27 Aprile 2024 09:26

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27 Aprile 2024 09:26

Imperia: bullismo, droghe e violenza di genere, la Polizia incontra gli studenti delle scuole. “Giornata speciale, abbiamo messo a disposizione la nostra competenza”/Foto e Video

In breve: Il percorso formativo si inserisce nell’ambito del progetto di educazione alla cultura della legalità, disposto a livello centrale dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Oltre 400 ragazzi delle scuole superiori di Imperia questa mattina, 6 marzo, all’Auditorium della Camera di Commercio, per l’incontro sull’Educazione alla legalità, organizzato dal Questore Giuseppe Felice Peritore.

Imperia: educazione alla legalità, la Polizia incontra gli studenti delle scuole

Gli argomenti trattati sono di attualità e di interesse per giovani adolescenti: violenza di genere, guida sicura, cyber bullismo e prevenzione all’uso di sostanze stupefacenti.

Ogni argomento è stato trattato da figure professionali di grande esperienza che lavorano nel settore di specifica competenza. L’incontro è stato moderato dal Vicario del Questore dr. Paolo Pizzimenti.

Relatrici sulla violenza di genere sono stati il Sostituto Procuratore di Imperia dr.ssa Bresci e la responsabile provinciale del Centro Antiviolenza dr.ssa Rota.

La guida sicura è stata trattata dall’Ispettore della Polizia di Stato Giustarini della Sezione Polizia Stradale di Imperia. L’argomento degli stupefacenti invece è stato curato dal Commissario Capo della Polizia di Stato Brutti, già in servizio presso la sezione stupefacenti dell’Interpol di Lione.

Si è passati poi alle problematiche relative al cyberbullismo, affrontate dal Direttore Tecnico Superiore della Polizia di Stato dr. Surlinelli del Centro Operativo Sicurezza Cibernetica di Genova.

Gli alunni dell’Istituto Nautico, dell’Itis e dell’IPC hanno avuto modo di interfacciarsi con i relatori nel corso di un confronto nel quale hanno potuto parlare apertamente, portare le loro testimonianze personali e chiedere ogni tipo di informazione.

Il percorso formativo si inserisce nell’ambito del progetto di educazione alla cultura della legalità, disposto a livello centrale dal Dipartimento della Pubblica Sicurezza.

Giuseppe Felice Peritore – Questore della provincia di Imperia

“È una giornata speciale, incontriamo 400 studenti di diverse scuole d’imperia. Non faremo loro una lezione, ma metteremo a disposizione la nostra esperienza, il nostro vissuto, per portargli dei consigli che gli possono essere utili per un loro agire responsabile e consapevole.

Sono tematiche varie sulla legalità, parleremo della prevenzione dall’uso degli stupefacenti, dall’abuso degli alcolici, le guida sicura, del bullismo, del cyber-bullismo, ma faremo un focus, un approfondimento, sulla violenza sulle donne.

Per l’occasione saranno presenti anche l’assistito Procuratore della Repubblica, la dottessa Barbara Bresci e la dottoressa Rota del Centro Antiviolenza.

Si deve contrastare non solo con i provvedimenti di polizia o anche con le sentenze e le condanne, ma la violenza sulle donne è un fenomeno culturale, un fenomeno sociale e quindi è importante approfondire la tematica con dibattiti e soprattutto incontrando le scuole”.

Roberta Rota – Centro Antiviolenza

Noi dobbiamo spiegare ai ragazzi che loro sono principalmente il loro futuro e quindi il concetto di educazione è prioritario proprio per cambiare la direzione di questi ragazzi e del loro futuro.

Nella mia relazione parlerò di competenza emotiva. Ritengo sia un elemento molto importante perché purtroppo viviamo in una società dove tanti adulti sono analfabeti dal punto di vista emotivo, non sanno riconoscere le loro emozioni e quindi anche con i figli, è vero, li ascoltano tanto ma non sanno contenerli e poi spiegar loro del perché di un’emozione. Che cosa sta succedendo.

Invece bisogna imparare ad ascoltarli, ad ascoltarsi, a immedesimarsi, a immedesimarsi anche negli altri e questo è proprio il fondamento della competenza emotiva.

Quindi è un intervento sia per i ragazzi, però anche per i genitori? Sì, sì, anche per gli adulti. Proprio cercare di capire un po’ come funzioniamo, perché se vogliamo dire basta la violenza, prima di tutto dobbiamo capire che cosa ci sta succedendo dentro.

Il problema è che molto spesso i ragazzi, ma anche gli adulti, non hanno consapevolezza di qual è il loro vissuto emotivo in quel momento e anche capire che le emozioni sono dei movimenti veloci che passano, che non è niente di tragico ed è diverso da un sentimento che invece è più profondo e duraturo.”

 

A cura di Alessandro Moschi

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