Grandissima partecipazione nel tardo pomeriggio di oggi in biblioteca a Imperia per la presentazione del libro “Protagoniste. Storie di donne e Resistenza nel Ponente Ligure“, scritto da Daniela Cassini, Gabriella Badano e Sarah Clarke Loiacono. All’incontro erano presenti il sindaco Claudio Scajola, Giovanni Rainisio, presidente dell’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea di Imperia, e Paola Viviani, presidente del Comitato Pari Opportunità dell’Ordine degli Avvocati di Imperia.
Prima dell’inizio dell’incontro, è stato osservato un minuto di silenzio in memoria di Papa Francesco, scomparso pochi giorni fa.
L’iniziativa si svolge in occasione dell’80° anniversario della Liberazione e rappresenta un importante contributo alla ricerca storica locale
Il volume è stato promosso dall’ISRECIm insieme all’Assemblea legislativa della Regione Liguria.
La scrittrice Donatella Alfonso ha dialogato con le autrici Cassini e Badano, approfondendo i temi di una pubblicazione che va a colmare un vuoto negli studi sulla Resistenza nella provincia di Imperia, valorizzando l’apporto fondamentale delle donne nella lotta di liberazione dal nazi-fascismo.
Il libro raccoglie storie diverse tra loro, raccontate attraverso voci, vissuti e testimonianze dirette delle protagoniste.
Spiega Giovanni Rainisio, presidente dell’Istituto Storico della Resistenza di Imperia: “Noi abbiamo approfittato dell’ottantesimo anniversario della guerra di liberazione per dedicarlo alle donne partigiane.
Le donne partigiane sono state un po’ messe in ombra nel dopoguerra, la loro storia, la loro partecipazione e la loro attività durante la guerra di liberazione non è stata mai messa in evidenza.
Noi da qualche anno stiamo lavorando, abbiamo già creato e pubblicato alcuni volumi, alcuni libri sulla storia delle partigiane a Mauthausen, sulla storia della Mousso e sulla storia di altri partigiani.
Questa volta presentiamo un libro scritto dalla Daniela Cassini e dalla Gabriella Badam e dalla Sarah Clark sulla storia e la vita di moltissime partigiane di Sanremo, di Ventimiglia, di Imperia.
Vogliamo che sia chiaro che le donne sono state parte integrante della Resistenza e hanno svuoto un ruolo importantissimo durante la Guerra di Liberazione”.
Raccontano due delle tre autrici del libro, Daniela Cassini e Gabriella Badano:
“Il nostro intento è stato proprio quello fare un lavoro, una ricerca, un approfondimento sulla partecipazione delle donne alla resistenza nel nostro ponente Ligure – spiega Daniela Cassini – In generale quella della partecipazione delle donne non è una storia che è stata raccontata tutta, e da subito, infatti solo dopo parecchi anni dalla liberazione è emersa questa presenza importante delle donne durante il periodo partigiano, dagli anni 70 in avanti.
Questo lavoro mancava per il ponente Ligure, noi con Gabriella abbiamo voluto dare proprio voce a tutte queste persone che sono state protagoniste di quel periodo.
Non solo dare voce per un giusto riconoscimento, fare vedere, sottolineare quale è stato anche la modalità della partecipazione, l’importanza di questa rete femminile che ha sostenuto in modo assolutamente importante la lotta partigiana in quei 20 mesi tragici per il nostro paese, ma determinante per la nostra libertà”.
“La principale difficoltà– aggiunge Gabriella Badano – è stata proprio la ricerca dei documenti proprio perché la documentazione relativa alle donne che pure esiste è rimasta sotto traccia, si è parlato di resistenza taciuta per quello che riguarda le donne perché non è stata resa evidente.
Ma poi la difficoltà è stata anche quella che molte donne dopo la fine della liberazione non hanno chiesto riconoscimenti, non hanno voluto essere protagoniste come di fatto lo erano state.
Una parte di questo libro è dedicato alla raccolta delle parole delle donne 40 anni fa ed è su questo che noi abbiamo fatto una riflessione sul ruolo che i diversi soggetti femminili hanno avuto all’interno di questa lotta di liberazione a partire dalle contadine ma anche dalle staffette, dalle commercianti, dalle maestre, dalle ostetriche e dalle avvocatesse, di cui si è occupata Daniela, e abbiamo ricostruito una storia che fa proprio capire come la resistenza nel nostro territorio come in tutti gli altri sia stata una lotta di popolo corale, di cui le donne sono state una parte molto importante”.
A cura di Alessandro Moschi