19 Aprile 2024 19:06

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19 Aprile 2024 19:06

IMPERIA. MANIFESTAZIONE PER IL RICONOSCIMENTO DELLA LINGUA ITALIANA DEI SEGNI: “IN CITTA’ 40 BAMBINI SONO SORDI, LIS FONDAMENTALE”

In breve: L’Ente Nazionale Sordi - Onlus ancora una volta torna in piazza per manifestare contro l’immobilismo delle Istituzioni. Questa mattina a Imperia una delegazione ha infatti manifestato per "Obiettivo LIS" ossia per il riconoscimento della lingua dei segni come lingua ufficiale cosa che, in Italia, non c'è

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Imperia. L’Ente Nazionale Sordi – Onlus ancora una volta torna in piazza per manifestare contro l’immobilismo delle Istituzioni. Questa mattina a Imperia una delegazione ha infatti manifestato per “Obiettivo LIS” ossia per il riconoscimento della lingua dei segni come lingua ufficiale cosa che, in Italia, non c’è.

La manifestazione che si è tenuta oggi è diffusa su tutto il territorio nazionale in preparazione del 20 novembre quando ci sarà una riunione generale a Roma e una manifestazione nazionale. In provincia di Imperia i sordi sono 75 e 40 sono bambini. Queste situazioni spesso non emergono trasformandosi in problemi più gravi del previsto perchè grave è necessario che il bambino apprenda al più presto la lingua dei segni perchè tramite il linguaggio si esprime il nostro pensiero.

Il corteo, autorizzato e accompagnato dalla Polizia, ha poi raggiunto la Prefettura dove una delegazione è stata invitata a colloquio in Prefettura.

Sulla pagina Facebook di “Obiettivo LIS” si legge: “Negli Stati dell’Unione Europea sono oltre 30 le lingue dei segni in uso e la maggior parte dei Paesi negli anni si è dotata di strumenti legislativi nazionali volti a tutelare, studiare, promuovere e diffondere le rispettive lingue dei segni.

Le lingue dei segni sono riconosciute a livello costituzionale in Austria, Finlandia, Portogallo e Ungheria e tutelate con diversi provvedimenti legislativi in Belgio, Bulgaria, Cipro, Danimarca, Estonia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Lettonia, Lituania, Paesi Bassi, Polonia, Repubblica Ceca, Romania, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia.

Gli Stati in cui mancano riferimenti certi al riconoscimento e tutela delle lingue dei segni sono Italia, Lussemburgo e Malta (fonte “Sign Language Legislation”, IIed, 2012, European Union of the Deaf).

Sappiamo tutti che l’Italia ha in questi mesi la Presidenza di turno del Semestre Europeo presieduto dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, e nel programma leggiamo che “La Presidenza italiana promuoverà altresì la piena attuazione del principio di non discriminazione […] in applicazione del principio di parità di trattamento fra le persone indipendentemente dalla religione o le convinzioni personali, la disabilità, l’età o l’orientamento sessuale”, considerato che “I diritti umani e le libertà fondamentali saranno al centro della Presidenza italiana, in quanto rappresentano la pietra angolare della costruzione europea e l’elemento caratterizzante la nostra identità condivisa”.

I numerosi documenti europei tra cui la Carta dei Diritti Fondamentali, il Trattato Europeo per la Protezione dei Diritti Umani e delle Libertà Fondamentali, la Carta europea delle lingue regionali o minoritarie, le Risoluzioni del Parlamento Europeo del 17 giugno 1988 e del 18 novembre 1998, i documenti internazionali quali la Risoluzione ONU 48/96 del 20 dicembre 1993, la già richiamata Convenzione Onu sui Diritti delle Persone con Disabilità (L. 18/2009) nonché gli articoli 3 e 6 della Costituzione Italiana, tutti richiamano il principio del diritto all’accessibilità, alla comunicazione e il riconoscimento delle lingue dei segni.

L’ENS chiede che vengano accolte le richieste che giungono dal cuore di migliaia di persone con disabilità uditiva affinché siano finalmente garantiti equità nell’istruzione, pari opportunità nel lavoro, inclusione sociale e accessibilità nella vita quotidiana”.

 

 

COMUNICATO DELLA PREFETTURA

Manifestazione dell’Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordi (E.N.S.) questa mattina a Imperia. L’iniziativa rientra nell’ambito della più ampia attività di protesta nazionale per i diritti delle persone non udenti.

 

Dopo un corteo presso le principali vie cittadine e conclusosi davanti al Palazzo del Governo, una delegazione, ricevuta presso gli uffici della Prefettura, ha evidenziato le ragioni della mobilitazione con particolare riferimento alla mancata approvazione della Lingua dei Segni Italiana (LIS) ma anche per accelerare l’iter della proposta di legge per l’abbattimento di tutte le barriere della comunicazione. Nell’occasione è stato consegnato un documento per l’inoltro alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Governo

 

Nel corso dell’incontro sono state affrontate la maggiori problematiche riguardanti le persone non udenti, con riguardo soprattutto ai bambini sordi – circa una quarantina in provincia di Imperia – iscritti alla scuola dell’obbligo. La delegazione, nel soffermarsi sugli elementi di criticità in ambito scolastico, ha rimarcato la necessità di figure di sostegno con specifiche competenze nell’interpretariato e nell’assistenza alla comunicazione.

 

A Imperia particolarmente attiva è la sezione provinciale E.N.S. che porta avanti un articolato quadro di iniziative consistenti in servizi di segretariato rivolti agli aderenti ma anche in programmi di sensibilizzazione tesi a ridurre le barriere invisibili e favorire le relazioni interpersonali nonché corsi di formazione finalizzati a diffondere la conoscenza della Lingua dei Segni nella popolazione.

 

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