5 Maggio 2024 16:43

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5 Maggio 2024 16:43

Migranti: ipotesi CPR alla Camandone di Diano Castello, l’affondo di Bellacicco. “Toti principale responsabile del problema. Sindaco Za Garibaldi sottomesso agli ordini di partito”

In breve: Questa la nota di Marcello Bellacicco, consigliere comunale di opposizione a Diano Marina, in merito all'ipotesi di un CPR nella ex caserma Camandone di Diano Castello.

“Nell’ambito della problematica relativa alla possibilità di insediare un CPR – Centro Permanenza Rimpatrio nella ex Caserma Camandone di Diano Castello, come Gruppo di Minoranza di Diano Marina, l’8 ottobre scorso abbiamo inviato una PEC al Presidente della Regione Toti per chiedergli un incontro, per farci spiegare quali siano state le sue valutazioni che lo hanno portato a garantire al Governo la disponibilità della Liguria ad accogliere una tale struttura – Questa la nota di Marcello Bellacicco, consigliere comunale di opposizione a Diano Marina, in merito all’ipotesi di un CPR nella ex caserma Camandone di Diano Castello.

Migranti: ipotesi CPR alla Camandone di Diano Castello, l’affondo di Bellacicco

“Speravamo di sbagliarci, ma temevano di aver ragione, pensando che il Presidente non avrebbe minimamente considerato la nostra richiesta e così è stato, visto che non abbiamo ricevuto alcuna risposta. Mancando di rispetto verso dei Consiglieri Comunali e, soprattutto, verso i loro Elettori, Toti non ha inteso chiarire i motivi per cui ha ritenuto che un CPR si possa conciliare con una Regione che ha una vocazione prettamente turistica.

Noi riteniamo che lui sia il principale responsabile di questo problema e lui debba dare delle risposte e non concordiamo con la linea adottata dai Sindaci del Golfo dianese i quali, nella conferenza stampa di due giorni fa, si sono appellati al Ministro degli Interni per escludere la Camandone dalle sue scelte e ai due Parlamentari liguri Rixi e Berrino, affinché si attivino negli ambienti romani per conseguire tale risultato.

Tutti i Sindaci, con in testa quello di Diano Marina, hanno accuratamente evitato di nominare Toti, prestandosi così alle misere logiche politico – partitiche, visto che Za Garibaldi appartiene a Cambiamo come il Presidente e gli altri ai partiti di Maggioranza che lo sostengono in Regione.

Quindi si è voluto affidare il destino del Golfo dianese all’eventuale benevolenza del Ministro e/o all’improbabile successo dei ”maneggi da 1^ Repubblica” nel sottobosco romano di un paio di Parlamentari, sempre che lo vogliano fare.
Abbiamo anche assistito ad un incontro di Za Garibaldi con la Ministra Santanché, in occasione di una fiera del turismo a Rimini, durante il quale il Sindaco le avrebbe chiesto un atto di intercessione per Diano Marina.

Avremmo preferito che, invece di andare sino a Rimini, il Sindaco di Diano si fosse fermato a Genova a parlare con il capo del suo partito, per chiedergli spiegazioni e per convincerlo a tornare in se e sui suoi passi, rinunciando al CPR in Liguria.

Questo Za Garibaldi non può e non vuole farlo, perché sottomesso agli ordini di partito, gli stessi che tengono in silenzio anche l’Assessore Marco Scajola, politico regionale di riferimento del Golfo dianese. Speriamo solo che, in nome di queste perversioni politiche, non siano ancora una volta i Cittadini a rimetterci.

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