25 Aprile 2024 22:59

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25 Aprile 2024 22:59

IMPERIA. ERANO ACCUSATI DI FALSO IDEOLOGICO. NOTI GESTORI DI STABILIMENTI BALNEARI ASSOLTI IN TRIBUNALE/ECCO PERCHÈ

In breve: Il Gup Ceccardi ha accolto la tesi difensiva, assolvendo gli imputati e respingendo la richiesta del Pubblico Ministero Alessandro Bogliolo che aveva chiesto la condanna a un anno di reclusione.

spiagge imperia

IMPERIA – Antonio Martini e Gianmarco Oneglio sono stati assolti questa mattina in sede di giudizio abbreviato dall’accusa di falso ideologico dal Gup Alessia Ceccardi perché il fatto non costituisce reato. I fatti contestati risalgono al 2011. I due imputati erano accusati di aver partecipato a un bando di gara indetto dal Comune di Imperia per la gestione delle spiagge libere attrezzate attestando entrambi falsamente che non vi erano fra i sodalizi e i consorzi partecipanti rapporti societari di alcune natura. Antonio Martini partecipò al bando quale rappresentante legale della Società Turistica Riviera dei Fiori Srl, mente Gianmarco Oneglio partecipò quale presidente del Consorzio Stabilimenti Balneari.

La contestazione? Antonio Martini, secondo l’accusa, non attestò di essere socio del Consorzio Stabilimenti Balneari che, per la cronaca, si aggiudicò il bando, poi revocato. Dalla conseguente segnalazione agli organi inquirenti dell’ufficio porti parti l’inchiesta poi sfociata nel processo conclusosi stamane.
Perché l’assoluzione? La difesa, rappresentata dagli avvocati Carlo Fossati, Mario Leone e Maurizio Temesio, hanno dimostrato che Antonio Martini non era più titolare di concessione demaniale dal 2010, condizione necessaria, quest’ultima, per essere soci del Consorzio Stabilimenti Balneari. Martini, dunque, quando partecipò al bando, non era più socio del Consorzio, nonostante i registri della Camera di Commercio attestassero il contrario.
Il Gup Ceccardi ha accolto la tesi difensiva, assolvendo gli imputati e respingendo la richiesta del Pubblico Ministero Alessandro Bogliolo che aveva chiesto la condanna a un anno di reclusione. Le difese ora potrebbe chiedere i danni al Comune di Imperia.

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