28 Aprile 2024 14:23

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28 Aprile 2024 14:23

Imperia: l’Anffas celebra la conclusione del progetto “Cittadini Cre-Attivi” e la Giornata delle Persone con disabilità/Foto e Video

In breve: L'Associazione delle Famiglie di persone con disabilità di Imperia ha festeggiato anche i suoi 30 anni di attività
In occasione dei 30 anni di Anffas e della Giornata internazionale delle Persone con disabilità, questa mattina nella Biblioteca civica di piazza De Amicis a Imperia si è tenuto l’evento finale del progetto “Cittadini Cre-Attivi”, di cui Anffas è capofila.

L’Associazione delle Famiglie di persone con disabilità di Imperia ha festeggiato anche i suoi 30 anni di attività

Spiega Fiorenzo Marino Presidente di Anffas: “In questa giornata vogliamo ricordare la conclusione del progetto Cittadini Cre-Attivi, che è un progetto importantissimo, durato due anni, che ha visto al centro dell’attenzione i ragazzi disabili. In questo progetto abbiamo sviluppato il loro livello di autonomia, arrivando a creare dei gruppi di auto rappresentanza, che hanno eletto un loro portavoce, che oggi vestirà simbolicamente la fascia del sindaco di Imperia. I ragazzi leggeranno un documento per dire poi quale sarebbe la loro città ideale Oggi inoltre festeggiamo anche i 30 anni dell’Anffas che abbiamo creato appunto 30 anni fa. Eravamo pochi volontari, famigliari di persone con disabilità e oggi siamo arrivati fin qui. Domani inoltre è la Giornata per la Disabilità, istituita dall’Onu per sostenere i diritti delle perone con disabilità in tutto il mondo”.

Laura Gandolfo Assessore ai Servizi Sociali del Comune di Imperia

Sottolinea l’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Imperia Laura Gandolfo: “Siamo qui a dire grazie per quello che l’Anffas fa e per il cuore con cui lo fa. L’Amministrazione sta facendo un grossissimo lavoro per cercare di personalizzare un pochino di più i servizi, perché gli Enti spesso applicano le norme, la fra le norme e la giustizia purtroppo ogni tanto ci sono differenze e questi ragazzi hanno bisogno che gli venga riconosciuta la normalità e gli venga riconosciuto dall‘Amministrazione la possibilità di partecipare il più possibile alla vita delle persone che non hanno disabilità. Lo facciamo con fatica, ma anche con passione e la passione spesso risolve”.

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