26 Aprile 2024 18:26

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26 Aprile 2024 18:26

IMPERIA. PROCLAMATO PER LUNEDÌ 2 FEBBRAIO LO SCIOPERO DEL PERSONALE DEGLI SPORTELLI DELLE POSTE ITALIANE

In breve: Abbiamo assistito a persistenti violazioni di accordi e normativa in materia di trasferimenti del personale da parte di Poste Italiane.

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Dopo attenta riflessione, la UIL Poste, affiancata da UGL e CGIL-SLC, ha preso la sofferta decisione di proclamare uno sciopero dei lavoratori addetti alle sportellerie di Poste Italiane nell’ambito provinciale. Una decisione di tal genere non viene presa in provincia dagli anni ’80, malgrado in questi decenni l’azienda abbia attraversato cambiamenti epocali e vinto sfide difficilissime, passando da carrozzone statale in perdita a vincente (e profittevole) SPA affermata a livello mondiale. Il tutto grazie ai notevoli sacrifici dei dipendenti ed a una cura dimagrante non priva di danni per i lavoratori (ultima in ordine di tempo, la vicenda esodati…),

Negli ultimi tempi, malgrado quanto sopra, abbiamo assistito a persistenti violazioni di accordi e normativa in materia di trasferimenti del personale da parte di Poste Italiane.  E due colleghe sono state tout court trasferite da Imperia al savonese; in base  a quali criteri resta da capire. Si affermano sbilanciamenti nella distribuzione del personale che non vengono tuttavia né definiti né tantomeno discussi e che a noi sembrano del tutto campati in aria. Non ci sembra proprio che le code agli uffici di Imperia parlino di esuberi di personale… Appare chiaro che non si tratta di un provvedimento isolato ma di un ulteriore, evidente sintomo della volontà aziendale di provvedere alla gestione del personale in modo autoritario e spregiudicato. Questo è solo l’inizio.

Vista da fuori azienda la vicenda potrebbe forse sembrare di poco conto, a fronte delle tante tragedie causate dalla crisi, Agnesi in testa. Tuttavia chi ha uno stipendio come il nostro sa bene che – pur volendo trascurare l’aspetto umano e familiare – la cosa non ha un impatto tanto trascurabile anche dal punto di vista economico. Se visto in prospettiva, riconoscere un simile potere incondizionato all’azienda supera l’abolizione dell’Art. 18. Rendere difficile, impossibile o economicamente inutile il lavoro non equivale forse a licenziare? Tanto licenziare ormai è sinonimo di ‘moderno’ e se a licenziarsi è direttamente il lavoratore messo nell’impossibilità di trarre il guadagno minimo dal suo impiego, tanto meglio, no?

A noi sembra che anche questi trasferimenti rientrino a pieno titolo nell’aggressione a tutto campo portata ai diritti e alla dignità di chi lavora. L’ennesimo attacco dettato solo da miopia e scarsa capacità di analisi economica.

A noi sembra anche che questo comportamento metta di fatto i sindacati ed i lavoratori tutti di fronte alle loro responsabilità.  Appare infatti chiara l’urgente necessità di una risposta netta a questo comportamento, pena lo scadimento delle condizioni di  vita e di lavoro di tutti, nonché del servizio reso alla cittadinanza.  Per questo motivo la UILPoste ha dato mandato ai propri legali di agire nelle competenti sedi avverso il provvedimento di trasferimento, contestualmente proclamando assieme a UGL ed SLC-CGIL lo sciopero della sportelleria per il giorno 2 febbraio prossimo.

Ci scusiamo con il pubblico per l’inevitabile disagio ad esso provocato, ma segnaliamo che l’iniziativa è  volta anche a preservare un minimo di efficienza al servizio svolto da Poste Italiane.

C.S.

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