La nota del Ministero dell’Ambiente alla Provincia con la quale si dispone la revoca definitiva del finanziamento di oltre 6 milioni e 400 mila euro per il Biodigestore di Colli non lascia spazio ad interpretazioni.
Nella nota inviata alla Provincia il Ministero dell’Ambiente rileva sei punti di criticità insanabili. Da qui la revoca del finanziamento
Per il Ministero, come del resto appariva ovvio fin da subito, la proposta inviata nelle osservazioni dalla Provincia, sempre con la consulenza di Avalon Srl, per cercare di salvare il contributo non è ricevibile in quanto costituisce una “modifica sostanziale” al progetto originario.
Scrive il Ministero alla Provincia: “sulla base degli approfondimenti istruttori condotti relativamente agli elementi sottoposti dalla Provincia con la nota del 1 ottobre 2024, gli elementi detti costituiscono modifica sostanziale la proposta medesima, già oggetto di valutazione da parte della Commissione” e che in particolare “risultano sostanzialmente modificati anche aspetti ed elementi oggetto di valutazione ai fini dell’assegnazione del punteggio da parte della Commissione sulla base del quale è stato disposto il finanziamento dell’intervento”.
E ancora: “le variazioni indicate dalla Provincia conducono ad una configurazione dell’impianto completamente diversa da quella inizialmente proposta” e che “il progetto da ultimo presentato dalla Provincia non risulta coerente con le specifiche dell’avviso” riferito al bando per l’ottenimento dei fondi Pnrr.
Ma non è tutto. Il Ministero infatti fa anche notare come il progetto approvato dalla Regione nel 2023 per il Biodigestore di Colli sia “differente da quello presentato a finanziamento con il Pnrr“.
In conclusione il Ministero dell’Ambiente evidenzia una serie di incongruenze che non consentono di avvallare il finanziamento:
1) “il progetto non è funzionalmente autonomo, ma connesso ad impianto integrato oggetto di Project Financing, all’interno del quale si colloca un impianto TMB, in violazione dell’articolo 5, comma 3, dell’Avviso;
2) le variazioni apportate alla proposta non consentono di garantire al coerenza con i principi egli obblighi specifici del PNRR relativamente al principio del “Do No Significant Harm” (DNSH); l’impianto non è esclusivamente dedicato al trattamento della raccolta differenziata;
4) l’impianto progettato, a seguito delle variazioni proposte, risulta oggettivamente differente rispetto a quello inizialmente proposto e valutato dalla Commissione e detta variazione è per ciò solo inammissibile sulla base dei principi alla base dele procedure concorrenziali da evidenza pubblica, in conformità anche con al Circolare MASE n. 104493 del 27 giugno 2023;
5) le variazioni sottoposte incidono sul punteggio attribuito dalla Commissione e in particolare sul punteggio BS relativo allo sviluppo tecnologico, che intendeva premiare – agli effetti della comparazione delle proposte – la riduzione degli scarti medi, l’aumento delle percentuali di riciclo e la qualità del processo di trattamento della RD;
6) le importanti criticità discendenti, con riguardo alla rendicontazione delle spese e dei relativi obbiettivi in ambito Pnrr, dalla connessione dell’impianto a un TMB”.
Per tutte queste ragioni il Ministero dell’Ambiente dispone la revoca del provvedimento di ammissione al finanziamento Pnrr per il Biodigestore di Colli e notifica che conseguentemente nessun contributo verrà erogato alla Provincia.