Il Consiglio comunale, nella sua riunione di lunedì sera, è stato chiamato fra le altre cose ad approvare la pratica relativa al rendiconto finanziario della gestione 2024.
L’ottimismo dell’assessore Monica Gatti e le critiche dell’opposizione
La pratica è stata illustrata dall’assessore ale Finanze Monica Gatti, che ha evidenziato come l’avanzo di amministrazione superi i 3 milioni di euro. La Gatti ha anche ricordato che all’insediamento dell’Amministrazione Scajola, sette anni fa, vi era un disavanzo di oltre 17 milioni di euro.
Dice la Gatti: “Questo rappresenta la differenza fra un’Amministrazione e un modello di sviluppo forte, rispetto a un’Amministrazione e a un modello di sviluppo debole”. “L’avanzo di amministrazione – ha spiegato l’assessore Gatti – deriva da entrate non programmate, fra cui fondi del Pnrr e un’entrata dalla Porto di Imperia Spa”.
Conclude Monica Gatti: “Le entrate sono pari a oltre 72 milioni di euro. Il conto economico registra un risultato positivo per oltre 10 milioni. Il risultato di gestione viene destinato al fondo dotazione”.
Interviene Ivan Bracco del Pd: “Il bilancio si basa per gran parte su entrate derivanti da sanzioni amministrative per oltre 3 milioni, interamente riscosse. Il Comando della Polizia locale in merito agli incassi del 2024 ha comunicato un importo di oltre 6 milioni euro e una cifra realmente incassata che non corrisponde a quanto riportato in bilancio e questo evidenzia preoccupazione sulla veridicità del bilancio. C’è il rischio di un danno erariale”.
Dice Lucio Sardi di Alleanza Verdi Sinistra: “Si continua a far cassa con le multe e nonostante questo l’avanzo di amministrazione è assai limitato rispetto ai numeri del bilancio. Permane un disequilibrio fra entrate e uscite ricorrenti e non ricorrenti e questo vuol dire che non c’è equilibrio. Ci sono differenze fra crediti e debiti. Ci sono interessi passivi che paghiamo per avere le anticipazioni di cassa. Il problema è il futuro. Volate più basso e cercate di essere più attenti perché c’è il rischio di passare dal giorno alla notte“.
Deborah Bellotti del Pd dice: “L’avanzo di 3 milioni è il segnale di un’amministrazione che seppur migliorata rispetto al passato resta ancora compromessa. Anche il fondo dei crediti di dubbia esigibilità non è adeguato alla realtà e lo dicono anche i revisori dei conti. Con questi numeri un po’ gonfiati si continuano a fare previsioni ottimistiche e irrealistiche. Oltre 40 milioni di euro di anticipazioni di cassa sono casate oltre 200 mila euro di interessi. E anche qui i revisori hanno dato il monito di limitare le anticipazioni”.
Laura Amoretti di Società Aperta Imperia di Tutti dice: “Il valore di una città in crescita lo si ricava anche dalle entrate fiscali e nel bilancio degli ultimi anni abbiamo visto un fiume di denaro del Pnrr, che ha permesso di azzerare il ricorso ai mutui. Ma dobbiamo sapere che questo ha un termine. Bisogna pensare anche alla sostenibilità nel tempo degli interventi effettuati e alcune operazioni da questo punto di vista ci preoccupano. Le sanzioni per le violazioni al Codice della strada poi sostengono il bilancio in maniera determinante.
Nella discussione continuano a tenere banco le multe per gli autovelox
Luciano Zarbano di Imperia senza Padroni sottolinea: “Sono stati cancellati 14 milioni di euro di crediti del passato perché inesigibili e questo dimostra la debolezza del bilancio. Preoccupante è la gestione della cassa con continue anticipazioni e relativi interessi passivi. Questi sono denari sottratti alla collettività. Serve più prudenza e più rigore. Sugli investimenti non si può tacere il ritardo di molte opere pubbliche, a cominciare da manutenzioni stradali e scolastiche e anche di progetti Pnrr per cui si rischia d perdere i finanziamenti. Inoltre chiediamo attenzione e trasparenza sui progetti di partenariato pubblico – privato“.
Dalla maggioranza interviene Andrea Landolfi di Avanti. Che dice: “Mi duole dover ricordare chi ha amministrato questa città dal 2013 al 2018, traghettando la città verso un piano di rientro che tutti sappiamo cosa ha comportato per il Comune, Non si può sentire la predica sugli incassi della Tari e sulle anticipazioni di cassa. Questo ente negli ultimi sette bilanci ha iscritto ingenti somme di investimento. Ed ha scelto di pagare chi lavora il prima possibile e per questo ci sono le anticipazioni. E nonostante questo abbiamo avuto l’uscita dal pre-dissessto in metà del tempo preventivato. Le multe? Quello che mi spaventa di più non è l’importo, ma le continue e costanti violazioni al Codice della strada. Quello rappresenta un vero pericolo per la comunità. E’ tragicomico tentare di cancellare un risultato positivo. I numeri non sono confutabili“.
Antonello Ranise d Insieme difende gli autovelox e dice: “Possono piacere o no, ma servono per la sicurezza. Noi non siamo innamorati degli autovelox, ma sono utili. Non sono strumenti vessatori e il fatto che faccia cassa non vuol dire che ci si debba vergognare se il Comune fa cassa legittimamente”.
Il sindaco spara a zero sull’opposizione. Bracco, Modaffari e Bozzano lasciano l’aula per protesta
Sottolinea il sindaco Claudio Scajola: “Diminuiamo la Tari e credo siamo l’unico comune a farlo abbiamo deliberato lavori per 34 milioni e ci siamo assestati su 50 milioni di entrate facendo lotta attenta all’evasione. Il saldo di cassa è stato a lungo negativo ed è motivo per cui siamo riusciti a fare i lavori, anche pagando anticipazioni. Siano il comune che a parità di abitanti che ha ottenuto il maggior numero di fondi per il Pnrr. C’è la curiosità che qui i voti dell’opposizione di estrema destra ed estrema sinistra, da Sardi alla Amoretti e a Zarbano coincidono. E’ una curiosità statistica. Poi c’è Bracco che invece è un distruttore di professione ed in questo è coerente”.
Bracco, insieme alle consigliere Bozzano e Modaffari lasciano l’aula per protesta contro il presidente Simone Vassallo che non interviene a fronte della dichiarazioni del sindaco.
Il sindaco Scajola prosegue con il tema degli autovelox e dice: “Mi sono confrontato sui velox anche con il prefetto e abbiamo anche scritto al ministro competente perché faccia chiarezza. Ma questo è cosa diversa da dire in modo ignorante che c’è una costruzione del bilancio impropria. I rimborsi per le multe sono in media l’un percento. Ho preso due multe anche io perché andavo a 56 all’ora. Non me ne sono accorto, ma ero in torto. Vi darò i conti degli autovelox, ma anche quelli di accessi agli atti e ricorsi alla Corte dei Conti e vi dirò quanto sono costati questi alle case del comune, Non credo siamo questo il modo di fare opposizione“.
Il rendiconto 2024 è stato approvato con i voti della maggioranza.