25 Aprile 2024 22:52

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25 Aprile 2024 22:52

IMPERIA. TRAGEDIA VELE D’EPOCA. SERGIO SALVAGNO HA INCONTRATO LA FIGLIA ANITA. I FAMILIARI: “SI SONO ABBRACCIATI, CHE EMOZIONE”

In breve: Nel frattempo il Fondo di Solidarietà Amici di Sergio Salvagno ha raccolto 17 mila euro. Karin Boriani di Assonautica: "Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno versato un contributo per Sergio. Sono molte le spese da affrontare"

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IMPERIA – Si è tenuta questa mattina una conferenza stampa per presentare i risultati della raccolta fondi in favore della famiglia di Sergio Salvagno, l’agronomo imperiese colpito da un razzo nel corso dello sbarco dei pirati, nell’ambito delle Vele d’Epoca. Salvano è tutt’ora ricoverato in gravi condizioni presso una clinica specializzata a Sarzana. Sino a questo momento sono stati raccolti 17 mila euro. Alla conferenza erano presenti il presidente di Assonautica Lucio Carli e la direttrice Karin Boriani, i probiviri del “Fondo di solidarietà amici di Sergio Salvagno” e i familiari di Sergio Salvagno, il fratello Fulvio e la moglie Silvana.

“Vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno versato un contributo per Sergio – spiega Karin Boriani di Assonautica – Sono molte le spese da affrontare per Sergio. Ovviamente, poi, ci sono le spese per mantenere la figlia di Sergio, Anita. Sino a questo momento siamo arrivati a 17 mila euro. Un grazie va a Panerai, sponsor delle Vele d’Epoca, teatro del terribile incidente occorso a Sergio, che ha versato un importante contributo. Un grazie va anche alla Go Imperia, all’associazione ‘Lo sbarco dei pirati’ e all’associazione ‘Il fornello’ che hanno versato anche loro importanti contributi. Un grazie va poi a tutti i privati cittadini, e sono davvero tanti, che hanno dimostrato di essere vicino alla famiglia Salvagno. Abbiamo proposto ad associazioni come i Lions, i Rotary e la Fidapa, perché possano aiutare la famiglia con soluzione pratiche, ad esempio un montascale per Sergio, quando tornerà a casa. Un grazie di cuore va anche al presidente della Rari Nantes Luca Ramone per aver offerto un abbonamento annuale gratis alla piscina alla figlia di Sergio, grande appassionata di nuoto. Ai cittadini chiediamo di continuare a versare per aiutare la famiglia Salvagno. Abbiamo provato sottilmente a far pervenire un messaggio di collaborazione a Mcinnes, ma sino ad ora non abbiamo avuto alcun riscontro“.

“La situazione é molto seria – racconta Silvana Lo Monaco, moglie di Sergio Salvagno – Il quadro clinico è complesso. Sergio capisce qualcosa di quello che gli viene detto, ma non comunica. Non legge, non scrive. Non ne ha alcuna possibilità. È un qualcosa che non recupererà mai più. È molto difficile comunicare. Fisicamente, ha il braccio destro bloccato e muove appena la gamba destra. In futuro potrà fare qualche passo in casa, ma non potrà più fare una passeggiata o correre. Insomma, non potrà tornare a fare una vita normale. Attendiamo ora l’intervento di ricalottamento e la ricostruzione del loco oculare”.

“Nei giorni scorsi, però, c’è stato un momento colorato in un periodo così buio. Sergio ha incontrato Anita, la figlia, che era presente al momento della tragedia. Era da 4 mesi e mezzo che non si vedevano. I medici ci sconsigliavano di portarla in Ospedale. Non er ancora pronta dicevano. Ma nell’ultimo periodo non riuscivo più a tenerla. Voleva vedere il papà. E anche Sergio aveva manifestato la voglia di vederla. Aveva pianto più volte quando gli avevamo mostrato le foto di Anita. L’incontro, avvenuto con il benestare degli psicologi, è stato bellissimo, davvero. Un momento molto emozionante. Si sono abbracciati. Sergio appena l’ha vista si è illuminato. Anita non ha pensato ad altro che a stringere il suo papà“.

“Per quanto riguarda la solidarietà, vogliamo ringraziare tutti coloro che hanno fatto donazioni. Lo sponsor Panerai, la Go Imperia. E poi la Rari Nantes, nella persona del presidente Luca Ramone, che ha regalato ad Anita un abbonamento annuale gratis per la piscina”.

“Le condizioni di Sergio sono stazionarie – spiega il fratello Fulvio – Non ha la parola, non riesce a comunicare. Non legge e non scrive. I medici stanno cercando di trovare un modo per permettergli di comunicare con noi. Stanno anche cercando di metterlo in piedi, ma non ha il senso dell’equilibrio, in più la parte destra del suo corpo è paralizzata. Aspettiamo il ricalottamento. Secondo i medici dopo l’operazione, che potrebbe tenersi a marzo, potrebbe esserci qualche piccolo margine di recupero. L’incontro con la figlia Anita è stato davvero emozionante. Sergio l’ha subito riconosciuta. Vogliamo ringraziare tutta la città di Imperia. Non si è dimenticata di noi. Un grande ringraziamento va anche all’Assonautica, a Lucio Carli, a Karin Boriani, gli unici a esserci stati vicini sin dal primo momento. Le altre istituzioni sono latitanti. Mcinnes? Preferisco non pensarci, ma concentrarmi su mio fratello Sergio e su Anita. Non voglio togliere del tempo alla mia famiglia. A Mcinness ci penserà la giustizia, se vorrà“.

Per contribuire al Fondo di Solidarietà “Amici di Sergio Salvagno”: IBAN: IT54 L085 3010 5000 0040 0103 905 Banca d’Alba.

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