28 Aprile 2024 17:49

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28 Aprile 2024 17:49

Imperia: ex stazione di Oneglia venduta al Gruppo Unicredit. Vicesindaco Fossati replica al nostro articolo. “Una ricostruzione del tutto fuori strada”

In breve: Queste le parole del vicesindaco Giuseppe Fossati in risposta al nostro articolo sulla vicenda dell'ex stazione di Oneglia

Il vicesindaco della città di Imperia, Giuseppe Fossati, interviene con una nota stampa per rispondere al nostro articolo, in merito alla vicenda dell’area della ex stazione di Oneglia.

Nel dettaglio, il Gruppo Unicredit avrebbe acquistato da Rfi (partecipata delle Ferrovie dello Stato) il complesso immobiliare dell’ex stazione di Oneglia, a Imperia. Un’operazione da 15 milioni di euro.

Imperia: l’ex stazione di Oneglia venduta al Gruppo Unicredit. la replica del Vicesindaco Giuseppe Fossati

In riferimento all’articolo di oggi – si legge nella nota stampa del vicesindaco Giuseppe Fossati –  che individua una società del Gruppo Unicredit quale acquirente dell’area dell’ex scalo merci di Oneglia, Imperiapost afferma, nemmeno in modo troppo velato, che avrei mentito in data 18.1.2024 allorquando ho affermato di non conoscere la società privata che ha acquistato detta area. Imperiapost afferma anche che l’acquirente beneficerebbe di uno “sconto” di quattro milioni di euro (?) sugli oneri di urbanizzazione.

Tengo a replicare ad Imperiapost che è del tutto fuori strada, sia sul primo punto, che sul secondo.

Quanto al primo punto, sono una persona seria, che non dice falsità: ribadisco che non conosco e non vedo perchè dovrei conoscere la società che ha acquistato l’area circa un mese fa.

Per mio stile personale e correttezza dei rapporti, ricevo chi ne fa richiesta ed esamino le pratiche che mi vengono sottoposte. Non faccio ricerche ipocatastali sulle proprietà immobiliari per sapere chi possiede cosa.

Apprendo da Imperipost, sempre che la ricerca sia stata approfondita, che la nuova proprietà sarebbe una società del Gruppo Unicredit. Ne prendo atto, ribadendo che reputo positivo se un grande gruppo è interessato ad investire ad Imperia, in particolare su un’area degradata ed in abbandono da tempo.

Quello che posso dire e confermare è che ad oggi nessun pratica è stata presentata e, quindi, conoscerò la nuova proprietà solo se e quando verrà presentata o sottoposta alla mia attenzione una pratica.

Detto ciò, quanto al preteso “sconto” (?) sugli oneri di urbanizzazione di cui si gioverebbe la nuova proprietà, corre l’obbligo di evidenziare come Imperiapost, nuovamente, sia fuori strada e dia una notizia non corretta, per non dire completamente errata.

Come è noto e più volte ribadito, lo sviluppo immobiliare dell’area in questione è strettamente legata alla cessione al Comune della proprietà del sedime della ciclabile e dei depositi dell’ex stazione ferroviaria.

In sostanza, il sedime della ciclabile ed i depositi sono stati ceduti al Comune come anticipazione di parte degli oneri di urbanizzazione e delle aree a standard dovuti in caso di sviluppo immobiliare dell’area in questione.

Nessuno sconto, nessuno regalo, quindi, ma un pagamento anticipato. Credo che la differenza sia evidente.

Ovviamente, il contratto con RFI prevede che, ove lo sviluppo immobiliare non sia attuato, il Comune dovrà pagare quanto ceduto, ad un prezzo concordato, ossia circa due milioni di euro.

Quale sviluppo immobiliare avremo? Ribadisco, vedremo quale proposta arriverà, in conformità alle norme di Prg vigenti. Il progetto preliminare cui fa riferimento l’articolo altro non era ed è che uno studio delle potenzialità edificatorie del sito, al fine di determinare l’entità degli oneri e delle aree a standard che sarebbero dovuti in caso di intervento e, quindi, determinare in che misura poter richiedere la loro anticipazione con la cessione delle aree per la ciclabile cui ho fatto cenno.

In tale quadro, non comprendo le polemiche e le dietrologie.

Credo che tutti coloro che vogliono bene ad Imperia colgano il segnale positivo che deriva dall’acquisto dell’area: vi è interesse ad investire ad Imperia; un’area centrale, molto degradata, verrà riqualificata e rigenerata sotto il profilo urbanistico e funzionale; il Comune non dovrà pagare nulla per le aree della ciclabile.

Direi un esempio di buona amministrazione. Certo – conclude il Vicesindaco – bisogna conoscere i fatti e, soprattutto, capirli.”

Giuseppe Fossati

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