Il Consiglio comunale di Imperia di ieri sera, 28 aprile, fra le altre cose ha anche proceduto all’approvazione modifiche regolamento generale delle entrate e approvazione modifiche al regolamento per la disciplina delle misure preventive per sostenere il contrasto all’evasione dei tributi locali.
Approvate le modifiche ai regolamenti delle entrate e del contrasto all’evasione
Anche queste pratiche, accorpate nella discussione, sono state illustrate dall’assessore alle Finanze Monica Gatti. In merito sono stati avanzati due emendamenti dal capogruppo di maggioranza Andrea Landolfi e due emendamenti dal capogruppo di opposizione Lucio Sardi. Landolfi e Sardi, su invito del presidente del Consiglio Simone Vassallo, hanno trovato un accordo su un emendamento e quindi in totale gli emendamenti sono rimasti tre in totale.
Spiega l’assessore Monica Gatti: “Dal primo gennaio è entrato in vigore il nuovo regolamento per la verifica della regolarità contributiva e si è concordato con l’ufficio Commercio di monitorare la situazione. E’ emersa la difficoltà di alcune attività commerciali ad ottenere la garanzia per debiti superiori ai 24 mila euro e abbiamo quindi deciso di lavorare insieme alla modifica dei due regolamenti su entrate ed evasione dei tributi, che sono comunque collegati. Per quanto riguarda il regolamento al contrasto all’evasione si propone di non applicare agli esercenti la richiesta di fideiussione, anche perché il Comune può intervenire in caso di mancato pagamento con la sospensione o revoca della licenza. Abbiamo inoltre allungato il piano di rateizzazione da 48 a 60 mesi”.
Lucio Sardi spiega: “Avete detto che c’è stato un grande recupero dell’evasione tributaria, ma secondo me siamo davanti a una città con un’economia sofferente. Gli esercenti hanno affrontato e continuano ad affrontare periodi di difficoltà, dal Covid in avanti. Per uno che ha un debito tributario di mille euro gli avete detto o ti metti in regola o ti chiudiamo la serranda, ma poi tirando troppo la corda vi siete accorti che non si ottiene di più, ma si ammazza il contribuente. Gli emendamenti erano necessari e confido che passeranno. Se vogliamo fare un favore agli imprenditori, sarebbe opportuno abolire per tutti la fideiussione“.
Giuseppe Venuto di Avanti dice: “Quando vennero approvati i regolamenti alcuni consiglieri del Pd e il consigliere Sardi non li votarono. Questa sera siamo qui per garantire equità di trattamento fra i diversi operatori economici a fronte del pagamento delle imposte e delle tasse. Stiamo dimostrando che l’Amministrazione Scajola è attenta e non distratta, vicina e non lontana rispetto alle esigenze dei cittadini“.
Luciano Zarbano dice: “Ho cercato di fare un’indagine anche alla luce di una novità legislativa, che stabilisce le modifiche per i crediti da parte dell’Agenzia delle entrate, con il riordino della riscossione. I cittadini devono essere messi nelle condizioni di contribuire. E vi sono in questo senso norme più favorevoli per i cittadini. Si passa infatti fino a 84 rate mensili, ampliabili anche fino a un massimo di 120 a fronte di difficoltà economica del contribuente. Possibile non si possa valutare l’impiego di strumenti più accessibili e semplici? Questi regolamenti devono essere più equi.
Deborah Bellotti sottolinea: “Come Pd possiamo ritenere che siano piccoli passi verso una direzione che avevamo già ampiamente sottolineato nelle numerose riunioni di Commissione fatte prima che fosse prodotto questo regolamento, evidenziandone i rischi. Non si capisce bene se questa Amministrazione di stampo liberale abbia un’avversione verso i commercianti, che vengono tartassati per suolo pubblico, tariffe, utenze. Il piccolo commercianti oggi è in difficoltà e non parliamo poi dei piani grandiosi di questa Amministrazione di portare altri grandi magazzini. Apprezziamo l’aumento delle rateizzazioni e l’eliminazione della garanzia, ma lo avevamo detto fin dall’inizio”.
L’emendamento di Landolfi condiviso da Sardi relativo ai limiti minimi per la rateizzazione è stato approvato all’unanimità con la sola astensione di Zarbano. L’emendamento di Sardi per eliminare del tutto la fideiussione è stato respinto dalla maggioranza. Il secondo emendamento di Landolfi è stato approvato all’unanimità.
Le modifiche ad entrambi i regolamenti sono stati approvati con i voti della maggioranza e l’astensione dell’opposizione.