20 Maggio 2024 13:07

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20 Maggio 2024 13:07

Tangenti in Liguria: Signorini-Spinelli e i soggiorni da 30 mila euro a Montecarlo. “Ti faccio venire una che…” / Le carte dell’inchiesta

In breve: Dalle indagini è emersa "l'esistenza di un rapporto privilegiato" tra il Presidente dell'Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini e Aldo Spinelli, imprenditore con interessi economici nel porto di Genova

Emergono nuovi particolari dall’indagine che ha portato all‘arresto del Presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. Un filone d’inchiesta riguarda il rapporto tra l’imprenditore Aldo Spinelli e il Presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidenale Paolo Emilio Signorini, in particolare i soggiorni di lusso a Montecarlo interamente pagati, secondo gli inquirenti, dall’imprenditore.

Tangenti in Liguria: il rapporto tra Aldo Spinelli e Paolo Emilio Signorini

I soggiorni a Montecarlo

Dalle indagini è emersa “l’esistenza di un rapporto privilegiato” tra il Presidente dell’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale Paolo Emilio Signorini e Aldo Spinelli, imprenditore con interessi economici nel porto di Genova, “progressivamente ed astutamente costruito dall’imprenditore al fine di perseguire i propri interessi imprenditoriali privati”.

Il rapporto si concretizza in 22 soggiorni di lusso a Montecarlo, presso l’Hotel de Paris di Montecarlo, per un totale di 42 notti, con servizi extra (massaggi, trattamenti estetici, posto tenda in spiaggia, finale del torneo di tennis di Montecarlo, spettacoli musicali) e regalie di varia natura. Soggiorni nel corso dei quali Signorini giocherà spesso al Casinò, sempre a spese, secondo l’accusa, dell’imprenditore Spinelli.

Il primo invito a Montecarlo, ricostruiscono gli inquirenti, è del 31 dicembre 2021,  Capodanno, per “festeggiare il rinnovo della concessione del Terminare Rinfuse”. Nell’occasione, secondo gli inquirenti, Signorini pretende di pagare la notte in albergo. Sarà l’unica volta. Spinelli d’altro canto canto paga tutti gli extra, per un totale di 1.896 euro, e compra una borsa di Chanel all’accompagnatrice di Signorini (“le ho fatto un bel regalo, sai per…invece di farlo a Signorini l’ho fatto a lei, le ho fatto una borsa di Chanel sai com’è…meglio sempre…”).

Nell’occasione Spinelli organizza la serata con grande attenzione, raccomandandosi con il servizio clienti della Monte Carlo Societè des Bains de Mer (“bello eh il tavolo…bello da fare bella figura, mi raccomando che c’ho persone importanti”).

Nei successivi soggiorni Spinelli si premura sempre, tramite il servizio clienti della Smb, di organizzare tutto al meglio per Signorini che si presenta Montecarlo sempre accompagnato, a turno, da due diverse fidanzate (“ci vuole una suite, una junior suite bella per il dottor Paolo Emilio Signorini“), (“per il presidente una junior suite, con salone […] sai quelle super suite da 45,35,25, hanno doppia camera o no? camere con due bagni, tutto?”), (“allora prenoto per domenica andiamo a vedere la finale di tennis […] mangiamo li mentre vediamo il te…belin la finale”), (“mi dici a che ora vuoi la macchina e te la mando…dove volete”), (“ci facciamo portare giù dall’autista, poi al ritorno c’ho la macchina con l’autista, c’ho Mercedes, quello che voglio”), (“domani mattina i massaggi a tutti e due…alle due ca…sia al mio ospite che a me…”), (“Paolo io sto andando al Beach, se venite c’avete il massaggio ragazzi…poi mangiamo dalla piscina del ristorante e facciamo un’ora e mezza di massaggi”), (“volevamo due massaggi per domani mattina [..] le due ragazze che…Falle veni…A che ora le dico Paolo (Signorini, ndr)? Nove e mezza? Dieci?”), (“quando volete Paolo…volete arrivare stasera anche staser eh!…io non ho problemi…c’avete la camera bella libera…408″).

Nel corso di uno dei soggiorni, Spinelli propone anche a Signorini l’incontro con un’altra donna (“ti faccio venire una che…”) consigliandogli di allontanare temporaneamente la fidanzata che lo aveva accompagnato a Montecarlo (“la mandi a fare un giro…”).

Altro episodio descritto nell’ordinanza l’acquisto, da Cartier, a Montecarlo, da parte di Spinelli, di un bracciale del valore di  7.100 euro poi regalato, per il compleanno, alla compagna di Signorini. Gli inquirenti lo scoprono grazie alla telefonata tra una dirigente della Regione Liguria e un’amica, a seguito della pubblicazione, su Instagram, da parte della compagna di Spinelli di una foto con il bracciale.

Un altro episodio riferito dagli inquirenti è la presenza, allo stadio, nell’area Vip della Tribuna centrale, dopo un weekend a Montecarlo, di Signorini e della compagna per la partita Genoa-Como. Tutto a spese, secondo gli investigatori, dell’imprenditore Spinelli.

“L’han comprato a Monaco! Perché Cartier a Genova non c’è…Gliel’ha comprato a Monaco perché gliel’ha comprato col vecchio, sicuro! Cioè il vecchio è miliardario eh? […] “.

La dirigente parla poi dei soggiorni a Montecarlo di Signorini: Lui da quest’uomo (Spinelli, ndr) si è fatto prendere proprio sotto nel senso che, quando lo invita a Montecarlo, lui non dice mai di no. Mi ha raccontato che ha una casa bellissima a Montecarlo e ha per tutto l’anno una suite all’Hotel de Paris […] lui l’ha portata ospite in questa suite, dove c’è questo vecchio qua che gliela offre, non di dico di più! Questo gli paga massaggi, paga alle ragazze che si porta dall’estetista, parrucchiere, chirurgo estetico, di tutto! Tutto il giorno…”).

L’amica le risponde: “Ma mi verrebbe da fare…mi verrebbe da dire che, cioè, questa è proprio…la corruzione dell’animo, ecco, in una persona!”.

In una conversazione del 27 gennaio 2023 Spinelli propone a Signorini di pagare l’albergo con la propria carta di credito, poi gli avrebbe restituito la somma. Per gli inquirenti è un colloquio chiave.

“L’ambiente è a posto…però ti spiego un’altra cosa...dobbiamo pagare…devi dare la carta di credito…hai capito?…devi dare la tua carta, paghi, ti prendi la tua camera, poi io te li rendo […] vi ho fatto fare la sconto del 30% sulle camere che sono 400 euro…sia te che il mio amico ve le potete permettere, poi a te ci penso io! a te ti do tutto indietro!”.

Signorini, il giorno seguente, prima della partenza per Montecarlo,  esprime preoccupazione a Spinelli per la possibile presenza di una troupe della Rai per riprendere Francesco Totti. L’imprenditore lo tranquillizza: “Pà…tu male non ne stati facendo, hai capito? […] pericoli zero, io sono quando vengono, intanto adesso tranquillo, Totti non viene più”.

I servizi extra pagati pagati da Spinelli a Signorini e consorte sono molto costosi, come sottolineano gli inquirenti. Colazioni in camera da 99 euro, pranzi da 395 euro. In un soggiorno di cinque giorni la spesa totale arriva a toccare, per Spinelli, Signorini e consorti la cifra di 22.554 euro, tutta a carico dell’imprenditore, per il capodanno 2022-2023, dal 30 dicembre al 5 gennaio, si arriva a 29.408,50 euro. (“stavo ripensando, ieri sera, per addormentarmi, ho trovato la forza di ripercorrere la via crucis dei diciotto pasti che abbiamo inanellato, è stata veramente leggendaria” racconta Signorini in una conversazione registrata con la compagna).

Solo nel 2022, come captato dagli inquirenti in una conversazione telefonica, Spinelli ha pagato alla Monte Carlo Societè des Bains de Mer un conto da 750 mila euro.

In totale, come ricostruito dagli investigatori, Signorini durante i soggiorni a Montecarlo usufruirà di benefits, da Spinelli, per un valore totale di 74.246,78 euro.

Il viaggio a Las Vegas (poi annullato)

Dalle attività di indagine è emerso che Spinelli e Signorini avevano organizzato un viaggio a Las Vegas, con le rispettive compagne, in occasione del capodanno (2022-2023). Il viaggio, poi saltato per un problema di famiglia accorso a Signorini, secondo gli inquirenti sarebbe stato offerto in parte dall’imprenditore.

In una conversazione con l’imprenditore Augusto Cosulich, Spinelli esprime tutto il suo entusiasmo per la vacanza: “non so come faremo otto giorni a Las Vegas…andiamo nell’hotel più bello che c’è […] devi, in sei giorni, giocare almeno venti ore, allora se giochi venti ore in sei giorni l’hotel è gratis. Si ma venti ore le giochiamo in un giorno, puoi immaginare…a Montecarlo facciamo otto ore al giorno di dadi…puoi immaginare in America…quindi l’hotel ce l’abbiamo tutto già gratuito hai capito?”.

Parlando invece in Signorini, Spinelli lascia intendere che per la vacanza a Las Vegas avrà grandi disponibilità di denaro, attingendo dalle carte di credito: abbiamo tutti i soldi che vogliamo…ce ne ho una da 500, una da 300, una da 150, una da 75″. E Signorini risponde: “Un albero di Natale”. Per gli inquirenti è la prova che parte del viaggio sarà a carico di Spinelli.

Per quanto riguarda i biglietti aerei, 4.850 euro a persona, secondo gli inquirenti una parte sarebbe stata pagata in contanti grazie al contributo di Spinelli.

I timori di Signorini

Passaggio chiave dell’indagine, secondo gli inquirenti, le preoccupazioni espresse da Signorini alla propria compagna che gli aveva raccontato di aver parlato con una propria ex collega di lavoro delle proprie vicende private.

“Io starei attendo a parlare con lei eh? Non le dire per esempio cosa facciamo, dove andiamo…Guarda che è pericoloso eh, molto pericoloso […] fidati di me, può arrivare solo cose negative […] ma non è un problema di pettegolezzo, è un problema di non linearità…e nella non linearità ci sta dentro tutto…che non sia lineare direi che ne abbiamo no?…ampie e..evidenze”.

Per gli inquirenti è la prova che Signorini fosse perfettamente consapevole delle problematiche inerenti il rapporto con Spinelli.

Il pagamento delle spese di catering del matrimonio della figlia di Signorini

Nel corso delle indagini è emerso infine che Signorini, in occasione del matrimonio della figlia, si è trovato a dover far fronte ad alcune spese per il pagamento delle prestazioni rese dalle ditte fornitrici del catering. In difficoltà economiche per mancanza di liquidità Signorini ha fatto ricorso all’aiuto di terzi, nella persona, secondo gli inquirenti, di Spinelli.

In una conversazione, registrata, con Spinelli, il giorno prima del matrimonio, Signorini rivela all’imprenditore che “oggi parto perché domani c’è il matrimonio…devi vedere quanto m’è costato…devo fare un bonifico a saldo per il matrimonio e ho già fatto settanta mila euro di spese eee...resta un “buco” da tremila ottocento euro e io questi soldi non li ho più…”.

“Ma te li dò io Paolo” risponde Spinelli.

Per via di problemi sorti nelle modalità di pagamento, l’imprenditore resta in attesa di una possibile soluzione. Nel corso di una conversazione con Signorini Spinelli spiega che “dimmi te come vuoi fare, io te lo faccio non c’è problema Paolo, è un regalo che faccio a tua figlia…che discorso è…è mica un problema quello è…”.

Solo successivamente Signorini rivela a Spinelli l’esatta importo della cifra mancante per saldare le spese del matrimonio della figlia, 13.200 euro.

Spinelli: “tredicimila…Paolo io te lo faccio mah…tredicimila…devi fare un bonifico di tredicimila duecento…e tu in banca non ce l’hai?”
Signorini: “Aldo ho speso tutto…”.

Spinelli invita quindi Signorini a casa propria per dargli il denaro in contanti: “Paolo, stasera vieni a casa mia te li do io i soldi non è un problema…”. In successive telefonate Spinelli ribadisce la propria volontà: Io me ne batto i coglioni, sei il presidente del porto, si sposa tua figlia le faccio un regalo…anche da trentamila euro che discorso è…siamo amici…dimmi te io se vuoi i contanti te li vado a prendere e te li porto subito…”.

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti Spinelli consegnerà la somma richiesta in contanti a Signorini che, a sua volta, chiederà a un’amica, una dirigente della Regione Liguria, di effettuare un bonifico da 13.200 euro alla società occupatasi del catering del matrimonio della figlia. Soldi che Signorini restituirà alla donna, in contanti, dopo alcuni mesi.

L’offerta di lavoro

In data 28 gennaio 2022 Spinelli offre a Signorini un incarico da 300 mila euro all’anno una volta terminato il mandato presso l’Autorità di sistema portuale del Mar Ligure Occidentale.

“Bisogna lavorare su cose grosse capito…basta hai capito Paolo…perché qui…questi tre anni li devi usare bene…poi te l’ho detto…noi ti facciamo un contratto con un ufficio a Roma di 300 mila euro all’anno […] Ma Paolo, ma quello lì è un terminal che io guadagno 50 milioni all’anno…ma perché lo devo vendere? Abbiamo i migliori manager che c’è a Genova…noi ci manca un ufficio a Roma…e tra tre anni se la diga sarà formata…l’importante è che tu smetti…noi ti mettiamo a Roma con una segreteria in un bell’ufficio per i ministeri per queste cose qua…”.

Le richieste di Spinelli a Signorini

Come sostenuto dall’ipotesi accusatoria, a fronte di benefit e regalie, Spinelli avrebbe esercitato un pressing continuo su Signorini per perseguire i propri interessi imprenditoriali privati.

“Minchia, ragazzi, m’avete levato ventiduemila metri, mi vuoi preparare un decreto…”, “Chiama Piacenza, digli di darmi quelli 3…sono 3.600 metri, che me ne sbloccano altri 4.000. hai capito? [….] Chiama Piacenza, però! Chiama Piacenza, preparatemi questo documento”, “l’importante è che riusciamo a farci liberare questa area Enel…più presto ce lo dai, Paolo, più presto… è una boccata d’ossigeno, perché poi sai non è che… è tanto, ventimila metri, eh… insomma, i rimorchi ci stanno…”.

Le pressioni di Spinetti erano continuamente intercalate dagli inviti a Montecarlo, come evidenziato da una conversazione del 20 maggio 2022 riportata dagli inquirenti.

“Guarda se vuoi venire con la […] il 4-5-6….sennò vieni domani a me va bene, è lo stesso Paolo…[…] vedi un po’ di sbloccare ste aree Paolo…quella dell’Enel…gli uffici…tutto…t’abbiamo fatto la richiesta”.

Spinelli, secondo gli inquirenti, sarebbe arrivato addirittura a permettersi di comunicare al Presidente Signorini di aver già abusivamente occupato e trasformato aree demaniali prima della assegnazione.

“Paolo, volevo fare un passo lì, che ci vediamo con Piacenza per il Comitato del 29, perché se non mi portate l’area dell’Enel son rovinato, Paolo… e va beh, ma Paolo! lo ho asfaltato già tutto, belin, devo lavorare... Va beh! Poi invece, cosa fai sabato e domenica? Venite laggiù o no?”.

Il rapporto Signorini-Vianello

Nel corso delle indagini sono emersi elementi che hanno portato alla luce quelli che secondo gli inquirenti sarebbero “rapporti corruttivi anche tra Paolo Emilio Signorini e l’imprenditore portuale Mauro Vianello”, presidente del Consiglio di Amministrazione di Ente Bacini Srl, con sede a Genova. Già all’epoca dei fatti era titolare al 54,19% del capitale sociale di Santa Barbara srl, tramite la quale è attivo nel settore degli affari concernenti i trasporti, comunicazioni e servizi di prevenzione, vigilanza e primo intervento antincendio nel porto di Genova.

Nell’ambito di questi rapporti, si verificavano frequenti telefonate e contatti tra Signorini e Vianello. In particolare, dalle carte dell’inchiesta emergerebbe che Vianello “perseguiva due precisi obiettivi personali, legati alla propria attività imprenditoriale”. Questi obiettivi erano: ottenere la sua nomina in seno al Consiglio di Amministrazione di Stazioni Marittime Spa (ente di cui AdSp è socio).

In una telefonata del 12 giugno 2022, con Vianello, Signorini dice: “Una cosa è sicura, l’unica cosa che è sicura è che Toti chiamerà per Stazioni Marittime”. Vianello risponde: “E va beh! Quando chiama gli dici: ‘ Ci vediamo un attimo? Con Mauro che doveva fare il Presidente’. Eh, poi glielo spiego io”.

Il secondo obiettivo era quello di entrare in contatto, tramite Signorini, con i vertici di ASPI per ottenere una commessa nell’ambito della realizzazione del tunnel subportuale (opera infrastrutturale oggetto di un Accordi di ristoro tra Autorità di Sistema Portuale del Mar Ligure Occidentale, Regione Liguria, Comune di Genova e Autostrade per l’Italia).

“A tal fine, non solo si rendeva estremamente disponibile nella frequentazione di Paolo Emilio Signorini […] ma non mancava di far avere agli stessi svariate utilità […] si trattava di frequentazioni ed elargizioni non giustificate da alcun rapporto di amicizia o di stima ma unicamente finalizzate a “coltivare” un rapporto ritenuto strategico per le ambizioni e i progetti dell’imprenditore portuale”. 

L’accordo, nonostante aver investito su Signorini, non si concretizza. In una conversazione intercettata con Valter Ginocchio (della Colombo Vigilanza), Vianello dice: “le cose cambiano di momento in momento, bisogna adattare sempre l’obiettivo. È per quello che ora io le idee ce le ho chiare. L’importante in questa fase qua, non mettersi (inc) per cappello. Questa è la cosa importante. Poi stiamo facendo delle cose, dal punto di vista politico, meravigliose! E andiamo avanti su tutta la linea. Credo che non ti sfuggirà la forza politica che in questo momento abbiamo… che devo tradurla in forza economica […]”. 

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