28 Marzo 2024 18:50

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28 Marzo 2024 18:50

LA BIBLIOTECA DI IMPERIA E I SUOI SEGRETI. IL REPORTAGE DEGLI STAGISTI DI IMPERIAPOST/FOTO E VIDEO

In breve: La direttrice della biblioteca L. Lagorio di Imperia Silvia Bonjean si è offerta di far scoprire a ImperiaPost una realtà troppo spesso sottovalutata, ma che in realtà nasconde un mondo tanto sconosciuto quanto affascinante

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La direttrice della biblioteca L. Lagorio di Imperia Silvia Bonjean si è offerta di far scoprire a ImperiaPost una realtà troppo spesso sottovalutata, ma che in realtà nasconde un mondo tanto sconosciuto quanto affascinante.

E chi può accedervi? La direttrice spiega che la biblioteca è accessibile a tutti, sono presenti rampe, ascensori e strumenti per i non vedenti o ipovedenti, tra i quali un ingranditore per facilitare la lettura di libri, giornali, riviste, e anche uno scanner che legge al posto dell’utente. Oltre a questo, la biblioteca di Imperia, ha da poco inaugurato “Libri per tutti”, un progetto avviato insieme all’ISAH per aiutare chi ha problemi a leggere, usando dei libri modificati con immagini e simboli speciali (PCS) collegati alle parole. Tutti questi servizi sono gratuiti.

La biblioteca compra alcuni libri da mettere a disposizione, ma la maggior parte sono stati donati dai lettori. Vengono scelti quelli nelle migliori condizioni (non macchiati, o sgualciti) e vengono catalogati uno ad uno nell’ufficio catalogatori. Per svolgere questo compito viene utilizzato un sistema nazionale (SBN) che viene usato esclusivamente dalle biblioteche, mentre per gli utenti esiste un catalogo online che può essere visto da tutti.

Una stanza molto speciale, che forse non tutti conoscono, è quella dedicata ai libri sugli studi locali, quelli che riguardano il nostro territorio. Questi libri non sono ancora stati digitalizzati, ed è possibile solo consultarli in biblioteca. Un’altra sala a disposizione dei cittadini è l’emeroteca, dove si può andare a leggere il giornale, una rivista settimanale o mensile che la biblioteca mette a disposizione di tutti. Oltre a queste sale nella biblioteca possiamo trovare la sala per i ragazzi e i bambini, dove è possibile studiare in compagnia e dove i più piccoli possono dare libero sfogo alla loro creatività. Invece per chi ha bisogno di più concentrazione c’è la “sala del silenzio”, dove ognuno studia per conto proprio.

Secondo voi quanti siamo a lavorare in biblioteca?” La direttrice svela che i dipendenti sono solo 10, che si dividono in mattina e pomeriggio. Secondo Silvia Bonjean la mancanza di personale influisce molto sull’efficienza della biblioteca, per questo non può offrire a pieno tutti i servizi.

Forse tutti (o quasi) posso dire di aver avuto a che fare con questa parte della biblioteca, ma non tutti sanno che nasconde un immenso tesoro. Durante il trasferimento della biblioteca nel 1928, dopo l’unificazione della città, molte copie sono andate perse, ma al piano inferiore sono presenti 13.000 volumi antichi che vanno dal 1928 in giù, così come anche molti giornali rilegati per anno dal 1900 circa in poi. Per la pulizia di questi pezzi di storia, che vengono continuamente curati per evitare che si sciupino, vengono utilizzate delle macchine apposite. Per la consultazione di questi libri occorre una richiesta motivata. Duemila di questi libri furono donati dalla figlia di Natta, saggista di Imperia, che durante il periodo comunista consultava regolarmente la biblioteca.

Molti sono libri a disposizione, ma anche una mediateca, dove ci sono raccolti migliaia di film sempre donati dagli utenti. Sfortunatamente questa parte di biblioteca non è sempre utilizzata perché, come ha spiegato la direttrice, il personale è insufficiente. In questa sala vengono organizzati anche gruppi di lettura e di filosofia, e accanto a questa sala troviamo uno spazio adibito alle mostre.

Vogliamo ringraziare la direttrice per aver speso il suo tempo con noi, e per averci fatto scoprire un mondo che non tutti conoscono, e forse non farebbe male conoscere.

A CONFRONTO CON LA DIRETTRICE – VIDEO

A cura di Emiliana Zanin, Chiara Novaro, Asia Travers e Giada Giaccheri.

Foto a cura di Giada Giaccheri

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