29 Marzo 2024 07:34

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29 Marzo 2024 07:34

IMPERIA. CONSIGLIO COMUNALE. CASO AGNESI. MAGGIORANZA BOCCIA NUOVAMENTE MOZIONE SU VINCOLO INDUSTRIALE/LA DISCUSSIONE

In breve: Servalli: "La situazione è drammatica, il Comune di Imperia non ne vuole tenere conto. Non c'è una strategia, il Partito Democratico non sta svolgendo questo ruolo"

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Imperia. Dopo i primi due interventi in merito alla vertenza Agnesi, con la mozione del consigliere di Imperia Bene Comune, Mauro Servalli, e la relativa risposta del Sindaco Carlo Capacci, inizia il dibattito in consiglio comunale con l`intervento del capogruppo del Movimento 5 Stelle Antonio Russo: “La Colussi ha interessi di edificare il terreno delle Ferriere e la nostra impressione è che siano state fatte delle promesse, ma non degli investimenti da parte dell’azienda”.

Prende poi la parola il consigliere Giuseppe Fossati: “Il problema del futuro dell’Agnesi è enorme. Chi conosce la vicenda sa che all’interno del gruppo Colussi si stanno confrontando due linee di pensiero: una che vorrebbe trasformare il gruppo mantenendo solo la parte commerciale, l’altra che vuole mantenere invece l’impronta industriale. Sopra queste due filosofie del gruppo ci sono le banche che controllano il gruppo che ha un indebitamento spaventoso. Ora, per esigenze industriali, non per altro, la produzione continuerà fino al 2016 e quando Colussi dice ‘non escludo’ è chiaro, vuole dire che cesserà, poi magari verrà ripresa”.

“Questo progetto regionale poi – conclude Fossati – lo vedo molto fumoso. Non ne sappiamo nulla, ma qualcosa abbiamo capito e sembra un qualcosa di respiro regionale, ma la domanda cui vorremmo una risposta è: Agnesi resterà a Imperia? I lavoratori manterranno il loro lavoro? Le altre cose ci interessano relativamente. Ecco perchè valuto positivamente questa mozione, è neutra. Concedere la variante prima di avere le carte sul tavolo è una scelta suicida”.

Interviene il consigliere Savioli di Imperia Cambia: “Andare a far leva sul piano industriale è una provocazione nei confronti dell’imprenditore. Il Sindaco è sempre stato vicino agli operai e si è impegnato in prima persona per una risoluzione del problema. Il problema dell’Agnesi è il costo della produzione della pasta, dobbiamo diminuirlo e l’azienda ha confermato che è al vaglio questa possibiltà per realizzare un ambizioso progetto di marketing”.

“Servalli ci ha tirato in causa e vi spiegherò quali sono stati i passaggi – spiega il capogruppo del Pd Gianfranca MezzeraIl gruppo Colussi è fortemente indebitato e questo spostamento di date deriva da decisioni del management. Il PD, ben conscio dell’importanza del marchio Agnesi a Imperia, se dovesse chiudere sarebbe un danno tremendo e non si può dire che le istituzioni, sebbene abbiano le mani legate, non stiano accanto ai lavoratori o abbiano lavorato male”.

Non possiamo condividere però la richiesta di sospensione dell’iter e rigettare l’istanza di variante all’interno della mozione di Imperia Bene Comune – conclude Mezzera – Oggi la società Porta del Mare se viene in Comune a ritirare il progetto può farlo, se Colussi ritira il progetto, invece, fa una colata di cemento. Quindi è giusto tutelare i lavoratori, ma anche i cittadini“.

Chi ha un minimo di senso civico e comune non ringrazierebbe mai Colussi, invece lei lo fa signor Sindaco – interviene Piera Poillucci di Forza Italia – Quando vi siete recati a Roma vi ha ricevuto un usciere del Ministero e ora dopo averci raccontato delle panzane diteci in concreto cosa avete ottenuto. La chiacchiera vi si confà, invece la mozione del consigliere Servalli è il minimo che noi possiamo dare ai lavoratori dell’Agnesi e a questa città. Questa mozione è l’unico impegno concreto che si può prendere e voi della maggioranza, visto che siete dei contafrottole, non la approverete”.

Il problema sono i posti di lavoro – dichiara il consigliere Vassallo del Nuovo Centro Destra Il Sindaco e l’amministrazione ha fatto il possibile per trovare una collaborazione. Dobbiamo avere delle garanzie, ma è sempre facile venire qui e parlare male, a me dà forza il Sindaco che ha fatto tutto quello che poteva fare e si può guardare allo specchio tutte le mattine”.

“Non è vero che la variante è un fatto tecnico, è una scelta politica” specifica rapidamente Servalli prima di lasciare la parola al Sindaco: “Le varianti non sono solo decisioni poltiche della giunta. La giunta approva quello che gli uffici propongono. Non dice loro cosa fare o cosa no. Altro discorso è fare un’azione politica e parlare con chi chiede una variante e discuterne. La giunta non può andare oltre il piano regolatore”.

Tenta poi di concludere la discussione Gianfranco Grosso, ma viene fermato dal Presidente del Consiglio Comunale Diego Parodi che, richiamando una norma del codice, specifica che a concludere la discussione deve essere Servalli che ha presentato la mozione inziale. Conclude così Servalli dichiarando: “Siamo contenti che almeno all’interno della discussione sono venuti fuori gli elementi che caratterizzano veramente la situazione attuale e la consigliera Mezzera un po’ di verità l’ha detta non essendo completamente in linea con il Sindaco. La situazione è drammatica, il Comune di Imperia non ne vuole tenere conto. Non c’è una strategia, il Partito Democratico non sta svolgendo questo ruolo, ma un altro, e dal Sindaco non pretendevamo che risolvesse la situazione nazionale”.

Favorevoli: 11

Nessun astenuto

Contrari: 19

La mozione è stata così respinta

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