29 Marzo 2024 13:16

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29 Marzo 2024 13:16

IMPERIA. DIPENDENTI CON L’INCUBO LICENZIAMENTO. BLITZ AL CONSIGLIO PROVINCIALE. SAPPA: “SONO 90 I LAVORATORI A RISCHIO MOBILITÀ”/FOTO E VIDEO

In breve: Il consiglio provinciale ha approvato all'unanimità, di fronte ai dipendenti provinciali, accorsi numerosi, due ordini del giorno con l'obiettivo di salvaguardare il personale della Provincia dai licenziamenti imposti dal Governo Renzi

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Il consiglio provinciale ha approvato questa sera all’unanimità, di fronte ai dipendenti provinciali, accorsi numerosi nella sala consiliare, due ordini del giorno con l’obiettivo di salvaguardare il personale della Provincia dai licenziamenti imposti dagli ultimi emendamenti in materia di pubblico impiego stabiliti dal Governo Renzi.

Nel dettaglio, il primo ordine del giorno fa riferimento al documento approvato sabato scorso nel corso dell’incontro, tenutosi in Comune a Imperia, tra i dipendenti provinciali e i rappresentanti della politica locale, regionale e nazionale. Nel documento, i dipendenti chiedono al Governo di dare attuazione alla riforma Delrio, di sospendere il taglio delle risorse, di ritirare l’emendamento Bressa che determina licenziamenti di massa ed enormi disservizi, di prevedere la stabilizzazione del personale e di bloccare tutte le assunzioni presso le Pubbliche Amministrazioni. Alla Regione invece le richieste sono di dare attuazione alla legge 56, di approvare la bozza che riguarda il collocamento del personale a tempo determinato e indeterminato. In ultimo ai Comuni i lavoratori chiedono l’assunzione di piena responsabilità affinche le Unioni dei Comuni possano costituire da subito e in prospettiva di una terza gamba del sistema garantendo una maggiore stabilità oltre al blocco di qualsiasi procedura concorsuale in essere o futura.

Il secondo ordine del giorno fa invece riferimento al verbale di incontro sul personale delle Province relativo all’Osservatorio regionale sul riordino istituzionale.

IL TESTO DEL VERBALE

“Durante la riunione del tavolo permanente di confronto e monitoraggio sul riordino istituzionael, in data 18 dicembre 2014, alle ore 13.30 CGIL, CISL, UIL, CISL PF, UIL FPL con gli assessori Rossetti e Paita si sono esaminate le pesanti difficoltà da affrontare pre l’attuazione della l.56/2014 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”, a seguito dei tagli effettuati dal Governo nel 2014 e previsti per il 2015 dalla legge di Stabilità nell’ambito della quale ad oggi non risultano accolte le modifiche richieste sia dalla conferenza delle REgioni che da Anci ed auspitcate dalle organizzazioni sindacali che hanno presentato proprie proposte.

La Regione, pur non avendo le risore per garantire il passaggio di tutto il personale afferente le funzioni che può riprendersi e precedentemente già attribuito alle Province, comunica che nella propria legge finanziaria 2015 metterà a disposizione dei fondi speciali per le leggi da emenare la disponibilità dei 1000 euro, in modo da formalizzare netro il 31-12-2014 il disegno di legge di riordino delle seguenti funzioni: formazione professionale, difesa del suolo, turismo, caccia e pesca.

Comunica altresì che sta approfondendo la possibilità di individuare altre funzioni da attribuire ai Comuni in forma associata che le Province potrebbero continuare a svolgere tramite convenzioni in forma centralizzata con proprio personale quali: antisismica, conglomerato cementizio, appalti e stazione unica appaltante. Tali funzioni infatti potrebbero comunque trovare copertura negli oneri messi a carico del richiedente o dei quadri economici degli interventi.

Le OO.SS. nel rimarcare l’insufficienza del fondo, prendono atto della disponibilità della Regione Liguria di farsi carico delle funzioni già delegate alle Province e chiedono che proseuga il confronto per garantire la piena funzionalità dei servizi ai cittadini e la tuttela dei lavoratori coinvolti nel processo di riordino.

Le parti concordano di rivedersi il 30-12-2014 alle ore 9 in modo da esaminare congiuntamente il contenuto del disegno di legge regionale prima della formale approvazione della giunta regionale”.

Nel corso del consiglio provinciale ha preso la parola il presidente della Provincia Luigi Sappa.

“La legge di stabilità ha creato quello che da mesi sostenevamo, ovvero il blocco e la paralisi delle Province. Questo per gli addetti ai lavori non è una novità, perché è un balletto che sentiamo ripetere da mesi, ma è drammatico arrivare oggi in queste condizioni. Mi fa piacere constatare, anche a fronte di un’azione decisa dei lavoratori e dei sindacati, ci sia stata un’ampia partecipazione ad ampio spettro politico e si sia arrivati alla sottoscrizione di un documento che tiene conto di caratteristiche fondamentali. Il taglio di un miliardo proposto alle Province va a incidere nel quadro regionale per 36 milioni e 770 mila euro, 18 a Genova, 6 a Savona, 5 a Imperia, 5,5-6 a La Spezia. Questi sono i tagli previsti dal Governo centrale per quel che concerne le Province. Non è passato l’emendamento sottoscritto dalla Senatrice Albano tra gli altri, con il quale si chiedeva di equiparare, in materia di esecuzione dei tagli, quelle Province in dissesto, a quelle Province, sono 5 in Italia, che erano state ammesse al piano pluriennale di riequilibrio finanziario, proprio come la Provincia di Imperia. Sicchè non è passato questo emendamento, ci viene da dire che forse era meglio quasi quasi il dissesto“.

“Il 50% della spesa non rientrante tra quella assunta a base all’atto dell’entrata in vigore della Legge Delrio, il 7 aprile del 2014, comporta un taglio del 50% che si riversa su altrettante posizioni di personale. Noi abbiamo calcolato che nella Provincia di Imperia ci siano circa 137 posizione a rischio, a queste sottraiamo i 40 prepensionamenti previsti nel 2015, arriviamo a 90 persone in mobilità“.

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