19 Aprile 2024 01:58

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19 Aprile 2024 01:58

IMPERIA. SOLIDARIETÀ DALL’ATTAC AL SINDACO DI PIGNA CHE HA OBBLIGATO LA FORNITURA IDRICA AD UNA FAMIGLIA IN DIFFICOLTÀ

In breve: L’associazione Attac della città esprime vicinanza e sostegno all'iniziativa del Sindaco di Pigna che ha obbligato la fornitura idrica nei confronti di una famiglia in difficoltà economiche, rifacendosi ad una risoluzione dell'Onu.

acqua pubblica

Imperia. L’associazione Attac della città esprime vicinanza e sostegno all’iniziativa del Sindaco di Pigna che ha obbligato la fornitura idrica nei confronti di una famiglia in difficoltà economiche, rifacendosi ad una risoluzione dell’Onu.

I cittadini avevano nel giugno 2011, con il glorioso referendum, votato per affermare un principio: l’acqua deve essere pubblica e accessibile a tutti. Da allora i governi che si sono succeduti, fino a quello in carica, hanno cercato in tutti i modi di non rispettare la volontà dei cittadini. Cogliamo l’occasione per rilanciare un’iniziativa del coordinamento regionale Acqua pubblica, che ha promosso la prima legge di iniziativa popolare regionale sul “Servizio idrico della Regione Liguria”.

La campagna di raccolta firme nella quale essa si articola è partita il 1° di ottobre 2014 e durerà fino al 30 di marzo 2015. È il primo esempio di legge regionale di iniziativa popolare in Liguria. Essa tra l’altro vuole far diventare legge (comma 1, articolo 11 della proposta visionabile cliccando qui  ) che un “quantitativo minimo vitale sia garantito a tutti, e considerato diritto umano, consistente nell’erogazione giornaliera per l’alimentazione e l’igiene umana di 50 litri d’acqua per persona”.
È importante che nuovamente gli amministratori pubblici della nostra provincia tornino ad affrontare il tema del diritto di accesso all’acqua e, più in generale, dei servizi fondamentali per le persone.
Se con il referendum è stato sancito che l’acqua deve essere gestita dall’ente pubblico e che deve essere sottratta alle logiche di mercato, con questa proposta di legge vogliamo che i cittadini diventino partecipi del processo di governo della risorsa idrica.

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