Dopo il Consiglio comunale di lunedì sera, il consigliere di opposizione del Pd, Ivan Bracco torna alla carica su quelli che sono ormai due suoi “cavalli di battaglia”: gli autovelox e l’intitolazione della pista ciclabile a Sandro Pertini.
Lo sfogo di Ivan Bracco dopo il Consiglio comunale di lunedì sera
Spiega Bracco ai microfoni di Imperiapost: “Sono contento perché ieri il sindaco, malgrado con toni accesi e comunque poco rispettosi dell’opposizione ha dovuto ammettere che questi autovelox hanno dei problemi dal punto di vista normativo. Dunque ha ammesso che non sono corrispondenti alla norma, però aspetta indicazioni dal Ministero, ma nel frattempo li utilizza per fare cassa.
Allora sia chiara questa situazione per tutti. Noi siamo per la sicurezza stradale, assolutamente, però l’accertamento delle irregolarità deve essere fatto secondo la legge, perché altrimenti non siamo più un ente
pubblico ma diventiamo dei mariuoli. Allora non bisogna diventare dei mariuoli, bisogna essere corretti. Se questi apparecchi sono illegittimi, come ormai certificato dalla Cassazione e dalle varie sentenze Giudici di pace e degli appelli in tribunale, un pubblico amministratore ha il dovere di sospenderli in attesa di chiarimenti.
Questo non sta avvenendo e dunque il sindaco è inutile che si lamenti, che elenchi tutte le segnalazioni alla Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica. È doveroso farlo perché ricordo a me stesso che i consiglieri comunali hanno degli obblighi di legge nei confronti degli accertamenti anche di violazioni di carattere sia contabile che penale“.
Sulla mancata intitolazione della pista ciclabile a Sandro Pertini, Ivan bracco aggiunge: “E’ stata veramente una farsa quella del sindaco, perché se era veramente intenzionato a dare risalto a una figura come Sandro Pertini poteva venire in Consiglio comunale già con un’idea e di un un’intitolazione degna del nome e invece ha preso tempo come sempre ha voluto giocare di sponda e di questo se ne assume, come ho detto ieri, la responsabilità. Però, una cosa sia chiara, quando fa i discorsi tipo 2 giorni 3 giorni fa sul 25 aprile è meglio che eviti di farli, perché poi il risultato pratico è stato che ha bocciato l’intitolazione a Sandro Pertini”.
