8 Luglio 2025 04:22

Impianto eolico “Monti Moro e Guardiabella”: l’iter non è ancora concluso e si vocifera di modifiche al progetto che potrebbero coinvolgere altri comuni

In breve: Secondo indiscrezioni la ditta proponente starebbe pensando a modifiche al progetto che potrebbero veder sorgere impianti in comuni oggi non coinvolti

L’ampiamente osteggiato progetto di installazione del mega impianto eolico denominato “Monti Moro e Guardiabella”, che coinvolge i comuni di Aurigo, Borgomaro, Castellaro, Cipressa, Dolcedo, Pietrabruna, Pieve di Teco, Prelà e Rezzo, con strada di accesso che interessa anche i comuni di San Lorenzo al Mare e Costarainera, è tutt’altro che accantonato o scongiurato.

Secondo indiscrezioni la ditta proponente starebbe pensando a modifiche al progetto che potrebbero veder sorgere impianti in comuni oggi non coinvolti

La procedura di valutazione di impatto ambientale avviata ormai un anno fa da parte del Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica non si è infatti ancora conclusa e il silenzio degli ultimi mesi non significa che l’iter si sia arrestato. Presso il ministero infatti c’è un vero e proprio “ingorgo burocratico” a causa dei tantissimi progetti presentati in ogni parte d’Italia.

Che la partita sia ancora aperta lo testimoniano i saltuari movimenti di veicoli e tecnici sui crinali interessati dall’impianto, che non sono sfuggiti agli abitanti dei borghi dell’entroterra, ma soprattutto, da alcuni incontri recentemente richiesti dalla ditta proponente con amministrazioni del territorio.

Quindi, nonostante il parere negativo unanime di tutti i soggetti locali coinvolti (Regione, Provincia, Ente Parco Alpi Liguri e Comuni direttamente coinvolti) formalizzato al Ministero la scorsa estate, la “18 Più Energia Srl” , ditta proponente, dimostra di non aver affatto rinunciato al progetto.

Al momento con compaiono sul sito del MASE le integrazioni e controdeduzioni che la ditta avrebbe dovuto consegnare entro la fine del febbraio scorso, ma già in precedenza il Ministero ha pubblicato gli atti tempo dopo la loro presentazione. E quando finalmente sarà pubblicata la nuova documentazione, si aprirà una nuova fase di consultazione pubblica, raccogliendo ulteriori osservazioni da parte di enti, amministrazioni, associazioni e cittadini. Ma, attenzione, il tempo a disposizione per rispondere questa volta sarà soltanto di 15 giorni.

In base ad alcune voci che circolano fra alcuni sindaci a riguardo degli ultimi incontri con i tecnici della ditta proponente, sembra che il progetto sarà modificato, se non nel numero totale degli aerogeneratori previsti (32 per 198,4 MW), nella loro collocazione. E qualche comune oggi escluso potrebbe quindi trovarsi con un aerogeneratore nel suo territorio e viceversa.

Non resta quindi che tenere d’occhio il sito del Mase, per essere pronti alla presentazione delle controdeduzioni e osservazioni entro i 15 giorni previsti. Che, viste le tempistiche, potrebbero andare a cadere in periodo di stagione turistica e ferie. Uno spauracchio in più per i comuni più piccoli, con a disposizione risicate risorse umane negli uffici tecnici.

A cura di Andrea Pomati

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