27 Aprile 2024 22:56

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27 Aprile 2024 22:56

Imperia: “Giovani Ambasciatori dell’educazione alimentare”, presentato il progetto dell’Istituto Alberghiero “Ruffini Aicardi”. “Gli studenti parleranno ai coetanei per combattere le abitudini sbagliate” / Foto e video

In breve: È stato presentato oggi, presso la Sala Riunioni dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Imperia, in piazza Roma, il progetto “Giovani Ambasciatori dell’educazione alimentare”, sviluppato dall’Istituto Alberghiero “Ruffini Aicardi” in collaborazione con ASL1 e LILT Sanremo-Imperia, rivolto agli alunni degli Istituti Comprensivi.

È stato presentato oggi, presso la Sala Riunioni dell’Ufficio Scolastico Provinciale di Imperia, in piazza Roma, il progetto “Giovani Ambasciatori dell’educazione alimentare”, sviluppato dall’Istituto Alberghiero “Ruffini Aicardi” in collaborazione con ASL1 e LILT Sanremo-Imperia, rivolto agli alunni degli Istituti Comprensivi.

Presenti alla conferenza la Dr.ssa Maria Anna Burgnich, Dirigente dell’Ufficio Quinto dell’USR Liguria e Ambito Territoriale di IMPERIA, il Dr. Claudio Battaglia, Direttore della Senologia clinica e Breast Unit dell’Ospedale di Sanremo e Presidente della sezione provinciale della LILT Sanremo-Imperia, la Dr.ssa Caterina Costanza Pireri, Vicesindaco del Comune di Sanremo, la Dr.ssa Maria Rattazzi, Dietista, S.S.D. Nutrizione territoriale e trattamento DCA Asl1 e la Prof.ssa Barbara Antenucci, Collaboratrice della Dirigente Scolastica dell’IIS Ruffini Aicardi.

Il progetto si sviluppa come attività di peer to peer svolta dagli studenti dell’Istituto alberghiero e si rivolge agli alunni più piccoli che frequentano gli istituti comprensivi, con l’obiettivo dì sensibilizzarli sull’importanza di una sana e corretta alimentazione, come strumento di benessere psicofisico e di prevenzione di stati patologici. L’intervento formativo è stato strutturato con la collaborazione e la supervisione finale del Dipartimento di Nutrizione di ASL 1 e del Presidente della sezione territoriale della Lega Italiana per lotta ai Tumori, nell’intento di rendere più efficace, tramite il registro comunicativo che si attiva tra pari, la divulgazione dei principi e dei vantaggi di corrette pratiche alimentari da acquisire come stile di vita. Ciò in risposta a bisogni formativi intercettabili a livello sociale tramite l’analisi delle abitudini di ragazzi e adolescenti spesso condizionate da “mode gastronomiche” che non privilegiano gli aspetti salutistici. Questa progettualità, che soddisfa la comune mission di educazione alla salute degli attori coinvolti, presenta da un lato vantaggi per gli alunni dell’Istituto alberghiero, in virtù del suo valore orientante verso le professionalità scientifiche che gravitano attorno ai temi della nutrizione, dall’altro ha indubbi risvolti positivi anche per gli alunni degli istituti comprensivi in termini di possibilità di acquisire una maggior consapevolezza sulle pratiche alla base del benessere psico-fisico. Un gruppo di studenti selezionato si recherà, accompagnato da insegnanti di scienza degli alimenti, nelle varie scuole per svolgere una “lezione” in forma interattiva e ludica della durata di circa un’ora, utilizzando materiale digitale predisposto ad hoc per trattare i temi degli stili di vita utili al benessere e alla prevenzione, approfondendo i concetti di piramide alimentare, pratiche di alimentazione quotidiana e stili di vita utili ai fini della prevenzione di patologie tumorali e cardiovascolari.

Durante l’intervento sarà attivata un’esperienza di degustazione di marmellate a base di frutta all’essenza di fiori ed erbe aromatiche, prodotte durante le esercitazioni laboratoriali, per stimolare l’educazione al gusto dei prodotti naturali del territorio e sviluppare pillole di riflessione sulle scelte di consumo. Al termine sarà proposta, come forma di rielaborazione finale, la partecipazione collettiva alla creazione di un quiz che sarà reso fruibile come gadget alle varie scuole aderenti all’iniziativa. In prima fase saranno invitate a partecipare al progetto le classi terminali della secondaria di primo grado e, in seguito ai vari feedback, si valuterà la possibilità di estendere con maggior capillarità gli interventi anche agli alunni delle classi terminali della scuola primaria, utilizzando in questo caso supporti didattici rielaborati in forma ludica, quali le narrazioni mediante il fumetto. La prima fase delle attività dovrebbe svolgersi orientativamente nei mesi di gennaio/febbraio, mentre la seconda nei mesi aprile/maggio e sarà attivata su richiesta da parte delle scuole interessate, comunicata alla seguente mail: morena.ghiglione@iisruffiniaicardi.it oppure al numero di telefono 0184/461082.

In tal modo ci si auspica di costruire una rete tra scuole e istituzioni attive nel territorio, con l’intento comune di prevenire, tra gli adolescenti, il consolidamento nelle abitudini quotidiane di comportamenti errati, per diffondere, invece, atteggiamenti virtuosi orientati al benessere.

Barbara Antenucci, Istituto Ruffini Aicardi

“Gli studenti del Ruffini Aicardi realizzeranno questo progetto di educazione alimentare finalizzato proprio a divulgare i principi di corretta alimentazione tra gli adolescenti che spesso sono vulnerabili rispetto a mode gastronomiche che non rispettano i principi di una sana alimentazione.

Per questo abbiamo pensato a un’attività di Peer tutoring finalizzata a rendere più efficace l’intervento confidando nel fatto che il registro comunicativo utilizzato da coetanei possa essere più incisivo.

I ragazzi coinvolti come sperimentazione sono stati selezionati dagli insegnanti di Scienza dell’alimentazione e sono 20. Loro saranno gli ambasciatori dell’educazione alimentare che promuoveranno il progetto in una prima fase tra gli alunni degli istituti comprensivi”.

Maria Anna Burgnich

“È un onore poter presentare qui ai rappresentanti degli istituti comprensivi della provincia d’Imperia il progetto dell’Istituto Alberghiero Ruffini Aicardi elaborato in collaborazione con l’ASL 1 d’Imperia e con la LILT della provincia di Imperia, sull’acquisizione di corretti stili alimentari e quindi di vita.

È un progetto molto importante, non solo per la tematica affrontata, dato che è tratta di prevenzione anche per quelle che poi possono diventare patologie di vario genere, compromettendo a lungo andare la vita delle persone o la qualità della vita, ma anche per come è strutturato, poiché non solo prevede la collaborazione fra istituzioni diverse, ma anche che gli studenti di scuola secondaria di secondo grado diventino insegnanti per ragazzi delle scuole secondarie di primo grado e successivamente anche di scuola primaria. Questo perché abbiamo verificato, a livello nazionale e internazionale, che la cosiddetta Peer Education, ovvero l’apprendimento tra pari, è più efficace dell’insegnamento impartito dagli adulti”.

Claudio Battaglia, LILT

“È un incontro importante. A me spetta il compito più scientifico e poi lascerò agli insegnanti e a chi rappresenta i ragazzi il compito che nasce da queste informazioni. Ma le informazioni importanti sono che il cancro in Europa è in crescita. In Italia, dai 360.000 casi, siamo passati agli ultimi dati di 395.000 nuovi tumori. In Italia, il tumore più diffuso è nella mammella nelle donne e nella prostata negli uomini. Voglio sottolineare che la prevenzione di questa malattia, ed è per questo che siamo qui, si divide in prevenzione primaria, cioè le nostre abitudini di vita e lo stile di vita; prevenzione secondaria, cioè l’utilizzo dei test di diagnosi e di screening come la mammografia e il Pap test; e infine, la terziaria, l’assistenza ai malati che hanno superato la malattia, chiamato follow-up.

Oggi parleremo di prevenzione primaria perché il Ministero sta promuovendo quella che è la vera lotta e la vera capacità di vittoria contro questa malattia, cioè cambiare o modificare le abitudini e gli stili di vita, soprattutto dei giovani. È diventato difficile lavorare solo con i 60enni che hanno avuto un certo tipo di educazione. La LILT, da anni, va nelle scuole di grado superiore a parlare di prevenzione soprattutto alimentare. Il 36% dei tumori derivano da errate abitudini alimentari, e il 30% dal fumo di sigaretta. Abbiamo pensato di rivolgerci ai più piccoli e per parlare ai più piccoli richiede un linguaggio più giovane, elastico e coinvolgente. Quindi, abbiamo coinvolto la struttura dell’ASL per l’aspetto nutrizionale con la dottoressa Stefania De Montis, ma soprattutto l‘Istituto Alberghiero Ruffini Aicardi di Arma di Taggia. Abbiamo istruito nei mesi scorsi quindici ragazzi del terzo e quarto anno che andranno ora nelle scuole primarie a parlare di alimentazione in modo positivo e cercando di influire sulle influenze esterne dei mass media, della televisione e dei computer che promuovono la sedentarietà e il consumo eccessivo di cibi ricchi di zuccheri. Un’educazione alimentare assolutamente sbagliata”.

 

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