L‘attesa per conoscere il nome del nuovo Pontefice è giunta al termine. Dopo due fumate nere, al quarto scrutinio di oggi, 8 maggio, è giunta la tanto attesa fumata bianca, che ha annunciato ai fedeli di tutto il mondo la fine del periodo di “sede vacante” all’interno della Chiesa Cattolica. È finalmente comparso sul balcone di Piazza San Pietro Dominique Mamberti, cardinale protodiacono designato ad annunciare la famosa formula rituale “Annuntio vobis gaudium magnum: habemus Papam“.
Il nome tanto atteso è, dunque, quello del cardinale americano Robert Francis Prevost, nato il 14 settembre 1955 a Chicago, che ha scelto di farsi chiamare Leone XIV. “La pace sia con voi” le sue prime parole, affacciandosi al balcone di San Pietro.
I “papabili”
Tanti i nomi circolati negli scorsi giorni come possibili sostituti di Francesco sul soglio pontificio: tra gli italiani hanno tenuto banco i nomi di Pietro Parolin, Segretario di Stato Vaticano, di Pierbattista Pizzaballa, patriarca di Gerusalemme e quello di Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna e attuale presidente della CEI, Conferenza Episcopale Italiana.
Il conclave, però, è stato da subito annunciato come uno dei più aperti al mondo, con nomi provenienti da ogni parte del globo, come quello del filippino Luis Antonio Tagle, del congolese Fridolin Ambongo Besungu, del sudcoreano You Heung-sik, del guineano Robert Sarah, l’americano Timothy Dolan, dell’ungherese Peter Erdo e del francese Jean-Marc Aveline.