2 Maggio 2024 00:53

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2 Maggio 2024 00:53

Pulizia di tombini e corsi d’acqua: Imperia senza Padroni chiede maggiore attenzione. “Per scongiurare vittime e disastri ambientali”

In breve: Questa la nota del gruppo di opposizione "Imperia Senza Padroni", cui fa capo il consigliere Luciano Zarbano

Il gruppo di opposizione “Imperia Senza Padroni”, cui fa capo il consigliere Luciano Zarbano, interviene con una nota per chiedere all’amministrazione comunale maggior pulizia di tombini e corsi d’acqua, alla luce delle forti piogge che stanno interessando tutto il paese, con allagamenti e alluvioni. 

Pulizia torrenti e tombini: la nota di Imperia Senza padroni

Continua l’attività propositiva da parte di “Imperia senza Padroni”. Dopo i recenti disastri ambientali, per ultimo l’alluvione in Toscana, si rende necessaria una continua attenzione al territorio, che si estrinseca nella pulizia e monitoraggio dello stato degli alvei dei torrenti e dei tombini, i quali sono potenziali fonti di pericolo dal punto di vista idraulico.

Già a giugno scorso il Gruppo Consiliare aveva richiesto la pulizia del Torrente Impero, cosa che era stata parzialmente fatta, ma ad oggi nella foce dello stesso torrente vi è ancora dell’alta vegetazione che potrebbe arrecare pericolo in caso di piena.

Riteniamo che la pulizia e il monitoraggio degli alvei debba essere estesa a tutti i torrenti – conclude il Gruppo Consiliare Imperia senza Padroni – e che questa attività sia di primaria importanza e non più differibile, visto che Imperia è attraversata da più corsi d’acqua. Ciò permetterebbe di scongiurare vittime e disastri ambientali.

Analogo discorso vale per i tombini esistenti in città, la cui cattiva manutenzione ha creato pericolose pozze d’acqua durante le recenti piogge.

A tal proposito è stato richiesto all’Amministrazione Comunale di sapere se esiste un “piano di manutenzione del territorio”, quali interventi intende adottare e quando perché non ci possiamo permettere di farci trovare impreparati ma dobbiamo avere un’attenzione costante del suolo, investendo in prevenzione e manutenzione, perché prevenire è meglio di curare”.

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