29 Aprile 2024 15:47

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29 Aprile 2024 15:47

Imperia: conflitto israelo-palestinese, bocciata la mozione del consigliere Sardi. Ranise: “Non dividiamoci in tifoserie. Si trovi una soluzione unanime”

In breve: Antonello Ranise, consigliere del gruppo"Insieme", interviene in merito alla bocciatura, nell'ultimo consiglio, della mozione con cui il consigliere Sardi chiedeva a Sindaco e Giunta di fare appello al Governo perché si facesse portavoce di una soluzione diplomatica del conflitto, con immediato cessate il fuoco.

Antonello Ranise, consigliere comunale del gruppo”Insieme” interviene in merito alla bocciatura, nell’ultimo consiglio comunale, della mozione con cui il consigliere di opposizione Lucio Sardi chiedeva a Sindaco e Giunta di esprimere solidarietà alle popolazioni colpite dalla guerra israelo-palestinese, di fare appello  al Governo perché si facesse portavoce di una soluzione diplomatica del conflitto, con immediato cessate il fuoco, e di esporre la bandiera della pace sulla facciata del Municipio e nei luoghi simbolo della città.

Imperia: conflitto israelo-palestinese, interviene il consigliere Ranise

“Si è discusso in consiglio comunale della mozione sul conflitto israelo-palestinese in corso in questi giorni. Se ne parla molto, e giustamente anche in città.

Credo siano opportune alcune considerazioni del tutto personali in merito, non avendo potuto intervenire in commissione per motivi di lavoro. Il primo errore da evitare è quello di dividersi in tifoserie da ‘curva sud’ e ‘curva nord’; la partigianeria a priori porta alla confusione ed è frutto avvelenato di disinformazione e ignoranza.

La realtà è che gli ebrei sono sempre stati perseguitati fino a giungere all’orrore della shoah, e i palestinesi non hanno mai avuto uno stato riconosciuto. Dalla risoluzione dell’ ONU del ‘47, che ha diviso i territori della Palestina in due zone, il 55% del quale assegnato a Israele e il restante 45% ai Palestinesi, non c’è mai stata una pace reale e duratura.

Sia gli stati arabi, contrari a riconoscere uno stato ebraico, sia Israele, con una mai sopita componente sionista ed espansionista, hanno mai voluto realmente la costruzione di due Stati autonomi.

La presa del potere da parte di Hamas è indubbiamente stata deflagrante e credo di poter affermare che la stessa Hamas sia il primo nemico del popolo palestinese. E d’altra parte il blocco della striscia di Gaza (aereo navale e terrestre) e le condizioni di vita a cui a cui sono condannati da anni i palestinesi, fecero affermare ad un notissimo esponente politico italiano della cosiddetta prima Repubblica, non certo un pericoloso sovversivo o bolscevico ‘Credo che ognuno di noi, se fosse nato in un campo di concentramento e non avesse da cinquant’anni nessuna prospettiva da dare ai figli, sarebbe un potenziale terrorista‘. Forse c’è stato un tempo in cui l’Italia non era in una posizione supinamente appiattita in politica estera, ma aveva una propria linea di pensiero e idea della geopolitica.

L’attacco di Hamas, vile, orribile e di una crudeltà ed efferatezza forse mai vista, deve essere condannato da tutti senza se e senza ma. Ma la controffensiva di Israele è stata violenta e disumana, sproporzionata e non giustificabile. Si deve avere anche il coraggio di dire di non condividere la folle politica di Netanyhau, senza per questo essere tacciati di antiebraismo, anzi si sollevano molte voci e molto dissenso proprio nel mondo ebraico, a cui i nostri media non danno spazio alcuno.

La striscia di Gaza è grande circa un decimo della Valle d’Aosta e contiene due milioni e mezzo di persone. La situazione in quella zona è un inferno. Si stimano circa 25.000 morti, il 70% dei quali sono donne e bambini. Questi sono dati inaccettabili che toccano le nostre coscienze. La guerra è sempre una sconfitta dell’umanità e la voce del Papa, purtroppo inascoltata ce lo ricorda ogni giorno incessantemente.
La proposta del consigliere Fiorentino, di rivalutare insieme la mozione per trovare una soluzione unanime, a mio avviso poteva concludersi positivamente”.

 

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