20 Aprile 2024 01:59

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20 Aprile 2024 01:59

IMPERIA. POSTE ITALIANE, LA SLP-CISL SI SCAGLIA CONTRO L’AZIENDA PER LA MOBILITA’ COATTA: “FORZATURA INCOMPRENSIBILE”

In breve: "Un’incomprensibile forzatura a fronte dell’imminente presentazione del Piano d'impresa da parte del nuovo management e delle significative ricadute funzionali ed organizzative che tale Piano necessariamente comporterà sui territori"

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Il Segretario Generale Aggiunto Slp Cisl Imperia Savona ​​​​​Vincenzo Capasso ha inviato una nota stampa per esprimere la contrarietà del sindaco alla mobilità coatta imposta dall’azienda.

La SLP-CISL Imperia Savona esprime tutta la propria contrarietà nei confronti di Poste Italiane per la decisione di procedere ad una sorta di micro-mobilità obbligata (2 lavoratori) dalla Filiale di Imperia alla Filiale di Savona, reputandola un’incomprensibile forzatura a fronte dell’imminente presentazione del Piano d’impresa da parte del nuovo management e delle significative ricadute funzionali ed organizzative che tale Piano necessariamente comporterà sui territori.

La Slp-Cisl Imperia Savona manifesta totale disaccordo sia nel merito sia nel metodo, ritenendo inutile e intempestivo ogni intervento sull’allocazione delle risorse umane in un momento in cui il management sta decidendo quali e quante unità saranno necessarie secondo i nuovi scenari aziendali (operativi presumibilmente da Gennaio 2015) e contesta le modalità relazionali dell’Azienda che si sono limitate solamente all’informativa, ignorando ogni trattativa e condivisione con le Organizzazioni Sindacali e che all’incontro svoltosi, il 04 dicembre ha precluso tutte le alternative proposte (trasformazione di alcuni part-time in full-time a fronte dell’accettazione di una sede diversa, recupero di unità del recapito che a suo tempo avevano espresso disponibilità a collocazione in area sportelleria).

La SLP-CISL Imperia Savona, auspica che questo non diventi il modus operandi di un’Azienda che si appresta a essere privatizzata e dichiara che, in considerazione dell’attuale e perdurante atteggiamento di chiusura, attiverà una mobilitazione dei lavoratori e delle lavoratrici e intraprenderà ogni iniziativa utile alla tutela degli stessi, allo scopo di affermare la necessità di relazioni industriali improntate alla concertazione ed alla condivisione e di evitare un utilizzo esponenziale della mobilità coatta, con ricadute gravi e disagevoli sui colleghi.

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