Il parco acquatico di Marineland ha chiuso le porte al pubblico a gennaio 2025 per via dell’entrata in vigore della legge francese che vieta la detenzione di cetacei in cattività a partire dal 2026. In egual misura il crollo delle entrate economiche post Covid ha fatto sì che il CDA del parco decidesse di chiudere i battenti con largo anticipo e, forse, un po’ di leggerezza.
Se da una parte gli animalisti hanno infatti lanciato un “grido” di gioia per questo traguardo, dall’altra la preoccupazione per il destino degli animali del parco ha subito preso il sopravvento. Anche perché il contratto di lavoro della maggior parte degli impiegati del parco è scaduto ben prima dell’aver trovato una nuova casa per questi animali. Le orche in cattività di Marineland e i delfini del parco, dove andranno ora?
Quali cetacei vivono ancora nel parco di Marineland di Antibes?
Nel parco di Marineland si trovano due orche, Wikie e il suo cucciolo Keijo, e 12 delfini. La prima ipotesi fu quella di trasferire gli animali in Spagna. Le orche nel Loro Parque alle Canarie e i delfini in un acquario a Madrid.
Alcuni giorni fa però le autorità locali hanno detto “no” per via delle condizioni ritenute inadeguate delle strutture che avrebbero dovuto ospitare i cetacei. Nello specifico si parla di incapacità di accoglierli in modo conforme alla normativa e rispettoso della loro esistenza.
Lo stop al trasferimento in Spagna e le rimostranze di Sea Shepard
In Spagna, infatti, non vi sono leggi contro l’utilizzo dei cetacei negli spettacoli e questo significherebbe che le due orche e i delfini tornerebbero a vivere la stessa esistenza di privazioni condotta fino ad ora ad Antibes.
Contro questa scelta si è espresso fortemente anche il gruppo di attivisti di Sea Shepard che ha parlato di “trasferimento delle vergogna” visto che gli animali si sarebbero ritrovati nuovamente in cattività e a condurre una vita forzatamente di spettacolo.
Quali sono le condizioni delle orche di Marineland oggi
La scelta di non trasferire i 14 cetacei in Spagna è ponderata e per il loro bene, ma si scontra con la realtà, ossia la gravissima condizione in cui oggi versano i cetacei di Marineland.
I custodi hanno lasciato il loro posto di lavoro e, nonostante il parco sia obbligato a prendersi cura degli animali fino a quando non sarà trovata una soluzione definitiva, sembra che le orche e i delfini siano quindi senza alcun tipo di assistenza in vasche che, senza manutenzione, si stanno deteriorando rapidamente e una qualità dell’acqua che peggiora ora dopo ora.
Sea Shepard pare essersi mobilitato per fornire i finanziamenti necessari al mantenimento degli animali fino ad una nuova collocazione spingendo molto sullo spostamento in Santuari.
Cosa sono i “Santuari” dove si spera possano andare le orche e i delfini di Marineland
I Santuari di cui si parla però non sono il Santuario Pelagos, ossia aree di mare protette e libere. Sono porzioni di mare, principalmente baie o aree delimitate da reti che permettono agli animali di vivere in semi-libertà.
È possibile liberare le orche? Le difficoltà e le alternative ai parchi marini
Del resto gli animali che hanno trascorso tutta la loro vita in cattività non potrebbero sopravvivere in mare aperto. Non sono in grado di cacciare, sono fuori da ogni struttura sociale e sono altamente soggette ad ammalarsi. Proprio come era successo all’orca che aveva ispirato il film Free Willy, Keiko, che venne liberata ma non riuscì mai ad allontanarsi troppo dalla zona della liberazione e morì dopo poco per una polmonite.
Questi Santuari di riabilitazione per cetacei però ancora non esistono e, oggi, il futuro delle orche e dei cetacei di Marineland è ancora un gigantesco punto di domanda.
A cura di Selena Marvaldi