12 Dicembre 2024 05:19

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12 Dicembre 2024 05:19

Imperia: stop decadenza concessioni produttive, consiglio boccia mozione opposizione. Scajola: “Non vogliamo eliminare alcuna attività. Silos cemento devono cambiare collocazione”

In breve: Il consiglio comunale ha respinto la mozione con cui l'opposizione chiedeva di interrompere l'iter di decadenza delle concessioni demaniali marittime produttive, 17 in tutto, avviato dall'amministrazione comunale.

Il consiglio comunale ha respinto la mozione con cui l’opposizione chiedeva di interrompere l’iter di decadenza delle concessioni demaniali marittime produttive, 17 in tutto, avviato dall’amministrazione comunale. Nove i voti favorevoli (tutta la minoranza ad eccezione di Laura Amoretti e Silvia Mameli, astenute), 17 contrari (tutta la maggioranza, tranne il consigliere La Monica che non si è espresso).

Di seguito le società interessate dal provvedimento di avvio della decadenza.

  • Cantieri di Imperia Srl
  • Nautica Imperia Service Srl
  • Compagnia Portuali Maresca Scarl
  • Colussi Spa
  • Rivamare Srl
  • Imperia Portuale Ludovico Maresca
  • Gruppo Ormeggiatori del Porto di Savona
  • Cemento Centro Sud Spa
  • Marittima Service Group Srl
  • Società Cooperativa Imperia Pesca Scrl
  • Consorzio Operatori Porto di Imperia
  • Terrizzano Srl
  • Consorzio Porto Peschereccio di Oneglia
  • Pistarino Luigi Sas di Pistarino Luca e C.

Imperia: decadenza concessioni demaniali produttive, la discussione in consiglio comunale

Loredana Modaffari

Il 17 ottobre 2023 il Sindaco Claudio Scajola, durante una riunione in Comune, ha informato gli ignari concessionari dell’intenzione di avviare le procedure di sgombero. Per  i concessionari, che avevano presentato i loro progetti di sviluppo, è stata una doccia fredda. Il Sindaco ha fatto anche notificare l’avvio procedimento di sgombero.

Un procedimento corretto sotto il profilo normativo. Ma dal punto di vista politico? Il Sindaco non si è neanche esentato dal teatrino su chi sarebbe stato salvato e chi no. E qui andando contro la legge. Perche le concessioni vanno assegnate con selezioni pubbliche e imparziali. Una duplice censura, dunque, al Sindaco e all’amministrazione.

C’è una mancanza totale di condivisione. Siamo costretti a constatare in ogni occassione atteggiamenti contrari al confronto costruttivo. Atteggiamenti arroganti, mai coinvolgenti. Perché la Go Imperia dovrebbe entrare in possesso delle concessioni? Non ha presentato un progetto. E’ in una condizione economica che tutti conosciamo.  Cosa ne sarà delle concessioni? Dobbiamo permettere ai nostri giovani di lavorare. Noi chiediamo che si crei un tavolo.

Quella dell’amministrazione è un’azione scorretta, verso i cittadini e la minoranza, dal punto di vista legale e amministrativo. Perché la Go Imperia dovrebbe diventare concessionaria? Chiediamo che venga sospesa questa procedura e che si apra un tavolo serio e che l’amministrazione dica a chi lavora sul porto quale sarà la loro sorte effettiva”.

Claudio Scajola

“Ci sono continue azioni distruttive verso l’amministrazione comunale. Il confronto si ha con chi ha un comportamento leale e corretto. Entrando nel tema di questa mozione che avete presentato, dove non c’è una chiarezza, ovvero sulle concessioni turistiche ricettive, abbiamo disposto il rinvio sino al 31 dicembre 2024. Nei confronti di quelle produttive, 17, ci siamo mossi, studiando sulle leggi e chiedendo consulenze. Non c’è dubbio da parte di alcun giurista che le licenze scadute vadano dichiarate decadute.

Non abbiamo mandato la notifica ai titolari di concessioni scadute. Li abbiamo chiamati. Vogliamo dare le nuove concessioni con durata parametrata agli investimenti. Abbiamo ritenuto di attenerci alle dichiarazioni di cattedrati e giuristi. Gli abbiamo dato il tempo per formulare un progetto, ma non solo, abbiamo messo i dirigenti a disposizione per discutere.

La ratio è quella del programma dell’amministrazione. Che è la norma basilare per noi. La legge prevede che il Sindaco vada in consiglio e illustri il suo programma ed è la linea dell’amministrazione. Per noi la cantieristica non solo è importante, ma da migliorare. Vogliamo dare concessioni pluriennali che possano garantire un lungo guadagno e una buona qualità del servizio. Molti imprenditori hanno presentato le loro prime idee. Nessuno può pensare di strumentalizzare che non si voglia la cantieristica. Non solo per i posti di lavoro, ma perché fa parte della tradizione di questa città. Ci sono concessioni scadute, come il rifornimento del gasolio. E’ evidente che il porto ha bisogno di un distrubitore e noi abbiamo già detto che il nostro intento è quello di trovare un accordo.

A Colussi abbiamo detto che la concessione va sgomberata. Per quanto riguarda i silos del cemento e la relativa concessione, sfido chiunque a poter credere che quell’area, che ha una produttività risibile, possa essere occupata senza individuare un percorso di crescita. A quei signori l’ho detto con spirito chiaro. Ho spiegato che quella collocazione non sarà più consentita da questa amministrazione. Tocca all’imprenditore fare delle proposte.

Per quanto riguarda il Copi. Mi pare di capire che si confonda la difesa e l’interesse di questo consorzio, costruito in modo complesso e che ha dato tanti problemi. Più volte sono arrivati i Carabinieri per risolvere problemi tra i soci. Qualcuno vuole fare il difensore di uno status quo che io non difenderò mai. Noi quell’area vogliamo farla crescere, vogliamo ampliarla. La decadenza non significa che vogliamo farci un golf, ma che vogliamo riportare la cantieristica con una procedura legittima, con un tempo piu lungo, con un investimento piu consono.

Io credo che ci sia l’interesse da parte degli operatori di trovare forme di collaborazione con l’amministrrazione. Se si aprono contenziosi, infatti, diventano piu difficili anche gli affidamenti. Quell’area del porto è destinata alla cantieristica e lo ridico in seduta pubblica. Ho previsto di convocare il nuovo presidente del Copi per ribadire anche a lui l’intendimento dell’amministrazione.

Io non voglio che l’attività amministrativa sia continuamente interrotta e credo che ci debba essere ala consapevolezza di come ci si rappporta . E’ impossibile collaborare con chi lavora, e lo dice anche in giro, per far cadere l’amministrrazione. Bisogna costruire e non demolire. Su tutta l’area della Banchina Aicardi, io voglio che sia chiaro, non c’è alcun intendimento di eliminare nessuna attività. Io non ho mai sostenuto che l’attivita della città debba essere solo turistica. Speriamo di creare nella zona della Valle Impero aree nuove per nuovi insediamenti commerciali e di piccola industria. Certo è che se diciamo che questa città ha perso Agnesi, Berio e Sasso credo che si debba fare qualche lettura su come è cambiata la realtà indutriale negli ultimi anni. Se no si fa solo disinformazione”.

Edoardo Verda

E’ una scelta miope quella di allontanare l’industria del cemento dal porto. Ci saranno molte opere pubbliche e l’arrivo del cemento può essere molto importante. Lo stesso vale per la decisione di togliere l’infopoint ai pescatori.

Qui si sta andando a sottrarre a degli imprenditori l’area della cantieristica per darla alla Go Imperia che non sa nanche cosa farci. Siamo all’incoerenza piu totale. 

Quando il privato fa impresa, come la Compagnia Maresca, il Copi, viene ostacolato. E in questa città dove il lavoro manca è una scelta miope in contraddizione con le necessità dei cittadini”.

Luca Volpe

“Era il 2006 ed eravamo qui a discutere del porto turistico. La responsabilità politica di quello che stiamo discutendo dal 2006 ci ricordiamo di chi è? La responsabilità del fallimento del porto è vostra, del Partito Democratico. Ricordatevi il Libro Bianco (mostra il libro bianco, ndr). E del Sindaco di allora Paolo Strescino (mostra un articolo di giornale relativo all’azzeramento della Giunta da parte dell’allora primo cittadino, ndr). Il Sindaco ha detto chiaramente che nessuno ha detto che la cantieristica a Imperia deve finire, ma semmai crescere. Ma una cantierstica che ci porti lo sviluppo che noi chiediamo dal 2006 e che qualcheduno ci ha impedito di portare avanti”.

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