25 Aprile 2024 14:29

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25 Aprile 2024 14:29

IMPERIA. POLIZIA MUNICIPALE, MODIFICA TURNI DI SERVIZIO. FOSSATI: “IPOTESI COMUNE IMPRATICABILE. ECCO LA MIA PROPOSTA…”

In breve: Il capogruppo di Imperia Riparte Giuseppe Fossati ha preso posizione in merito alla decisione dell'amministrazione comunale di modificare i turni di servizio della Polizia Municipale, creando non pochi malumori tra agli agenti

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Il capogruppo di Imperia Riparte Giuseppe Fossati ha preso posizione in merito alla decisione dell’amministrazione comunale di modificare i turni di servizio della Polizia Municipale, creando non pochi malumori tra agli agenti, tanto che è ancora in atto lo stato di agitazione.

“L’Amministrazione Comunale di Imperia – scrive Fossati – ha preannunziato la volontà di modificare i turni di servizio della Polizia Municipale, al fine di colmare ipotizzate lacune organizzative (ad esempio, tra il primo e il secondo turno oggi vi è un “vuoto” di mezz’ora in cui non ci sono vigili in servizio, salvo straordinari) e di garantire una maggiore copertura serale e notturna.
Finalità condivisibili, se dirette a garantire una maggiore sicurezza della città e a rispondere alle esigenze dei cittadini; non condivisibili se dirette a vessare i cittadini per ‘fare cassa’.
Detto questo, rilevo che, per l’ennesima volta, l’Amministrazione pare porsi su posizioni irragionevoli.

Il dubbio di molti osservatori è che in realtà si voglia surrettiziamente ‘punire’ il personale per non essersi prestato a svolgere gli avvilenti servizi notturni ipotizzati quest’estate dall’Amministrazione, come si ricorderà palesemente diretti a trasformare la Polizia Municipale in un multificio, il cui unico parametro di efficienza proposto era sostanzialmente il numero di multe elevate e dei controlli ‘a prescindere’.
Personalmente non voglio credere a tale ipotesi, ma riesce difficile comprendere perché si vogliano stravolgere gli attuali turni di lavoro, sia dal punto di vista della durata (sette ore, per cinque giorni, invece delle attuali sei, per sei giorni), sia con riferimento a fasce orarie (7-14, 14-21, 21-3 di notte), congeniate in modo tale da incidere pesantemente sulla vita personale e famigliare degli operatori, senza una reale utilità; il tutto senza tener conto che le unità realmente disponibili non sono numericamente idonee a coprire i turni che si vorrebbero imporre.

La coperta è corta, come giustamente già fatto rilevare in sede sindacale.
In tale situazione, poichè spesso si contesta all’opposizione di fare solo polemiche e di non avanzare proposte concrete, ho approfondito il tema, ho ascoltato i pareri di chi opera nel settore e sono giunto alla conclusione che non serve -né è utile- stravolgere i turni e gli orari, ma è opportuno solo apportare modeste modifiche e aggiustamenti.
Basterebbe prevedere un primo turno dalle 7.30 alle 13.30, un secondo turno dalle 13.30 alle 19.30 (coprendo così il “vuoto” oggi presente), un terzo turno, con una sola pattuglia, dalle 15 alle 21 (in modo da garantire la presenza di operatori anche nelle ore preserali), da ultimo, potrebbe essere previsto un quarto turno dalle ore 19 alle ore 1.00, limitatamente al periodo maggio-settembre, ossia il periodo di maggiore esigenza di presenza serale e notturna, legata alla stagione. Ovviamente, tale quarto turno dovrebbe poter essere variato, secondo eventuali esigenze contingenti legate a specifiche manifestazioni o eventi.

Tale articolazione, oltre che rispondente alle reali esigenze e peculiarità della nostra città, è compatibile con le unità effettivamente disponibili, darebbe risposta alla esigenze di ottimizzare le risorse e garantirebbe una auspicabile maggiore presenza della Polizia Municipale sul territorio, negli orari in cui effettivamente serve (non certo sino alle tre di notte o, d’inverno, con un pieno organico sino alle 21).
Confido che l’Amministrazione ragioni su quanto proposto e lo condivida, evitando forzature. Imperia ha già tanti problemi, cerchiamo almeno di evitare un braccio di ferro del quale, tanto per cambiare, farebbero le spese anzitutto i cittadini, oltre che i lavoratori”.

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