27 Aprile 2024 20:38

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27 Aprile 2024 20:38

“No alla chiusura dell’Ospedale di Imperia”: Cittadinanza attiva in piazza per la sanità pubblica. “La Regione punta al modello americano”/Foto e Video

In breve: Si è tenuto questa mattina, a Imperia, in via San Giovanni, il presidio organizzato da Cittadinanza Attiva per difendere la sanità pubblica.

Si è tenuto questa mattina, a Imperia, in via San Giovanni, il presidio organizzato da Cittadinanza Attiva per difendere la sanità pubblica. Gli attivisti, guidati da Mauro Manuello, hanno distributo materiale informativo e raccolto firme (300 in tutto) contro la chiusura degli Ospedali e dei Pronto Soccorso di Imperia e Sanremo e contro la realizzazione, con le attuali modalità, dell’Ospedale Unico di Taggia.

Imperia: presidio di Cittadinanza Attiva per la sanità pubblica. Le interviste

Mauro Manuello

“A me dispiace, dopo anni di battaglie e di lotte che abbiamo fatto, che le previsioni si stanno avverando una dopo l’altra, tutte. Avevamo detto che l’Ospedale di Bordighera non avrebbe avuto un Pronto Soccorso e sarebbe stato privatizzato, questo è stato. Non solo perdiamo il Pronto Soccorso di Bordighera, ma così sarà per Sanremo e Imperia. Avendo in cambio un unico Pronto Soccorso a Taggia con l’Ospedale Unico. 

La sanità è un problema nazionale, un disastro totale. Mancano migliaia di medici, di infermieri, stiamo facendo arrivare, grazie a Cuba, medici in Calabria, li facciamo arrivare anche dalla Colombia. Il fatto grave è che il Governo attuale, così come quelli precedenti, continua a tagliare. Siamo tra gli ultimi d’Europa in rapporto al Pil come spesa sanitaria. Stanno lavorando per il modello americano, ovvero una privatizzazione della sanità. I cittadini se vorranno la sanità dovranno pagarsela con le assicurazioni private. Questo è il modello strategico per i prossimi 10-15-20 anni. 

Liste d’attesa? Un problema cronico. Noi in questi giorni abbiamo sentito il Presidente Toti dire che la Regione Liguria farà tre grandi investimenti. La Spezia, con l’Ospedale Felettino, Genova, con l’Ospedale Erzelli, Imperia, con l’Ospedale di Taggia. Sono tutti e tre investimenti che alla Regione costeranno affitti. Perché non è la Regione che li fa con i soldi pubblici, ma vengono fatti con l’intervento dei privati. Questi Ospedali finiranno poi in mano a gruppi privati perché la Regione non sarò in grado di gestirli.

Vogliamo sensibilizzare le persone perché il dramma è che le persone non conoscono il futuro della sanità ligure. Chiediamo di firmare come testimonianza, come partecipazione. Noi abbiamo già raccolto 20 mila firme, ci ha fermato il Covid. Ora riprendiamo, poi porteremo tutto in Regione”.

Valentino Ballerini

“Il problema principale sono la quantità dei posti letto del nuovo Ospedale di Taggia rispetto agli attuali. Sul Piano Socio Sanitario è scritto che il nuovo Ospedale di Taggia sarà dotato di 550 posti letto. Attualmente tra Sanremo, Imperia e Bordighera abbiamo 628 posti letto. Quindi avremo una riduzione di 78 posti letto in provincia. Il secondo problema è la viabilità. E’ prevista la realizzazione dell’Aurelia Bis tra Sanremo e Ventimiglia e tra Imperia e Diano Marina, ma nessuno parla dell’Aurelia Bis da Imperia a Taggia. Con l’Ospedale Unico i 60 mila abitanti dell’imperiese e del dianese dovranno percorrere 20 km di Aurelia fino a Taggia decongestionando quel tratto. Il dubbio è, nel caso di un incidente, di un cantiere, un’ambulanza come arriverà, in che tempi?

Poi a pagina 223 del Piano è previsto che Imperia perderà il Pronto Soccorso e non verrà neanche inserito un Punto di Primo Intervento. Quello di Imperia sarà un Ospedale di Comunità che non è altro che un centro per lungodegenti. Il Piano prevede 20 posti letto ogni 100 mila abitanti. La provincia di Imperia, dunque, potrà avere al massimo 40 posti letto per i lungodegenti”.

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