13 Giugno 2025 12:19

Imperia: bollette Rivieracqua, bocciata in Consiglio la mozione di Sardi. “Le regole vanno rispettate”

In breve: Davanti al Palazzo comunale il presidio degli attivisti a sostegno dell'acqua pubblica

Il consigliere Lucio Sardi di Alleanza Verdi Sinistra ha esposto in Consiglio comunale una mozione relativa a Rivieracqua, chiedendo l’impegno dell’Amministrazione a richiedere delle attività di verifica delle bollette emesse e dei vari adempimenti.

Davanti al Palazzo comunale il presidio degli attivisti a sostegno dell’acqua pubblica

Una dozzina di attivisti hanno fatto un presidio davanti al Palazzo comunale, esponendo striscioni inneggianti all’acqua pubblica e alcuni di loro hanno poi assistito al dibattito in sala consigliare.

Spiega Lucio Sardi: “Abbiamo una tariffa che non è legale. Il Tar ha detto che non si può mettere in discussione perché ancora non è stata vagliata da Arera. Vi è confusione e preoccupazione. Un soggetto che applica una tariffa ancora non approvata dall’Autorità può permettersi di dire a un cittadino che deve pagare altrimenti non è in regola. L’esito della valutazione di Arera rischia di essere complicato. Si adottino delle misure di tutela Servirebbe che Rivieracqua spiegasse come ha fatto a chiedere i soldi a imprese e cittadini. Chiediamo che ci sia chiarezza sull’applicazione delle tariffe. Si adottino poi le modalità di pagamento rateale in modo automatico. Non si possono prendere in questo modo decisioni che poi finiscono sulla testa dei cittadini. Poi rimane pessima la scelta di far entrare il socio privato in un servizio che dovrebbe restare pubblico”.

Sottolinea Loredana Modaffari del Pd: “Con questo atto condiviso da me e dai consiglieri Bracco e Bozzano, chiediamo di riflettere su una situazione preoccupante e delicata. Di fatto si è riusciti nell’intento di privatizzare l’acqua, facendo passare l’operazione come fondamentale per il salvataggio della società.

Alessandro Savioli di Società Aperta Imperia di tutti dice: “Il soggetto privato è arrivato in barba al referendum. Non si comprende perché Arera debba ancora approvare le tariffe. Non si comprende se le bollette retroattive debano essere pagate. Ben venga questa mozione. Voteremo favorevolmente, sperando si possa fare chiarezza su questa vicenda pasticciata“.

Interviene l’assessore Monica Gatti con delega alle Società partecipate e dice: “Il comune di Imperia rispetto ai cosci pubblici di maggioranza è quello che ha una quota superiore. Il socio privato entrando ha versato 40 milioni di euro che hanno permesso a 500 imprese di non fallire. Sono imprese che negli ultimi sei, sette anni, non riuscivano a vedere una luce fuori dal tunnel e Rivieracqua aveva una compagine pubblica, fatta dai Comuni. Ed aveva quale alternativa il fallimento, con l’arrivo quindi di una società completamente privata. Il socio privato ha partecipato a una gara pubblica da un miliardo di euro che non ha visto alcun ricorso. Ci sono delle regole e vanno rispettate”.

Replica il consigliere Lucio Sardi: “Non è vero quello che dite. Abbiamo il potere e il dovere di intervenire e interloquire con la società. I cittadini non si fidano di questa società (parte qualche applauso dal pubblico e il Presidente Vassallo invita al silenzio il pubblico). Si diano risposte di fronte a questa situazione di scarsa chiarezza. Sindaco chiarisca la situazione di Arera, perché se salta approvazione delle tariffe diventa una bomba“.

La mozione è stata quindi bocciata con i voti della maggioranza.

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