27 Aprile 2024 14:25

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27 Aprile 2024 14:25

Imperia: processo a 5 attivisti per corteo non autorizzato, il Pm chiede l’assoluzione “perché il fatto non sussiste”. Il 28 marzo la sentenza

In breve: I fatti contestati risalgono al 31 dicembre 2019, quando era stato organizzato un corteo dal Comune a piazza Dante senza darne comunicazione alla Questura

Si è svolta oggi in Tribunale a Imperia una nuova udienza del processo che vede alla sbarra 5 attivisti accusati di aver organizzato una manifestazione senza essere in possesso delle necessarie autorizzazioni. Il Pm oggi ha chiesto l’assoluzione per gli imputati perché “il fatto non sussiste” e il processo è stato rinviato al 28 marzo per la sentenza.

I fatti contestati risalgono al 31 dicembre 2019, quando era stato organizzato un corteo dal Comune a piazza Dante senza darne comunicazione alla Questura

I 5 imputati, difesi dagli avvocati Ersilia Ferrante e Gianluca Vitale, sono finiti nei guai per la manifestazione del 31 dicembre 2019 quando a Imperia si era svolto il presidio in solidarietà di Nicoletta DosioCoordinatrice Nazionale di Potere al Popolo e storica esponente del Movimento No Tav, arrestata pochi giorni prima.

Un gruppo di attivisti si era riunito davanti al palazzo comunale con bandiere e cartelloni, mettendo in atto poi un corteo fino in piazza Dante.

Ai partecipanti, segnalati dalla Digos, è stato contestato di non aver dato comunicazione alla Questura tre giorni prima della manifestazione, come previsto dalle norme. Per questo sono stati denunciati e condannati al pagamento di 1.275 euro a testa tramite l’emissione del decreto penale di condanna. Tramite i loro legali, gli imputati avevano presentato ricorso. 

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