20 Aprile 2024 03:29

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20 Aprile 2024 03:29

IMPERIA. CAOS AMBIENTE. IL DEPURATORE RESTA SENZA GESTORE. FERRERO SE NE VA: “IL 26 GENNAIO CHIUDIAMO L’IMPIANTO”. E IL COMUNE…

In breve: Attilio Ferrero, patron della Siba, società incaricata della gestione del depuratore, ha comunicato ufficialmente che l`impianto verrà chiuso il prossimo 26 gennaio e che "non sarà più garantito il rispetto dei limiti di legge allo scarico"

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Nuova grana in vista per il Comune di Imperia. Attilio Ferrero, patron della Siba, società incaricata della gestione del depuratore, infatti, ha comunicato ufficialmente che l`impianto verrà chiuso il prossimo 26 gennaio e che “non sarà più garantito il rispetto dei limiti di legge allo scarico“. Ferrero ha inoltre ha comunicato che le chiavi dell`impianto saranno riconsegnate al Comune.

L`amministrazione Capacci si trova così costretta a trovare in tutta fretta un nuovo gestore del depuratore, anche temporaneo, per evitare di incorrere nelle pesantissime sanzioni previste per il superamento dei limiti di legge allo scarico. Senza contare, ovviamente, le gravi ripercussioni ambientali.

Il Comune, per tutelarsi, potrebbe muoversi anche in sede giudiziaria. Sembra infatti che i legali dell`amministrazione stiano lavorando per presentare una denuncia in Procura a Imperia per interruzione di pubblico servizio. Il motivo? Il Comune sostiene che la Siba non possa abbandonare l’impianto, in quanto il Tribunale avrebbe respinto la richiesta di obbligare il Comune stesso a prendere in gestione il depuratore. La società di Ferrero, dunque, dovrebbe rimanere a Imperia come da obblighi contrattuali.

Ma perché la Siba ha deciso di rinunciare alla gestione del depuratore? Il contenzioso è nato in quanto il Comune si è rifiutato di adeguare il canone di gestione in base alle richieste della Ferrero (940 mila euro all’anno) secondo la quale, la cifra pattuita oltre ventanni fa non sarebbe più sostenibile dal punto di vista economico. Il Comune si era detto disponibile al solo adeguamento Istat senza però ritoccare le cifre scritte nero su bianco nel lontano 1989 (circa 360 mila euro annui, ndr).

LA NOTA DI FERRERO

Confermata la più volte manifestata volontà di consegnare al Comune l’impianto,  essendosi esso rifiutato di stipulare il contratto di gestione dopo l’esaurimento del periodo di gestione provvisoria, prevista dal contratto di appalto, terminato il 10-10-2013.

si comunica:

che dal giorno lunedì 26 gennaio 2015 comincerà la procedura di messa in sicurezza e chiusura del’impianto e che pertanto da tale data non sarà più garantito il rispetto dei limiti di legge allo scarico

– che il giorno lunedì 2 febbraio 2015 ore 12, gli effluenti saranno messi definitivamente in by pass e le chiavi dell’impianto saranno consegnate al Comune.

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