28 Marzo 2024 18:03

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28 Marzo 2024 18:03

IMPERIA. L’AFFONDO DI RANISE (FI): “LA CITTÀ È PEGGIORATA DI MOLTO CON L’AMMINISTRAZIONE CAPACCI. È SPORCA E DEGRADATA”

In breve: Ranise:"Quanto al PD, sia detto senza offesa, è ormai un partito in stato confusionale. E’ forse l’unico caso al mondo di una forza politica che a tutti i livelli riesce a fare opposizione a se stessa".

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Imperia – Il coordinatore cittadino di Forza Italia Antonello Ranise interviene sulla situazione in città. 

“E’ tempo di bilanci e c’è davvero di che preoccuparsi: ciò che però lascia stupefatti è la distanza abissale che si percepisce tra l’attuale amministrazione e i comuni cittadini. La politica sta vivendo un periodo di involuzione e sicuramente le cause sono molteplici, certo non solo riconducibili alla realtà locale. Quel che è certo però, è che Imperia in questo primo scorcio di amministrazione Capacci è peggiorata, e di molto, così come non c’è un solo aspetto amministrativo che possa definirsi soddisfacente. Imperia purtroppo è oggi una città sporca e degradatatrascurata, come molti (e lo dico con dispiacere), mi fanno notare. E lo nota soprattutto chi viene ad Imperia nei periodi festivi, nei fine settimana e che abitualmente non abita nella nostra città. Nulla di personale, ma la realtà è sotto gli occhi di tutti e va denunciata senza sconti per nessuno. A ciò contribuisce indubbiamente la crisi sistemica politica ed economica, che si riflette soprattutto sugli enti locali, e quindi sui bisogni primari dei cittadini, a partire dalla sanità (letteralmente massacrata dalla Regione, come più volte si è qui fatto notare e su cui torneremo) e dal mondo del lavoro.

Ma ciò non può costituire un alibi. Lo scontento generale non è il solito “mugugno”, è qualcosa di molto più radicato e profondo, e stupisce che pochi amministratori se ne rendano conto. Manca un progetto di sviluppo della città, manca il lavoro, soprattutto manca una prospettiva per i giovani. I problemi cruciali, ben noti da tempo, sono stati affrontati con superficialità e dilettantismo (vedi Porto Turistico su tutti, ma anche la gestione dei rifiuti e il caso Tradeco sono emblematici di una inerzia e di un’incapacità gestionale che lascia persino interdetti). Sul versante altrettanto importante dei lavori pubblici, se da una parte è apprezzabile l’impegno dell’assessore e del suo ufficio, voglio ricordare che si tratta essenzialmente di portare a termine lavori già progettati e finanziati dalle precedenti amministrazioni di centrodestra. La manutenzione poi, è completamente deficitaria, le frazioni sono dimenticate (chiedere agli abitanti di Montegrazie, piuttosto che di Artallo, di Caramagna, di Oliveto solo per citare le prime che mi vengono in mente), per non parlare di quartieri in forte sofferenza come Castelvecchio e Porto Maurizio (su tutti il degrado di via Cascione). Sappiamo già qual è la risposta, sempre la stessa: è colpa di quelli che c’erano prima, è una situazione ereditata, mancano i soldi etc etc… francamente un tale atteggiamento, oltre a non rispondere al vero, mi pare stucchevole e poco responsabile.

Capisco che le promesse della campagna elettorale siano frutto, diciamo così, di un certo entusiasmo, ma così è davvero troppo. Se a ciò aggiungiamo, da parte di alcuni, una certa supponenza, di cui francamente non si comprende il senso, non trattandosi certo di “fenomeni”, il risultato è un mix di inefficienza e di inerzia deprimente. Se qualcuno pensa che la mia analisi sia troppo drastica, consiglierei di uscire da Palazzo e avere l’umiltà (sic) di sentire cosa dice la gente. D’altra parte da una coalizione pasticciata, il cui unico vero collante è stata la conquista e la gestione del potere, non ci si poteva aspettare molto di più. Quanto al PD, sia detto senza offesa, è ormai un partito in stato confusionale. E’ forse l’unico caso al mondo di una forza politica che a tutti i livelli riesce a fare opposizione a se stessa. Comincio a capire perché, probabilmente per disperazione, nella corsa per le regionali si siano rivolti ad un personaggio dall’indubbio carisma come Cofferati (ma che c’entra con Renzi?) che però, se non sbaglio, non proviene dai quadri tradizionali del partito”.

 

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