27 Aprile 2024 20:38

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27 Aprile 2024 20:38

Imperia: i dati dell’osservatorio meteorologico di piazza Roma in un convegno in biblioteca. “Un piccolo sassolino, nel cumulo generale che serve per fare le previsioni”/Foto e Video

In breve: Presenti il Luogotenente Maurizio Sabatino della 115° Squadriglia R.R. e l’Ing. Francesca Giannoli, Capo Servizio Meteorologico Arpal della Liguria

Ha preso il via nel tardo pomeriggio di oggi, venerdì 2 febbraio, in biblioteca a Imperia, il secondo e ultimo incontro dedicato all’osservatorio meteorologico di Imperia. Dopo l’appuntamento dello scorso weekend incentrato prevalentemente sulla sua storia, il convegno di oggi pomeriggio ha riguardato l’importanza e l’attualità delle osservazioni meteorologiche.

Presenti il Luogotenente Maurizio Sabatino della 115° Squadriglia R.R. e l’Ing. Francesca Giannoli, Capo Servizio Meteorologico Arpal della Liguria. Relatore il presidente dell’associazione Amici dell’Osservatorio di Imperia, Nicola Podestà. I due pomeriggi sono stati organizzati dal Circolo Parasio, con la presidente Simona Gazzano e il vice Angelo Giribaldi.

Nicola Podestà, presidente dell’associazione Amici dell’Osservatorio di Imperia

“Questa volta si parla più di meteorologia e di previsione. Mentre l’altra volta era stato un discorso più storico, climatologico, focalizzato essenzialmente sull’osservatorio di Imperia, adesso invece si allarga il discorso alla previsione al tempo e ai modelli matematici che sovraintendono la previsione del tempo e alle problematiche che ci sono.

Ci interessa il discorso a livello regionale. Non per niente abbiamo invitato la direttrice dell’Arpal di Genova che è quell’ente che fa le previsioni. Sulla base di quelle previsioni qualcun altro decide se si deve allertare o meno la popolazione.

Quindi è l’ente che controlla tutta la climatologia, sia l’andamento del clima, le previsioni specialmente di precipitazioni in in Liguria.

Il rappresentante dell’Aeronautica, il sovrintendente Maurizio Sabatino invece parlerà essenzialmente dei modelli. Fa un discorso più generale dei modelli matematici, le problematiche che stanno dietro i modelli e le difficoltà che ci sono state per arrivare ad avere dei modelli affidabili.

Con questo incontro noi chiudiamo il discorso. La panoramica è completa su tutto quello che è il discorso meteorologico legato all’osservatorio d’Imperia, che tra l’altro fa parte della rete Arpal e quindi è inserito i suoi dati vanno a livello regionale, a livello europeo, a livello mondiale. Un piccolo sassolino nel cumulo generale che serve poi per fare le previsioni”

Francesca Giannoni – responsabile del centro meteo-idrologico di regione Liguria in Arpal

Siamo proprio il sistema di allertamento regionale, che è proprio basato su una catena previsionale. Partendo quindi dalla previsione meteorologica, di cui parleremo oggi, in base ad una valutazione metrologica che viene poi svolta dai nostri dai nostri tecnici, prefigurati degli scenari di criticità, viene emanata qualora ne sia necessario una allerta di tipo idrogeologico.

Una volta che l’allerta è in corso, quindi un’eventuale situazione di emergenza, l’altra faccia della medaglia è quello del monitoraggio.

Monitoraggio che viene sviluppato, viene eseguito, proprio grazie all’utilizzo dei dati, tra cui anche i dati dell’osservatorio di Imperia.

Ne scaturisce l’importanza dell’utilizzo dei dai meteorologici e della filiera che da essi ne derivano”

Maurizio Sabatino – Luogotenente della 115 squadriglia R.R. di Capo Mele  

“Presso la 115a Squadriglia Radar Remota di Capo Mele, che è unica In Italia, c’è una stazione meteorologica, che proprio a novembre ha compiuto i 60 anni. Noi raccogliamo i dati ogni ora e tutte le variazioni significative di temperatura, pressione e umidità.

Le trasmettiamo nella nostra rete nazionale, per fornire indicazioni agli equipaggi di volo che sorvolano la nostra zona.

In più, nella giornata lavorativa che si svolge su 24 ore 365 giorni all’anno, forniamo anche dei messaggi sinottici, che entrano a far parte del circuito globale del delle osservazioni e servono per produrre quelle carte meteorologiche molto più estese euro-atlantiche vengono chiamate. Sono i dati di superficie.

Per sviluppare le mappe meteorologiche abbiamo bisogno anche di tanti altri dati, dai satelliti, radiosonde, Boe, navi, aerei e Radar meteorologici.

La nostra stazione, seppur piccola, fa parte di un sistema complesso di raccolta dati”

Simona Gazzano, presidente del Circolo Parasio

È il secondo appuntamento, abbiamo avuto un ottimo riscontro durante la prima serata.

La gente ovviamente ha accolto con con piacere questa nostra iniziativa, che racconta di un pezzo importantissimo della nostra comunità, della nostra società.

L’osservatorio meteorologico al di là di essere, come dice il sottotitolo di questa iniziativa, Sentinella del tempo quindi non solo inteso il tempo meteorologico, ma soprattutto il tempo che passa.

Racconta attraverso i tanti dati ed è stato anche premiato per questo che ha raccolto dal 1875, l’anno della sua fondazione, tantissimi dati che sono stati utilissimi per le ricerche e l’accatastamento dei dati che parlano ovviamente oltre che di clima, anche di una società.

Il clima ha dei riscontri, ha delle ripercussioni sulla società e naturalmente il tempo meteorologico e tutto quello che vi accade intorno, che significa una società, ha naturalmente questa doppia osmosi con con con questa realtà.

È un pezzo importante di storia, un pezzo importante per la nostra comunità, perché è un punto di riferimento anche visivo.

Possiamo scoprire qualcosa di più sulla sua storia, su quali sono stati i protagonisti di questa sua nascita, della sua crescita, della sua perseveranza nel tempo e soprattutto capire cosa vi accade, specialmente nella giornata di oggi, al suo interno.

Cosa materialmente, anche più propriamente a livello scientifico, accade all’interno dell’osservatorio. È un appuntamento importante per chi per chi è presente, ma sicuramente avremo modo magari di ripetere.

Ringrazio tutti i partecipanti e quanti vorranno seguirci nelle nostre prossime iniziative”.

L’Osservatorio Meteorologico e Sismico di Imperia

L’Osservatorio, attivo dal dicembre del 1875, è stato il primo in Liguria ed è uno dei più antichi d’Italia. A pesare nell’accettazione della candidatura da parte dell’organizzazione mondiale è stata l’accuratezza e la rilevazione costante dei dati nel corso di oltre un secolo da parte della stazione imperiese.

Negli ultimi anni l’Amministrazione Comunale ha provveduto ad alcuni interventi all’interno dell’Osservatorio, sia in termini di sicurezza che di messa in rete dei sensori meteo. In questo modo le rilevazioni di Imperia entrano a far parte dell’Osservatorio Meteo Idrologico della Regione Liguria (OMIRL) e possono essere consultate da tutti online.

In cima all’Osservatorio è stata inoltre installata una webcam che permette di osservare in tempo reale la situazione del meteo a Imperia.

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