28 Marzo 2024 21:17

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28 Marzo 2024 21:17

DIANO MARINA. IL SINDACO CHIAPPORI SIGLA LA CONVENZIONE CON DIANO SAN PIETRO SUI SERVIZI E PARLA DI FUSIONE DEI COMUNI / LE IMMAGINI

In breve: "Uniti contiamo 16 mila abitanti, come importanza diverremmo il quarto comune della provincia e potremmo avere un altro peso politico. La cosa, ovviamente, dovrà essere decisa dalla gente con un Referendum popolare".

collage diano marina

Diano Marina e Diano San Pietro ancora più vicini. Questa mattina il sindaco della città degli aranci, Giacomo Chiappori, e il sindaco di Diano San Pietro, Claudio Mucilli, hanno sottoscritto una convenzione di servizi/funzioni tra i due comuni. Si tratta di un obbligo di legge per il piccolo comune guidato da Mucilli, che conta poco più di mille anime, ma che porterà dei benefici alla popolazione. Sono quattro le funzioni che saranno “accorpate”: Polizia Municipale e Polizia amministrativa, Protezione Civile, Servizi Sociali, Urbanistica ed Edilizia Privata. Al momento della firma erano presenti anche il comandante della Polizia Municipale Daniela Bozzano e l’ing. capo del Comune Riccardo Volpara. 

A queste funzioni nei prossimi mesi si potrà aggiungere quella dei tributi. “Credo che tutto sommato per Diano Marina e San Pietro questa unione sarà proficua – ha detto il sindaco Chiappori – siamo diventati un’unica stazione appaltante. In questo modo alleviano un po’ i dolori di un piccolo comune come quello di San Pietro, noi faremo le cose per loro. Ciò porterà ad un miglior servizio per l’utenza e a un risparmio. Si parla molto di convenzioni e unioni tra i comuni ma se facessimo una fusione tra i comuni del golfo sarebbe forse ancora più conveniente. Uniti contiamo 16 mila abitanti, come importanza diverremmo il quarto comune della provincia e potremmo avere un altro peso politico. La cosa, ovviamente, dovrà essere decisa dalla gente con un Referendum popolare”. 

“Sono contentocommenta il sindaco di San Pietro Mucilli –anche se per noi è stata una prescrizione di Legge credo che il servizio sarà migliorato. La convenzione ha una durata di tre anni e se le cose non funzionano come ci aspettiamo nessuno ci obbliga a restare assieme”. 

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