20 Maggio 2024 03:46

Cerca
Close this search box.

20 Maggio 2024 03:46

Imperia, decadenza concessioni: Infopoint pescatori, il Tar bacchetta l’amministrazione Scajola. “Atteggiamento ondivago”

In breve: Il Tar ha definitivo "ondivago" l'atteggiamento dell'amministrazione Scajola in quanto non ha rinnovato la concessione dell'infopoint nel 2020, come richiesto dal Consorzio, per poi far pagare nei successivi tre anni il canone concessorio e, nel 2023, avviato il procedimento di sgombero. 

“L’amministrazione ha tenuto un atteggiamento ondivago”. Così il Tar Liguria nell’ordinanza con la quale ha fissato per il 6 dicembre 2024 la discussione nel merito del ricorso presentato dal Consorzio Porto Peschereccio di Oneglia, rappresentato dall’avvocato Pier Franco Soleti. L’oggetto del contendere sono le concessioni demaniali marittime produttive che il Comune di Imperia considera decadute e che nel progetto dell’amministrazione dovrebbero essere assegnate, in parte, alla Go Imperia.

Imperia: Infopoint pescatori, ecco la pronuncia del Tar sul ricorso del Consorzio Porto Peschereccio di Oneglia

Nel dettaglio, il Consorzio ha chiesto la sospensiva di tutti gli atti del Comune, in particolare della Delibera di Giunta “nelle parti in cui afferma che la concessione demaniale marittima in capo al Consorzio Porto Peschereccio di Oneglia è scaduta e dà indicazione di non rilasciare concessioni aventi ad oggetto l’edificio ‘Infopoint'”.

Il Tar non ha concesso la sospensiva, fissando a dicembre 2024 la discussione nel merito, in quanto il Comune allo stato non ha emanato un ordine di sgombero e dunque “le esigenze della parte ricorrente possono essere adeguatamente tutelate con la sollecita definizione del giudizio di merito “. Contestualmente il Tar ha definitivo “ondivago” l’atteggiamento dell’amministrazione Scajola in quanto non ha rinnovato la concessione dell’infopoint nel 2020, come richiesto dal Consorzio, per poi far pagare nei successivi tre anni il canone concessorio e, nel 2023, avviato il procedimento di sgombero. 

“Rilevato – scrive il Tar – che l’Amministrazione civica ha tenuto un atteggiamento ondivago, perché – a fronte delle richieste di rinnovo della concessione demaniale marittima n. 77/2015 o di rilascio di un nuovo titolo concessorio (per uso c.d. produttivo), inoltrate dal Consorzio con pec del 15 settembre 2020 e del 15 dicembre 2020 – ha domandato il pagamento dei canoni per gli anni 2021, 2022 e 2023, mentre dopo oltre tre anni, con nota del 17 ottobre 2023, ha comunicato l’avvio del procedimento di sgombero per carenza di titolo”.

 

Condividi questo articolo: