Era finito a processo per essersi fatto la doccia in giardino durante il periodo di emergenza idrica. Oggi, il giudice lo ha assolto con formula piena: “il fatto non sussiste”.
I fatti risalgono al 2022, quando un 41enne imperiese, imprenditore, venne sorpreso dai Carabinieri in borghese mentre si lavava all’aperto nella sua abitazione a Vessalico, accanto a due bidoni d’acqua per un totale di 4 litri. L’uomo pagò subito l’ammenda amministrativa, ma per l’accusa stava violando le normative del TULPS (Regio Decreto n. 773 del 1931, art. 17) legate alla pubblica sicurezza in periodo di siccità.
Secondo la difesa, l’imprenditore si stava semplicemente lavando e conservava dell’acqua per tenere vive alcune piante nel proprio giardino, senza infrangere alcuna ordinanza specifica.
Il giudice ha accolto la ricostruzione difensiva e ha pronunciato l’assoluzione.