19 Aprile 2024 23:42

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19 Aprile 2024 23:42

IMPERIA. PORTO TURISTICO. TITOLARI DI POSTI BARCA SUL PIEDE DI GUERRA. IL COMUNE RISCHIA UNA GIGANTESCA CAUSA/ECCO PERCHÈ

In breve: In una lettera inviata agli associati, il presidente dell'Appi, Giovanni Cozzolino, prospetta una gigantesca causa al Comune di Imperia in caso di mancato accordo e di "rottura" nelle trattative sulla futura gestione dei posti barca

porto di imperia

Si profila all`orizzonte una vera e propria guerra tra il Comune di Imperia e i titolari di posto barca del porto turistico del capoluogo. L`incontro di sabato scorso, nonostante il tentativo di smorzare le tensioni, non ha avuto esito positivo. Le parti in causa, titolari di posto barca e Go Imperia, restano distanti e in una lettera inviata agli associati, il presidente dell`Appi, Giovanni Cozzolino, prospetta una gigantesca causa al Comune di Imperia in caso di mancato accordo e di “rottura” nelle trattative sulla futura gestione dei posti barca, invitando tutti i proprietari a seguire la via legale.
Una causa, quella prospettata dai titolari, che assume contorni ancora più critici per il Comune di Imperia a seguito della pubblicazione delle motivazioni della sentenza relativa al processo di Torino che attribuiscono all`ente pubblico pesanti responsabilità nell’affaire porto turistico.

LA LETTERA

Cari Associati – si legge nella lettera – nella giornata di sabato, come rappresentanti dei titolari di posto barca, la dirigenza di Appi ed Assoporto hanon incontrato la Go Imperia per un confronto, anche alla luce delle loro ultime comunicazioni, sulle ipotesi di ‘convivenza’ fra gli utenti del porto e la Società che attualmente ha la gestione dello stesso.
A premessa abbiamo contestato il metodo del loro agire ed il merito delle loro richieste rimarcando il fatto che ogni eventuale disponibilità a pagare oneri di qualsiasi natura non può prescindere dal fatto che bisogna ricevere in cambio garanzie circa il mantenimento, per il futuro, dei nostri diritti.
Nello specifico abbiamo contestato l`entità delle “tariffe” che ci sono state proposte/imposte, abbiamo rimarcato il fatto che non conoscevamo assolutamente niente del famoso contratto che intenderebbero farci sottoscrivere pena l’allontanamento dai nostri ormeggi oltre a svariate contestazioni sui titoli, presunti o reali, che le parti (sia noi che loro) hanno o presumono di avere.
Come potete ben immaginare vi è stato un ribadire, con forza e determinazione, delle reciproche posizioni che però, per buonsenso reciproco, non ha portato ad una rottura di fatto della trattativa.
Abbiamo convenuto di considerare interlocutorio l’incontro odierno con l’impegno a rivedersi nuovamente non appena la Go Imperia ci avrà fornito una serie di documenti che abbiamo richiesto (Contratto di affitto stipulato con il fallimento della Porto di Imperia, Nuova concessione della durata di 4 anni rilasciata dal Comune e copia del contratto che intendono sottoporci che, al momento, sembra essere al vaglio della Giunta Comunale).
Abbiamo avvisato la Dirigenza della Go Imperia che ogni forzatura che dovessero mettere in atto in attesa del prossimo incontro (scadenza 28 febbraio, denuncia per occupazione abusiva ecc.) sarà da noi considerato come loro formale indisponibilità a proseguire nel confronto e che, in conseguenza di ciò, saremmo costretti ad intensificare le nostre azioni di contrasto che passano anche per una più incisiva campagna di informazione della situazione oltre, ovviamente, alla riconferma della posizione di non pagare la totalità di quanto ci viene richiesto.
Il momento è molto critico e le possibilità di stipulare un accordo sembrano, anche per un ostinato ottimista come me, alquanto ridotte. Nella eventualità di una “rottura” il ricorso all’azione legale non sarebbe più uno strumento di pressione ma l’unica alternativa possibile che rimane a noi titolari di posto barca per tentare di salvare il nostro investimento.
Mi auguro che tale considerazione possa essere condivisa dal più largo numero possibile di titolari e che altri possano aggiungersi al numero di quanti stanno già percorrendo anche questa via.
Al momento si sconsiglia qualsiasi adesione alle richieste della Go Imperia”.

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