17 Maggio 2024 03:59

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17 Maggio 2024 03:59

Imperia: frasi sessiste Preside Auricchia. Le considerazioni del consigliere Alessandro Casano. “Fuori luogo i toni da processo politico in Consiglio Comunale. Vera discriminazione quando il preside impediva le gite a ragazzi non vaccinati”

In breve: L'intervento del Consigliere Alessandro Casano, eletto nelle fila di maggioranza nella lista Insieme, sul caso del preside del Liceo Vieusseux

Il Consigliere Alessandro Casano, eletto nelle fila di maggioranza nella lista Insieme, interviene con una nota in merito alla mozione a firma dei consiglieri Lucio Sardi, Daniela Bozzano e Ivan Bracco relativa alla condanna delle dichiarazioni sessiste del Preside del Liceo Scientifico Vieusseux di Imperia, Paolo Auricchia, postate su Linkedin e relative a una guardialinee internazionale rimasta ferita nel corso di una partita di calcio.

Imperia: in Consiglio le frasi sessiste del Preside Auricchia. Le considerazioni del consigliere Alessandro Casano

“Doveroso premettere che le parole di Auricchia sono state fuori luogo e assolutamente non condivisibili ed è impossibile non prendere le distanze da dichiarazioni di questo genere fatte da un Dirigente Scolastico.

Altrettanto fuori luogo però ho trovato i toni da processo politico all’interno del Consiglio Comunale con la pretesa di condannare parole e pensieri, sulla base di una visione dottrinale della parità di genere che sa più di ideologia che di vero rispetto per le ovvie e naturali differenze tra i generi maschile e femminile.

Differenze che ricorrono inevitabilmente nella vita reale e ce lo ricorda quotidianamente la triste conta delle morti sul lavoro che riguardano nella stragrande maggioranza dei casi i lavoratori di sesso maschile.

Al di là di queste considerazioni, visto che è stato agitato lo spettro della discriminazione nelle scuole a causa delle avventate parole di Auricchia, mi sembra giusto ricordare quando nel silenzio generale venivano discriminati per davvero alcuni studenti rispetto ad altri. E in questo il Preside si è distinto quando di fatto impediva la partecipazione alle gite scolastiche ai ragazzi non vaccinati.

Come? Semplicemente organizzando gite di quattro giorni ben sapendo che il green pass da tampone ne durava solo tre. In questo modo i ragazzi non vaccinati avrebbero dovuto fare un tampone il quarto giorno con tutte le implicazioni relative in caso di positività vera o falsa del test e va da sé che in molti (di quei pochi) decidevano di non partecipare alle gite. Ragazzi i quali, è bene ricordarlo, erano gli unici a partire con un tampone e quindi i più sicuri dal punto di vista della trasmissione del virus, essendo già noto in allora che il vaccino e relativo green pass non avevano alcuna efficacia sulla prevenzione del contagio.

Capisco la giusta preoccupazione della Sinistra per le parole sessiste e discriminatorie del Preside ma sembra che, nel duro impegno a combattere regimi e ideologie scomparse da un’ ottantina d’anni, qualcuno non si sia accorto del facile ritorno della censura, della tessera per il lavoro e della discriminazione vera in un certo periodo della storia recente. “

Alessandro Casano

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