelle scorse ore e si è detto soddisfatto degli interventi e della collocazione dello scafo. Le ruote del timone? Si, in effetti non si trovano, stiamo cercando di capire cosa sia successo. Se si siano perse durante il trasferimento, se non siano mai arrivate dal deposito in Toscana dove lo scafo di Luna Rossa è rimasto per anni, se non siano mai state consegnate al Comune di Imperia. Rubate? È un’ipotesi che non possiamo scartare, ma è presto per parlarne. Prima occorre fare tutte le dovute valutazioni. Abbiamo anche discusso della collocazione definitiva dello scafo, che dovrebbe essere all’interno del Museo Navale. Attualmente, però, non c’è lo spazio necessario. Stiamo valutando anche ipotesi alternative”.

Mattia Mangraviti e Gabriele Piccardo 

 

 

 

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