24 Aprile 2024 02:42

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24 Aprile 2024 02:42

IMPERIA. LA CIA OLIVICOLTURA: “ANNATA NEGATIVA, SIA RIVISTA QUOTAZIONE PREZZO MINIMO OLIVE DA DESTINARE A OLIO DOP”

In breve: L'appello del presidente provinciale Stefano Roggerone alla Regione Liguria: "C'è ormai la consapevolezza che i redditi aziendali subiranno una pesante riduzione, con la prospettiva concreta che gli scarsi ricavi non riusciranno neppure a coprire le spese"

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Stefano Roggerone, presidente provinciale della CIA Olivicoltura, ha inviato una nota stampa per chiedere ufficialmente alla Regione Liguria, vista la negatività dell’annata in corso, di rivedere la quotazione del prezzo minimo delle olive da destinare ad olio DOP .

Verrà ricordata come una delle peggiori annate degli ultimi quindici anni quella che gli olivicoltori imperiesi si stanno preparando ad affrontare – si legge nella nota – scarsa produzione e enormi problemi fitosanitari cagionati da un andamento climatico che ha favorito la presenza generalizzata e continua della mosca dell’oliva. Gli olivicoltori stanno compiendo ogni sforzo possibile per tentare di salvare quel poco di produzione che ancora è rimasta sugli alberi ma il sentimento che serpeggia un po’ da tutte le parti è quello di una profonda delusione.

A questo punto della stagione c’è ormai la rassegnata consapevolezza che i redditi aziendali subiranno una pesante riduzione, con la prospettiva concreta che gli scarsi ricavi non riusciranno neppure a coprire le spese sin qui sostenute.

E’ indispensabile, a questo punto, che come minimo sia rivista la quotazione del prezzo minimo delle olive da destinare ad olio DOP, prezzo che, come è noto, è stato inopinatamente ed ingiustificatamente confermato dal Consorzio di Tutela nello stesso importo dell’anno scorso.

A fronte di una crescita costante dei costi di produzione e della particolare negatività dell’annata in corso la conferma dello stesso prezzo minimo nel Patto di Filiera di quest’anno suona come una beffa ed una totale mancanza di considerazione delle difficoltà oggettive degli olivicoltori.
Chiediamo pertanto alla Regione di intervenire energicamente nei confronti del Consorzio affinché si riapra il tavolo della trattativa
e si riconosca alla produzione quello che è più che legittimo e giustificato le venga riconosciuto
“.

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