Il Comitato Promotore del Referendum per l’abrogazione del piano della sosta interviene con una nota in merito alla recente modifica del codice della strada, che aggiunge alla sanzione prevista per il mancato pagamento della sosta anche il recupero del periodo di sosta non corrisposto.
Il commento del Comitato: “Si sceglie di lasciare inalterata la sanzione, ma di aggiungere una voce di costo, in modo che non figuri come un aumento”
“Facendo seguito alle segnalazioni pervenuteci da alcuni cittadini, riteniamo opportuno portare all’attenzione di tutti una modifica recente delle sanzioni relative alle aree di parcheggio soggette a pagamento. Essa è conseguenza di alcune variazioni apportate all’articolo 7 del Codice della Strada (commi 1-f, 14 primo periodo e 15) con l’ultima revisione che configura, manco a dirlo, l’ennesima stangata a carico degli automobilisti.
La nuova norma stabilisce in sostanza che la sanzione amministrativa prevista (42 euro, da scontare del 30% se si paga entro 5 giorni dalla contestazione), in caso di scadenza del periodo di sosta pagato (o in caso di omesso pagamento), non sia una punizione sufficiente, ma che debba anche essere previsto il recupero del periodo di sosta non corrisposto.
Come se non bastasse, poiché è possibile sanzionare un veicolo per una sola volta al giorno, la nuova norma prevede che il trasgressore debba corrispondere, oltre alla sanzione prevista, il pagamento del parcheggio (in base alle tariffe orarie in vigore), per l’intera giornata.
Per esempio, se pagate un parcheggio fino alle ore 19:00 in una zona nella quale il pagamento è previsto fino alle 20:00 e non ve ne andate in tempo pagherete, oltre ai 42 euro della sanzione anche il parcheggio, ma non dalle 19:00 alle 20:00, bensì per l’intera giornata.
E’ prevista una tolleranza rispetto alla scadenza pari al 10% del tempo pagato entro il quale non si paga nulla. E’ opportuno sottolineare che, con un importo di 2 euro l’ora e un periodo di tariffazione di 9 ore al giorno (8:30-12:30 e 14:30-19:30, pari a 4+5 ore), la maggiorazione applicata è pari a 18 euro, rispetto ad una sanzione che, se pagata subito, è pari a 29,40 euro con un incremento, in percentuale, del 61%. Avete capito bene: mentre i nostri stipendi e le nostre pensioni aumentano (se e quando aumentano) dello zero virgola, le multe vengono incrementate di più del 60%, con buona pace del fatto che anche i loro importi dovrebbero seguire l’inflazione. Anche la modalità scelta è vergognosa: se si decide di aumentare le multe, bisognerebbe avere il coraggio di prendersi la relativa responsabilità (politica), mentre qui si sceglie di lasciare inalterata la sanzione, ma di aggiungere una voce di costo, in modo che non figuri come un aumento.
Infatti neppure i telegiornali ne hanno fatto menzione: vi immaginate cosa sarebbe successo se avessero portato la sanzione da 42 a 60 euro? Nonostante tutto ciò sia diretta conseguenza di una modifica al Codice della Strada e quindi imputabile ad una decisione del Governo nazionale, riteniamo che una modifica così penalizzante dovesse essere maggiormente pubblicizzata, anche dagli enti locali, prima della sua entrata in vigore. Non resta quindi che ringraziare il Governo nazionale, nella persona del Ministro competente in materia per il regalo natalizio, e la nostra Amministrazione locale per non avere preventivamente e trasparentemente informato i suoi cittadini di questa onerosa novità”.