17 Maggio 2024 11:42

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17 Maggio 2024 11:42

Imperia. “Questo è da prigione”, sindaco Scajola replica al consigliere Bracco. “Si è messo ad origliare un mio commento. Concentrato di populismo, giustizialismo e rancore personale, piega le parole a proprio uso”

In breve: Queste le parole del sindaco di Imperia Claudio Scajola, pubblicate sui suoi canali social, in merito alla vicenda dell'ultimo Consiglio Comunale.

“Il consigliere Bracco ha avuto probabilmente un po’ di nostalgia per i tempi in cui intercettava l’intera città per indagini finite nel nulla (a proposito, ma ha smesso di lavorare?). Si è messo così a origliare un mio commento a margine di un suo “intervento” pieno di odio nel corso dell’ultimo Consiglio Comunale e tenta, goffamente, di recitare la parte della vittima – Queste le parole del sindaco di Imperia Claudio Scajola, pubblicate sui suoi canali social, in merito alla vicenda dell’ultimo Consiglio Comunale.

Durante il consiglio dello scorso 30 aprile, infatti, il primo cittadino a microfoni spenti (ma intercettato da quello acceso del vicino Presidente del Consiglio Comunale Simone Vassallo) ha pronunciato le seguenti parole: “Ma è da fiera del mobile il livello di questo qui, da bar, da prigione”.

Imperia: consiglio Comunale, sindaco Scajola replica al consigliere Bracco

“Così come sua abitudine, piega le parole a proprio uso. E quindi il mio “è da bar, è da prigione” riferito al livello del suo intervento, come si comprende dal video che lui stesso ha divulgato, diventa riferito a lui come persona. Anche un bambino capirebbe che sono due cose diverse.

Lo ripeto, perché l’ho già detto più volte pubblicamente, senza bisogno di intercettare niente: il livello a cui il consigliere Bracco tenta costantemente di trascinare il dibattito pubblico in questa città è bassissimo.

Un concentrato di populismo, giustizialismo e rancore personale che, non a caso, lo ha portato al peggior risultato elettorale della storia della sinistra a Imperia. Perché è proprio chi dovrebbe essere più vicino a lui politicamente che rigetta per primo quei toni.

E strappa anche un sorriso amaro la dichiarazione sui rappresentanti democraticamente eletti che – a suo dire – io vorrei imprigionare. Tali accuse arrivano – lo sanno tutti – da chi ha fatto dell’uso politico della giustizia un proprio cavallo di battaglia.

Comunque, lui continui pure la sua battaglia personale contro il sottoscritto. Ormai, ho le spalle larghe. La mia squadra ed io, nel frattempo, continueremo a lavorare per il bene della città e dei cittadini di Imperia, che con grande saggezza hanno evitato di affidare a lui la guida del Comune”.

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