28 Marzo 2024 21:11

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28 Marzo 2024 21:11

IMPERIA. L’ASL PENSA ALLA FIGURA DELL’INFERMIERE “TUTTOFARE”. CISL FP:”UN VERO PASSO INDIETRO”

In breve: Il personale dei blocchi operatori e delle rianimazioni dei presidi Imperiesi e Sanremesi, durante le riunioni di budget che si stanno effettuando in questo periodo , hanno appreso che come progetto denominato sfidante, l' Azienda obbliga il personale dei suddetti servizi ad effettuare formazione obbligatoria che permetta loro di essere complementari tra di loro.

ASL

Imperia. Il personale dei blocchi operatori e delle rianimazioni dei presidi Imperiesi e Sanremesi, durante le riunioni di budget che si stanno effettuando in questo periodo , hanno appreso che come progetto denominato sfidante, l’ Azienda obbliga il personale dei suddetti servizi ad effettuare formazione obbligatoria che permetta loro di essere complementari tra di loro.

Più semplicemente, dopo un anno di formazione, un infermiere di sala operatoria, dovrà andare a coprire i turni in rianimazione e viceversa. Più che una una riorganizzazione, sembra una follia proprio perchè non si riesce a capire la vera ragione di questa operazione.

Creare un mega-reparto di 50-60 infermieri cercando di formarli in pochi mesi a lavorare in settori che hanno le loro specializzazioni e la loro routine, non può venduto come qualcosa di sguardo in avanti, ma alla luce di quello che potrebbe succedere per la Cisl Fp sembra un vero passo indietro.
Secondo la Cisl FP questo è un segno di confusione. La professione infermieristica a livello nazionale si sta evolvendo in percorsi di specializzazione e lo testimonia la nascita continua di master rivolti a settori ben definiti, finalizzati a formare professionisti sanitari specializzati.

I medici lo sanno bene, e infatti non si vedono oculisti che fanno elezioni di appendice o neurologi che curano pazienti dializzati. Sarebbe qualcosa di assurdo. Ma in gioco c’è il lavoro di infermieri e non di medici. E per qualcuno forse in Asl non sono professioni da trattare nello stesso modo.
Il personale delle sale operatorie logorato ad effettuare pronte disponibilità molte di più di quelle previste dal contratto ,si vedrà costretto a turnare anche in rianimazione , dopo che il giorno prima magari hanno strumentato tutto il giorno.

Lo stesso dicasi per gli infermieri della rianimazione, che hanno scelto un settore ben preciso; dovranno per ordini aziendali lavorare ad in un blocco operatorio , presso il quale magari la maggior parte di loro non avrebbe mai fatto domanda di trasferimento.
Manca il concetto base di sicurezza, e ne la testimonianza la carenza di un piano della sicurezza che da Contratto nazionale dovrebbe essere elaborato. La Cisl Fp manderà una richiesta affinché questo venga redatto in maniera celere.
Sappiamo per certo che il personale sia delle rianimazioni che dei blocchi operatori è contrario per una questione di principio: non si può parlare a cuor leggero di professionalità, perchè quando è in discussione quella di infermieri e oss, sembra che regni l’ assoluto menefreghismo.

Non si può andare avanti così. Se manca personale bisogna fare altre tipi di scelte , come per esempio tagliare le consulenze e altre spese superflue: con le somme risparmiate investirle sul personale sanitario.
E se l’ Azienda vuole riorganizzare seriamente, deve veramente coinvolgere il personale, e non solo quando le decisione è stata presa e con la promessa di qualche spicciolo sotto forma di premio produzione, costringere il personale a rinunciare alla propria sicurezza .
Come Cisl Fp siamo completamente contrari a questa scelta scellerata e chiediamo l’ immediato dietro front; in caso contrario saremo pronti a dare battaglia. E inizieremo a coinvolgere l’ Ispettorato del lavoro sulla problematica legata a programmazione dello straordinario e il mancato rispetto del riposo delle 11 ore consecutive nelle 24 ore previsto del Dlgs 66 del 2003.

C.S.

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